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I Vini della Regione Calabria


 


I Vini della Regione Calabria

La Calabria è una splendida regione del sud Italia, ricca di storia e di tradizioni, che vanta un patrimonio culturale materiale e immateriale vastissimo. Bagnata dalle limpide acque del mar Ionio e del mar Tirreno è separata dalla Sicilia dallo stretto di Messina. Il clima mite, gli splendidi colori del mare, le coste rocciose alternate a litorali sabbiosi, la sua natura selvaggia e misteriosa, i sapori intensi e genuini della cucina locale e le testimonianze delle sue antiche origini rendono la Calabria un posto unico, da ammirare sia d'inverno che d'estate.

Gli antichi Greci conoscevano la Calabria come Enotria, “Terra del vino”, e i vini calabresi venivano offerti come premio ai vincitori delle Olimpiadi. In tempi più recenti, l’epidemia di fillossera ha dato un duro colpo alla viticoltura calabrese, infatti per molti anni i vini calabresi sono stati relegati come vini da taglio, ed è solo negli ultimi anni, grazie alla caparbietà di tanti viticoltori locali, che il livello qualitativo è salito notevolmente.


Dati statistici della Produzione Vinicola

  • Superficie vitata: 11.500 ettari di cui: Montagna: 42% | Collina: 50% | Pianura: 8% |
  • Produzione totale Vino: 368.000 ettolitri di cui: Vini DOP 43% | Vini IGP 34,6%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 75% | Vini Bianchi 25%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Calabria: Vini DOCG: 0 | Vini DOC: 9 | Vini IGT: 10 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini della Calabria

Le principali zone vitivinicole della Calabria sono il Cosentino, il Lametino, il Cirotano e la Locride.

L'area del Cosentino, posizionata a nord della regione a confine con la Basilicata, è la zona di produzione più estesa, dove la viticoltura ha recuperato le colline nelle alture tra 500/700 metri.

La denominazione Terre di Cosenza DOC, con le sue sette Sottozone, ha dato un nuovo impulso e riconfigurato nel 2011 la viticoltura di tutta la Calabria settentrionale, accorpando le storiche DOC e IGT della provincia e mettendo ordine in una miriade di vitigni e antiche zone.

Negli ultimi anni è stato rivalutato il vitigno più diffuso, il Magliocco Canino, che si esprime in un vino ricco di colore, con struttura potente e profumi incisivi di mora e spezie nelle Colline del Crati (Terre di Cosenza - Sottozona Colline del Crati DOC), minori concentrazioni cromatiche e ottimo equilibrio nella Valle dell'Esaro (Terre di Cosenza Sottozona Esaro DOC).

Sempre in questa zona si producono anche vini rosati leggeri e di pronta beva. Inoltre, vigneti che raggiungono gli 800 danno vini bianchi eleganti e profumati, freschi e da bere giovani, a base di Greco Bianco e Guarnaccia, usati in purezza o in uvaggi.

Un chicca è il Moscato di Saracena, vino dolce con sentori tostati, prodotto tradizionalmente da Moscatello appassito e mosto ridotto per concentrazione di Guarnaccia e Malvasia.

Lungo il corso del Savuto, confine naturale della provincia di Cosenza verso sud e territorio delle denominazioni Savuto DOC e Lamezia DOC, all'onnipresente Magliocco dolce - qui identificato come "arvino" - si affiancano il Gaglioppo, il Greco Nero e l'Aglianico nella piccola Scavigna DOC, mentre per i bianchi si stanno diffondendo Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca, Chardonnay e Traminer Aromatico. 

Il versante ionico, in provincia di Crotone, è il regno della denominazione Cirò DOC, prima per numeri e diffusione, il cui vino è prodotto a base di uve Gaglioppo. La rinascita di questo vino - che gli antichi greci chiamavano "Kremisi" - è storia recente ed è frutto di rese per ettaro più basse e di migliori tecnologie produttive.

