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GRECO NERO

Varietà: 099 GRECO NERO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Greco Nero | Assovini.it


Il vitigno Greco Nero, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania. Lazio, Puglia, Sardegna.

Il Greco Nero non ha una origine ben certa, molto probabilmente venne introdotto nell'Italia peninsulare dal popolo ellenico nel VII sec. a.c. Fa parte della numerosa famiglia dei vitigni denominati Greco, la cui origine e diffusione sono piuttosto incerte; molto probabilmente venne introdotto in Italia dai coloni ellenici, fondatori della Magna Grecia. Quello di Greco Nero resta comunque un termine utilizzato per definire molte varietà che spesso hanno poco in comune tra loro e si differenziano per la zona di produzione, quali, ad esempio, il Greco Nero di Avellino.

Si può trovare prevalentemente in Calabria, nelle province di Catanzaro e Crotone, dove era erroneamente ritenuto simile al Marsigliana Nera.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, orbicolare o cuneiforme, trilobata o intera.
    • Grappolo: medio o grande, di forma conica, corto, raramente con un'ala corta, mediamente compatto.
    • Acino: medio o piccolo, obovoide 
    • Buccia: pruinosa, sottile ma consistente, di colore nero (il riflesso bluastro nella foto è dovuto alla presenza della pruina).


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Greco Nero si ottiene un vino rosso rubino con riflessi rosso violacei, un profumo intenso e complesso dalle note fruttate prevalenti di ciliegia e amarena, presenta inoltre una leggera speziatura di cannella e garofano. Ha un gusto morbido ben strutturato ed quilibrato, si riscontrano sapori di frutta matura, tabacco e liquirizia.

GUARNACCIA

Varietà: 106 GUARNACCIA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Guarnaccia | Assovini.it


Il vitigno Guarnacciaa bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Calabria, Campania, Lazio

Il Guarnaccia è un vitigno su cui non esistono notizie certe sulla sua origine, anche se si è propensi a ritenerlo di provenienza siciliana. E' diffuso sopratutto nella provincia di Napoli, sull'isola di Ischia e in Calabria.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale o orbicolare, trilobata
    • Grappolo: medio, di forma conica, allungato, semplice o alato, mediamente compatto.
    • Acino: medio, sferoidale 
    • Buccia: di spessore medio e onsistente, molto pruinosa, di colore variabile dal verde-biancastro al giallo-ambrato.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • I vini ottenuti con il vitigno Guarnaccia presentano colori variabili tra il verdognolo e il giallo ambrato, un corpo con bassa acidità e leggera tannicità che, per queste sue caratteristiche, è spesso impiegato come vino da taglio.

I Vini della Regione Lazio


 


I Vini della Regione Lazio

La cultura vinicola nel Lazio risale perlomeno al tempo degli Etruschi specie nell'area del Viterbese, ma sulle caratteristiche e sull'estensione nel territorio, un grandissimo impatto ebbe certamente lo sviluppo di Roma come capitale imperiale. Finito l'impero, la tradizione enologica fu raccolta dal monachesimo e coltivata poi dai papi del Rinascimento (come mostra la ricca varietà dei vini presi in esame da Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III Farnese, nello scritto del 1559 Della qualità dei vini). Nei secoli XVIII e XIX la coltura del vino nello Stato della Chiesa decadde, fino all'arrivo dei Piemontesi. Alla fine dell'Ottocento, i vini più noti del Lazio erano il Castelli Romani, il Frascati, il Marino, l'Est! Est!! Est!!!, tutti ottenuti da Vitigni autoctoni.

Una peculiarità della regione, favorita dalle condizioni climatiche, è stata la diffusissima produzione vinicola familiare, anche in aree non vocate, per l'autoconsumo. La modernizzazione ha riguardato per lo più lo sviluppo delle cantine sociali, che si sono dotate di impianti di vinificazione di dimensioni industriali. Nel tempo, tuttavia, l'evoluzione della viticoltura è stata piuttosto lenta, con un passaggio molto graduale dalle colture promiscue a Sistemi di allevamento come il Tendone, volte soprattutto a elevare la quantità produttiva.


