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NEGROAMARO PRECOCE

Varietà: 361 NEGROAMARO PRECOCE - Data di ammissione al Registro: 6/12/2000 Gazzetta ufficiale: G.U. 170 - 24/07/2001


Vitigno Negroamaro Precoce | Assovini.it


Il vitigno Negroamaro Precoce produce uva a bacca nera e viene coltivato nelle regioni Basilicata e Puglia.

Il Negroamaro precoce è un vitigno scoperto nel 1994 grazie al programma di miglioramento genetico dei vigneti del Salento promosso dall'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto. In un vigneto di Negroamaro era stato individuato un ceppo che presentava caratteristiche del tutto particolari: risultava infatti in deciso anticipo nell'epoca di invaiatura e nella maturazione rispetto ai ceppi vicini.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, orbicolare, pentalobata, di colore verde medio
    • Grappolo:  medio, semi-serrato o semi-spargolo, cilindrico-conico, spesso alato, con due ali marcate e piramidale
    • Acino: medio, rotondo
    • Buccia: sottile e morbida, giallo dorata, spesso con screziature marroni e buona presenza di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Negroamaro Precoce, ampiamente utilizzato sia per la vinificazione in purezza sia in uvaggio con altri vitigni, si ottiene un vino dal colore colore rosso-granato intenso, sapore rotondo, amarognolo e asciutto. Di rilievo è anche il suo utilizzo per la produzione di vini rosati.

NOTARDOMENICO

Varietà: 174 NOTARDOMENICO - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971


Vitigno Notardomenico | Assovini.it


Il vitigno Notardomenico, a bacca nera, viene coltivato nella regione Puglia.

Il Notardomenico è un vitigno diffuso nel territorio brindisino fin dall'antichità, in zone di coltivazione piuttosto modeste. E' generalmente coltivato e vinificato in uvaggio con l'Ottavianello, altro vitigno autoctono brindisino, che però tende a sovrastarlo con la sua intensità olfattiva.

Il Di Rovasenda, nella sua opera del 1877, ne fa citazione ma non ne fornisce descrizioni ampelografiche. Nulla si sa anche sull'origine del suo singolare nome.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale od orbicolare, pentalobata
    • Grappolo: medio, conico o cilindrico, semplice o alato, mediamente compatto o lasco
    • Acino: medio, sferoidale non uniforme nella taglia
    • Buccia: pruinosa, sottile e tenera, di colore rosso scuro-violetto


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Notardomenico, quasi sempre vinificato in uvaggio con altri vitigni, si apprezzano la buona acidità e un bouquet fruttato e profumato di fiori freschi, soprattutto nelle tipologie di vino Rosato.

OTTAVIANELLO

Varietà: 178 OTTAVIANELLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Ottavianello | Assovini.it


Il vitigno Ottavianello, a bacca nera, viene coltivato nella regione Puglia.

L''Ottavianello è un vitigno che probabilmente deriva dal comune di Ottaviano, in provincia di Napoli, da dove la varietà sarebbe stata importata nella zona di Brindisi, precisamente nel comune di San Vito dei Normanni, per opera del marchese di Bugnano, verso la fine dell'Ottocento. Lo sviluppo del vitigno Ottavianello si è esteso anche nel sud della Francia e in Corsica (dove è una delle varietà più coltivate) con il nome di Cinsaut o Cinsault. In sud Africa prende il nome di Hermitage che, incrociato con il Pinot Noir, ha dato origine al Pinotage; se utilizzato come uva da mensa si chiama invece Oeillade.

L'uva è impiegata esclusivamente per la vinificazione, di solito unita ad altre varietà pugliesi, alle quali conferisce rotondità e aromi. Ha una buona diffusione in tutta la Puglia, anche se molto raramente è vinificato in purezza: di solito è affiancato ad altri vitigni a bacca nera come il Negro Amaro, la Malvasia Nera di Brindisi o la Malvasia Nera di Lecce e, più raramente, il Primitivo. Il territorio che vede la maggiore presenza di Ottavianello è quello della provincia di Brindisi, dove il vitigno rientra nel disciplinare della DOC Ostuni.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, pentalobata
    • Grappolo: medio, piramidale, allungato mediamente serrato
    • Acino: medio, ellissoidale-obovoide
    • Buccia: pruinosa, delicata e di colore violetto


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Ottavianello si ottiene un vino di colore rosso rubino che negli anni può diventare granato, ha sentori olfattivi che ricordano la frutta secca (nocciola e mandorla) e alcune spezie, e un sapore leggermente aromatico, morbido e persistente.

PAMPANUTO

Varietà: 179 PAMPANUTO - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971


Vitigno Pampanuto | Assovini.it


Il vitigno Pampanuto, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Puglia.

Il Pampanuto è un vitigno scoperto nell'800 e citato in alcuni testi dell'epoca. Dal secolo scorso era conosciuto con il nome di Pampanuto di Terlizzi, dall'omonimo paesino dove era diffusamente coltivato. Spesso lo si trova associato nei filari con Bombino Bianco.

L'area di maggiore diffusione è compresa tra i comuni di Corato, Ruvo di Puglia e Minervino, in provincia di Bari. Raramente vinificato in purezza, il Pampanuto è impiegato in uvaggio con altri vitigni, tra cui Trebbiano Giallo e il Bombino Bianco.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, orbicolare e pentalobata.
    • Grappolo: medio, conico o piramidale, mediamente compatto o compatto.
    • Acino: medio, sferoidale.
    • Buccia: pruinosa, abbastanza spessa e consistente, di colore verde-giallo.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Pampanuto si ottiene un vino di colore giallo paglierino con profumi freschi, fragranti e leggermente fruttati, il gusto fine e delicato.
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