Fino a pochi anni fa il Cirò DOC era dotato di una forte componente alcolica e tannini aggressivi, mente oggi, pur mantenendo tonalità che sfumano rapidamente nell'aranciato e piuttosto trasparenti, propone un assaggio caldo ma con un tannino apprezzabile. Interessanti sono anche i vini rosati ottenuti da uve Gaglioppo, freschi e profumati di rosa canina e lampone.

Nell'area di Reggio Calabria, zona della denominazione Bivongi DOC, sono frequenti i blend ottenuti da vitigni internazionali e uve antiche, tra cui spiccano il Greco Nero e la Nocera, insieme ai Nerelli Mascalese e Cappuccio, che danno vini semplici e altri che, al contrario, danno il meglio di sè dopo affinamento.

La Locride è una terra di vini rari. Dai declivi dell'Aspromonte verso il lembo di costa che si affaccia sul Mar Ionio, il Mantonico è sottoposto a un leggero appassimento per la produzione di un vino dolce e fresco, mentre poco distante, nel comune di Bianco e solo in parte di quello di Casignana, il Greco Bianco di Bianco ha trovato il terroir ideale per dare il famoso vino dolce, peraltro quasi introvabile. I grappoli sono avidi di cure ma avari di frutti, appassiscono sui graticci al sole per 10-15 giorni e danno un vino dolce e morbido, che regala profumi mediterranei come zagara, bergamotto, albicocca, miele e salvia. Il Greco di Bianco DOC, una vera gemma enologica prodotta in pochissime bottiglie. 


▬▬  Terre di Cosenza. La zona di produzione comprende l’intero territorio della provincia di Cosenza.

██  Sottozona Colline del Crati. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio dei comuni di Acri, Bisignano, Castiglione Cosentino, Cervicati, Cerzeto, Lattarico, Luzzi, Marano Marchesato, Marano Principato, Mongrassano, Montalto Uffugo, Rende, Rose, Rota Greca, San Benedetto Ullano, San Fili, San Martino di Finita, Santa Sofia d'Epiro, San Vincenzo la Costa e Torano Castello.

██  Sottozona Condoleo. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio del comune di Mandatoriccio.

██  Sottozona Donnici. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio dei comuni di Aprigliano, Cellara, Cosenza, Dipignano, Figline Vegliaturo, Mangone, Paterno Calabro, Pedace, Piane Crati e Pietrafitta.

██  Sottozona Esaro. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio dei comuni di Acquaformosa, Altomonte, Fagnano Castello, Firmo, Lungro, Malvito, Mottafollone, Roggiano Gravina, San Donato di Ninea, San Lorenzo del Vallo, San Marco Argentano, San Sosti, Santa Caterina Albanese, Sant'Agata d'Esaro, Spezzano Albanese, Tarsia e Terranova da Sibari.

██  Sottozona Pollino. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio dei comuni di Cassano Ionio, Castrovillari, Civita, Frascineto, S. Basile e Saracena.

██  Sottozona San Vito di Luzzi. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio della frazione di San Vito nel comune di Luzzi.

██  Sottozona Verbicaro. La zona di produzione riguarda la provincia di Cosenza e comprende il territorio dei comuni di Grisolia, Orsomarso, S. Domenica Talao, S. Maria del Cedro, Verbicaro.

██  Bivongi. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Reggio Calabria, il territorio dei comuni di Bivongi, Camini, Caulonia, Monasterace, Pazzano, Placanica, Riace, Stignano e Stilo;
  2. per la provincia di Catanzaro, il territorio del comune di Guardavalle.

██  Ciro'. La zona di produzione riguarda la provincia di Crotone e comprende il territorio dei comuni di Cirò e Cirò Marina e, in parte, il territorio dei comuni di Melissa e Crucoli.

██  Greco di BiancoLa zona di produzione riguarda la provincia di Reggio Calabria e comprende il territorio del comune di Bianco e, in parte, il territorio del comune di Casignana.