Dati statistici della Produzione Vinicola

  • Superficie vitata: 23.535 ettari di cui: Montagna: 26% | Collina: 54% | Pianura: 20% |
  • Produzione totale Vino: 1.552.000 ettolitri di cui: Vini DOP 31% | Vini IGP 19,8%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 24% | Vini Bianchi 76%.
  • Denominazioni vinicole presenti nel Lazio: Vini DOCG: 3 | Vini DOC: 27 | Vini IGT: 6 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini del Lazio

▬▬  Colli Etruschi Viterbesi (o Tuscia). La zona di produzione riguarda la provincia di Viterbo e comprende il territorio dei comuni di Viterbo, Vitorchiano, Bomarzo, Graffignano, Celleno, Civitella d’ Agliano, Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Lubriano, Vetralla, Blera, Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, Vejano, Oriolo Romano, Monte Romano, Tuscania, Arlena di Castro, Tessennano, Canino, Cellere, Piansano, Ischia di Castro, Farnese, Valentano, Latera, Onano, Proceno, Acquapendente, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte, Marta, Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Orte e Bassano in Teverina.

██  Aleatico di Gradoli. La zona di produzione riguarda la provincia di Viterbo e comprende il territorio dei comuni di Gradoli, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo e, in parte, il territorio del comune di Latera.

██  Est! Est!! Est!!! di Montefiascone. La zona di produzione riguarda la provincia di Viterbo e comprende il territorio dei comuni di Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta.

██  Orvieto. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Viterbo, il territorio dei comuni di Castiglione in Teverina, Civitella D’Agliano, Graffignano, Lubriano e Bagnoregio;
  2. per la provincia di Terni, il territorio dei comuni di Orvieto, Allerona, Alviano, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Ficulle, Guardea, Montecchio, Fabro, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto e Porano.

▬▬  Tarquinia. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Roma, il territorio dei comuni di Allumiere, Tolfa, Bracciano, Cerveteri, Ladispoli, Civitavecchia, Santa Marinella, Canale Monterano, Manziana, Trevignano Romano, Anguillara e, in parte, i territori dei comuni di Campagnano Romano, Roma, Fiumicino e Formello;
  2. per la provincia di Viterbo, il territorio dei comuni di Montalto di Castro, Tarquinia, Blera, Oriolo Romano, Sutri, Bassano Romano, Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, Vejano e, in parte, il territorio dei comuni di Tessennano, Tuscania, Monteromano, Ronciglione, Arlena di Castro e Capranica.

██  Cerveteri. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Roma, il territorio dei comuni di Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia e, in parte, i territori dei comuni di Roma, Allumiere e Tolfa;
  2. per la provincia di Viterbo, parte del territorio del comune di Tarquinia.

██  Vignanello. La zona di produzione riguarda la provincia di Viterbo e comprende il territorio dei comuni di Vignanello, Vasanello, Bassano in Teverina, Corchiano e, in parte, il territorio dei comuni di Soriano nel Cimino, Fabrica di Roma e Gallese.

██  Bianco Capena. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio del comune di Capena e, in parte, il territorio dei comuni di Fiano Romano, Morlupo e Castelnuovo di Porto.

██  Colli della Sabina. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Rieti, il territorio dei comuni di Cantalupo in Sabina, Castelnuovo di Farfa, Fara Sabina, Selci e Tarano e, in parte, il territorio dei comuni di Collevecchio, Forano, Magliano Sabina, Montebuono, Montopoli in Sabina, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Stimigliano e Torri in Sabina;
  2. per la provincia di Roma, il territorio dei comuni di Marcellina, Mentana, S. Angelo Romano e, in parte, il territorio dei comuni di Guidonia-Montecelio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina e S. Polo dei Cavalieri.

▬▬  Roma. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Affile, Albano Laziale, Allumiere, Anguillara Sabazia, Anzio, Arcinazzo Romano, Ardea, Ariccia, Bracciano, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Capena, Castel Gandolfo, Castelnuovo di Porto, Cave, Cerveteri, Ciampino, Civitavecchia, Colonna, Fiano Romano, Fonte Nuova, Formello, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Genzano di Roma, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Ladispoli, Lanuvio, Lariano, Manziana, Marcellina, Marino, Mentana, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Morlupo, Nemi, Nerola, Nettuno, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Roiate, San Cesareo, San Polo dei Cavalieri, San Vito Romano, Santa Marinella, Sant’Angelo Romano, Tolfa, Trevignano Romano, Velletri, Zagarolo e, in parte, il territorio dei comuni di Artena, Fiumicino e Roma.

