Varietà: 188 PICOLIT - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Picolit, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Friuli Venezia Giulia.
Il Picolit è un vitigno antichissimo le cui origini sembrano risalire all'epoca dell'Impero Romano. Questo ha un'importanza fondamentale per il Friuli, perchè nei secoli ha segnato la storia vinicola del Friuli, scomparendo per poi riapparire con maggiore prestigio.
Sull'origine del nome non si hanno certezze; nel 1790 il canonico Andrea Zucchini sostiene che deriva dalla piccola quantità di acini che il vitigno fornisce, mentre Gallesio (1834) parla della ''piciolezza dell'uva che produce''. Entrambe le asserzioni possono considerarsi valide: il grappolo del Picolit è decisamente piccolo e la sua caratteristica principale è di soffrire l'aborto floreale, ovvero la mancata fecondazione del fiore che non permette la crescita del frutto, facendo pertanto crescere un grappolo molto spargolo.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, tri o pentalobata
- Grappolo: medio, piamidale, spesso con un'ala, spargolo o molto spargolo
- Acino: piccolo, elissoidale
- Buccia: pruinosa, spessa e consistente, di coore verde dorato, leggermente puntinata.
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Picolit si ottiene un vino dal colore giallo paglierino carico, spesso anche dorato e quasi ambrato dopo anni di invecchiamento, profumo intenso con note di fiori di campo, frutta matura e cera d'api, sapore morbido vellutato con una dolcezza mai stucchevole supportata da adeguata acidità, molto persistente con finale ammandorlato.
Varietà: 285 PIGNOLO - Data di ammissione al Registro: 14/06/1977 Gazzetta ufficiale: G.U. 238 - 1/09/1977
Il vitigno Pignolo, a bacca nera, viene coltivato nella regione Friuli Venezia Giulia.
Il Pignolo è un vitigno di antiche origini Friulane. Infatti già dal medioevo sono giunte notizie dell'esistenza di un vino con questo nome, che veniva prodotto nelle campagne attorno a Udine. Pignolo deriva da "pigna", e sono diversi i vitigni il cui nome ha questa radice, e spesso sono confusi l'uno con l'altro.
Il Pignolo friulano viene spesso confuso con la Pignola valtellinese, che poco ha in comune a parte l'etimologia del nome e il colore della bacca. Il Pignolo è solo friulano: in particolare veniva originariamente coltivato nelle zone attorno all'Abbazia di Rosazzo e ha rischiato seriamente l'estinzione. Alcuni produttori lungimiranti, nella zona tra Rosazzo, Buttrio e Premariacco hanno contribuito a salvare questo vitigno ed i vini che se ne ottengono si distinguono per qualità e longevità.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: piccola, tri o pentalobata
- Grappolo: piccolo, cilindrico, semplice, serrato
- Acino: piccolo, rotondo
- Buccia: pruinosa, spessa, di colore nero
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Pignolo si ottiene un vino di colore rosso rubino chiaro, con note fruttate di marasca. In bocca è pieno, di buona sapidità e tannicità, adatto all'invecchiamento.
Varietà: 193 PINOT BIANCO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Pinot bianco, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Questo nobile vitigno, derivante da una mutazione genetica del Pinot Nero, ha origini antiche risalenti all'epoca romana, probabilmente alsaziane. E' molto diffuso e apprezzato in molte regioni italiane, soprattutto in quelle settentrionali, ed è oggetto di particolari attenzioni e controlli presso diversi centri specializzati.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, tondeggiante, trilobata
- Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, spesso alato, compatto
- Acino: sferoide, medio-piccolo
- Buccia: piuttosto leggera. La polpa è succosa, dolce e di sapore semplice
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Pinot Bianco si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, di profumo intenso e sapore delicato, asciutto, vellutato. Di corpo, con gradazione generalmente piuttosto elevata, acidità fissa medio-alta, elegante. L'affinamento gli dona sfumature dorate e profumi delicati. La sua acidità lo rende adatto alla spumantizzazione in purezza o in cuvée con Chardonnay ed altri Pinot per dare prodotti di altissima qualità.
Varietà: 194 PINOT GRIGIO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Pinot Grigio, a bacca grigia, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Questo vitigno è originario della Borgogna, anche se attualmente non è più tanto diffuso in Francia. L'introduzione in Italia si deve ad un produttore piemontese che iniziò la sua coltivazione nell'alessandrino e nel cuneese intorno al 1820. Come il pinot bianco, anche il pinot grigio ha origine da una mutazione del pinot nero.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: piccola, cordiforme, trilobata
- Grappolo: piccolo, cilindrico, spesso con un’ala, compatto
- Acino: piccolo ovoidale, spesso deformato dalla compattezza del grappolo
- Buccia: grigio-rosa, leggera, pruinosa
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Pinot Grigio si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso lievemente profumato, fruttato, asciutto, alcolico, morbido, fresco, armonico ed equilibrato. Se vinificato in ramato assume un sapore leggermente amarognolo. Non ha particolare predisposizione a lunghi affinamenti.