██  Lamezia. La zona di produzione riguarda la provincia di Catanzaro e comprende il territorio dei comuni di Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Francavilla Angitola, Maida, Pianopoli, Lamezia Terme e S. Pietro a Maida.

██  Melissa. La zona di produzione riguarda la provincia di Crotone e comprende il territorio dei comuni di Melissa, Belvedere Spinello, Carfizzi, San Nicola dell’Alto, Umbriatico e, in parte, il territorio dei comuni di Casabona, Castel Silano, Crotone, Pallagorio, Rocca di Neto, Scandale, San Mauro Marchesato, Santa Severina e Strongoli.

██  Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. La zona di produzione riguarda la provincia di Crotone e comprende il territorio dei comuni di Isola Capo Rizzuto e, in parte, il territorio dei comuni di Crotone e Cutro.

██  Savuto. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Cosenza, il territorio dei comuni Rogliano, S. Stefano di Rogliano, Marzi, Belsito, Grimaldi, Altilia, Aiello Calabro, Cleto, Serra Aiello, Pedivigliano, Malito, Amantea, Scigliano e Carpanzano;
  2. per la provincia di Catanzaro, il territorio dei comuni di Motta S. Lucia, Martirano Vecchio, Martirano Lombardo, S. Mango d’Aquino, Nocera Terinese e Conflenti.

██  Scavigna. La zona di produzione riguarda la provincia di Catanzaro e comprende il territorio dei comuni di Nocera Terinese e di Falerna.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

La Calabria è una splendida regione del sud Italia che si distende lungo un territorio impervio e difficile. E' bagnata dai mari Tirreno e Ionio e si caratterizza per le strette valli disegnate da fiumi e da montagne che la dividono in due, rendendo differenti le condizioni climatiche tra il versante ionico e quello tirrenico.

Il clima nelle aree intorno a Cosenza è di tipo continentale per cui le zone viticole sono soggette ad intense escursioni termiche che risultano particolarmente favorevoli alla coltivazione di uve a bacca bianca, che ne migliora il bouquet espresso nei vini.

Nelle zone montane della Sila le escursioni termiche sono attenuate da temperature più calde, influenzate  dai venti di scirocco e dalla tramontana, che arricchiscono le componenti zuccherine delle uve coltivate sulle colline del Cirotano. Lungo la parte costiera, il clima mediterraneo influenza i vigneti più interni del granitico Aspromonte fino a quelli della Costa dei Gelsomini, dove lo storico Greco di Bianco trova le condizioni ideali per la produzione di vini di ottima qualità.

Altre differenze si rilevano anche nella composizione dei terreni: infatti, dai vigneti coltivati nelle terrazze - composte prevalentemente da Terreni calcarei a strati di origine vulcanica - si ottengono vini densi e strutturati i cui potenti tannini offrono le condizioni ottimali per evoluzioni medio-lunghe. Formazioni di tipo Argilloso-calcaree delle colline del versante ionico favoriscono il Gaglioppo e la produzione di vini rossi poco colorati, sapidi e minerali.

I Sistemi di allevamento della vite praticati in Calabria sono prevalentemente a Cordone speronato, ma la storica coltivazione ad Alberello si pone tra le più diffuse rispetto a quelle più antiche. 


Degustando... in Calabria

Nonostante sia bagnata da due mari, la cucina calabrese è prevalentemente di terra, insaporita dalla dolce Cipolla rossa di Tropea e dalla piccantezza del Peperoncino, che a volte complica l'abbinamento con il vino, come accade per un piatto di stuzzicanti spaghetti aglio, olio e peperoncino, che tuttavia sono da provare con un fresco Cirò Bianco.

La Pasta e patate alla tigella o le Lagane e ceci, appena piccanti, si degustano con un Magliocco Rosato, mentre le Costolette di maiale in padella, il Caciocavallo e i saporiti insaccati, oltre alla 'Nduja e alla Rosamarina, entrambe spalmabili e a base, rispettivamente, di grasso di maiale e di novellame misto, sono ideali in abbinamento con un Cirò Rosso.