****  Castelli Romani. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Roma, il territorio dei comuni di Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monteporzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri, Zagarolo, San Cesareo e, in parte, il territorio dei comuni di Ardea, Artena, Montecompatri, Pomezia e Roma;
  2. per la provincia di Latina, il territorio del comune di Cori e, in parte, il territorio dei comuni di Cisterna di Latina e Aprilia.

██  Zagarolo. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio del comune di Gallicano nel Lazio e, in parte, il territorio del comune di Zagarolo.

██  Montecompatri-Colonna (o Montecompatri) (o Colonna). La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio del comune di Colonna e, in parte, il territorio dei comuni di Montecompatri, Zagarolo e Rocca Priora.

██  Cannellino di Frascati DOCG, Frascati Superiore DOCG, Frascati. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e, in parte, il territorio di Roma e Montecompatri.

██  Marino. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Marino, Ciampino e, in parte, il territorio dei comuni di Roma e Castelgandolfo.

██  Colli Albani. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Ariccia, Albano e, in parte, il territorio dei comuni di Pomezia, Ardea, Castelgandolfo e Lanuvio.

██  Colli Lanuvini. La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio del comune di Genzano e, in parte, il territorio del comune di Lanuvio.

██  Velletri. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Roma, il territorio dei comuni di Velletri e Lariano;
  2. per la provincia di Latina, parte del territorio del comune di Cisterna di Latina.

██  Cori. La zona di produzione riguarda la provincia di Latina e comprende il territorio del comune di Cori e, in parte, il territorio del comune di Cisterna.

██  Aprilia. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Latina, il territorio dei comuni di Aprilia e, in parte, il territorio dei comuni di Cisterna e Latina;
  2. per la provincia di Roma, il territorio del comune di Nettuno.

██  Nettuno.La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Anzio e Nettuno.

██  Circeo. La zona di produzione riguarda la provincia di Latina e comprende, in parte, il territorio dei comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina.

▬▬  Terracina (o Moscato di Terracina). La zona di produzione riguarda la provincia di Latina e comprende il territorio dei comuni di Monte San Biagio, Terracina e Sonnino.

██  Genazzano. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Roma, il territorio del comune di Genazzano e, in parte, il territorio dei comuni di Olevano Romano, San Vito Romano e Cave;
  2. per la provincia di Frosinone, il territorio del comune di Paliano.

██  Cesanese di Olevano Romano (o Olevano Romano). La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio del comune di Olevano Romano e, in parte, il territorio del comune di Genazzano.

██  Cesanese di Affile (o Affile). La zona di produzione riguarda la provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Affile, Roiate e, in parte, il territorio del comune di Arcinazzo.

██  Cesanese del Piglio (o Piglio DOCG). La zona di produzione riguarda la provincia di Frosinone e comprende il territorio dei comuni di Piglio, Serrone e, in parte, il territorio dei comuni di Acuto, Anagni e Paliano.

██  Atina. La zona di produzione riguarda la provincia di Frosinone e comprende il territorio dei comuni di Atina, Gallinaro, Belmonte Castello, Picinisco, Sant’Elia Fiumerapido, Alvito, Villa Latina, San Donato Val di Comino, Vicalvi, Casalattico, Casalvieri e Settefrati.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il Clima del Lazio è soggetto alla morfologia del territorio: nalla parte interna della regione vi è un Clima Continentale caratterizzato da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, ed anche per stagioni; lungo la costa si ha un Clima Mediterraneo, che rende miti gli inverni e fresche le estati grazie ai venti provenienti dal mare, consentendo la perfetta maturazione delle uve nei vigneti della Tuscia e nell'area tra Nettuno e Terracina.

Nella zona di produzione Vini dei Castelli Romani e, più in particolare, nei Colli Albani, le condizioni climatiche sono influenzate dalla vicinanza del Mar Tirreno, da una tipologia di Terreni in Tufo friabile, ricchi di Potassio e Fosforo, e dal "Ponentino" un vento leggero di brezza marina tipico del luogo che conferisce ai Vini dei Colli Albani, soprattutto i bianchi, una spiccata mineralità. Nell'area pianeggiante, invece, caratterizzata da Terreni Sabbiosi e Argillosi ricchi di proprietà minerali, la coltivazione dei Vitigni Trebbiano Toscano, Chardonnay, Merlot e Sangiovese, consente la produzione di vini di ottima qualità.  

Lungo il litorale di Cerveteri, i Terreni Argilloso-calcarei sono caratterizzati dai residui alluvionali delle aree vulcaniche della Toffa, consentendo la produzione di vini aromatici e strutturati, mentre nella zona dei Colli Romani, le caratteristiche dei Terreni vulcanici con sedimenti Arenacei, Argillosi e Marnosi, conferiscono ai Vini un'intensa colorazione e profumazione, freschezza e una buona struttura.   

Relativamente ai Sistemi di allevamento della vite, i più utilizzati nel Lazio sono il Tendone, il Guyot e il Cordone speronato. In alcune zone dei Castelli Romani e del Basso Lazio, sono ancora utilizzate le tipiche Viti maritate agli alberi o alle canne intrecciate, dette canocchie.


Degustando... nel Lazio

I vini laziali si degustano molto bene con i piatti della cucina regionale, che è particolarmente influenzata della tradizione contadina, ricca di pietanze a base di trippa, animelle, fegato, cuore e coda.

I piatti più tradizionali come i Bucatini cacio e pepe, le Fettuccine alla papalina o i Saltimbocca alla romana si abbinano bene con il Frascati, mentre la Reippa e la Coda alla vaccinara vanno d'accordo con il Nero Buono di Cori. E poi l'Abbuoto, tipico piatto ciociaro a base di interiora di agnello, è perfetto con un Cesanese di Affile. I Vini di Velletri e dei Colli Lanuvini esaltano i sapori del Baccalà mollicato, mentre il Trebbiano Toscano dei Colli  Etruschi Viterbesi è ottimo con, il Baccalà in guazzetto e con i Carciofi alla matticella. Il Pecorino fresco e la Vignarola - preparata con carciofi, piselli e fave - risultano più gradevoli se degustati con un Bellone del Basso Lazio.

Per fine pasto o nei momenti dolcissimi, l'Aleatico di Gradoli è perfetto con le Castagnole alla sambuca, i Pizzicotti e le Spumine di San Biagio, mentre il Cannellino di Frascati è ottimo con i Tozzetti o con la Pupazza frascatana, biscotto a base di miele.


 

LAMBRUSCO MAESTRI

Varietà: 117 LAMBRUSCO MAESTRI - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Lambrusco Maestri | Assovini.it


Il vitigno Lambrusco Maestri, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana.

Il Lambrusco Maestri è un vitigno che deriva, come anche gli altri Lambruschi d'Emilia, da viti vinifere selvatiche, presenti nell'antichità in tutta Italia. I latini chiamavano "Lambrusca vitis", come già riportato da Plinio il Vecchio, tutta una serie di vitigni selvatici che davano acini piccoli e aspri e non venivano generalmente utilizzati per la vinificazione. Queste viti crescevano solitamente al limitare dei boschi e i loro grappoli venivano spesso depredate dagli uccelli che ne erano ghiotti, da cui il loro soprannome di "uzeline" o "oseline".

Il nome "Maestri" sembra derivare dalla "Villa Maestri" che si trova nel comune di San Pancrazio in provincia di Parma, ed è largamente vinificato in uvaggio con altre varietà di Lambrusco. E' molto apprezzato per la sua capacità di dare colore, tannicità e corpo al vino così ottenuto. Questi vini sono anche noti come "Lambruschi scuri" e sono caratteristici del Reggiano e del Parmense.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: pentagonale, trilobata, talvolta quasi intera.
    • Grappolo: medio, di forma cilindrico-conica, provvisto di un'ala, allungato e lievemente compatto.
    • Acino: piccolo, sub-rotondo 
    • Buccia: spessa e coriacea, molto pruinosa, di colore blu-nero.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Lambrusco Maestri dà un vino di colore rosso violaceo intenso, asciutto e tannico. Viene usato in uvaggio con altri lambruschi per esaltarne le qualità.
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