A fine pasto, la tipica Pitta 'mpigliata o i dolci della tradizione gioisana, degustati con un sorso di rarissimo Greco di Bianco, rendono ancor più delizioso il momento del dessert.


 

I Vini della Regione Campania


 


I Vini della Regione Campania

La Campania inebria il visitatore con i profumi del mediterraneo rilasciati dai pini, aranceti e limoneti. Le scogliere a picco sul mare, le spiagge dorate, il mare limpido; lo stesso fascino millenario che ha conquistato gli eroi mitici, la Grecia, i Romani e l'immaginario del mondo intero. Privilegiata da un clima mite e dalla fertilità del terreno, la regione è caratterizzata da territorio per lo più collinare, con zone montuose a confine con Basilicata e Molise. Il Vesuvio, tra i pochi vulcani ancora attivi in Europa, i Golfi di Napoli e Salerno, separati dalla penisola Sorrentina, e le isole di Ischia, Capri e Procida offrono paesaggi di rara bellezza.

La Campania si distingue per una tradizione vitivinicola antichissima, tanto che il vino campano era già famoso ai tempi dell’antica Roma: particolarmente celebre era il Falerno, oggi rilanciato in versione moderna (vinificato in bianco a base Falanghina e in rosso a base Aglianico o Primitivo) da alcuni produttori locali del casertano, sulle colline di Mondragone e Sessa Aurunca.


Dati statistici della Produzione Vinicola

  • Superficie vitata: 24.190 ettari di cui: Montagna: 35% | Collina: 51% | Pianura: 14% |
  • Produzione totale Vino: 1.664.000 ettolitri di cui: Vini DOP 38,4% | Vini IGP 22,4%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 60% | Vini Bianchi 40%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Campania: Vini DOCG: 4 | Vini DOC: 15 | Vini IGT: 10 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini della Campania

In Campania si possono distinguere 5 macrozone: il Casertano, l'area di Napoli e le splendide isole di Capri e Ischia, l'Irpinia, il Beneventano - in termini di produzione il bacino vitivinicolo più importante della regione - e il Cilento, posto ai confini con la Calabria. Appena superato il confine laziale, la provincia di Caserta è nota per la denominazione Aversa DOC, il cui vino Aprinio, delicato e fresco per antonomasia - ma soprattutto per il Falerno del Massico DOC, prodotto in una piccola fascia costiera compresa tra Mondragone e Sessa Aurunca, dove si coltivano soprattutto Aglianico, Primitivo e Falanghina. Il Rosso è prodotto in prevalenza da Aglianico e Primitivo, che portano a vini più austeri nel primo caso, più morbidi nel secondo.

Nell'ultimo decennio sta crescendo l'interesse per l'Alto Casertano - nei dintorni di Caiazzo - grazie alle perle Casavecchia e i due Pallagrello Bianco, molto apprezzato per le notevoli note agrumate, per la buona struttura e l'avvolgente morbidezza, e il Pallagrello Nero dalle cui uve si ottengono vini rossi e rosati complessi e riconoscibili per struttura e potenza. Nell'area di Napoli coesistono realtà vitivinicole molto differenti. Nelle sabbie silicee della denominazione Campi Flegrei si coltivano esclusivamente Falanghina e Piedirosso, dai quali si ottengono vini di struttura moderata ma freschi e profumati. Nelle vigne calcaree di Capri, la Falanghina è dotata di media struttura, mentre sulle pendici del Vesuvio e a Ischia, il Piedirosso è più ricco e complesso, adatto per accompagnare involtini di carne alla salvia. Il Rosso della sottodenominazione Lacryma Christi è il frutto dell'uvaggio tra Aglianico e Piedirosso ed esprime una decisa nota alcolica, oltre che sentori di viola e ciliegia.


 

▬▬  Capri. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dell’isola di Capri.

▬▬  Casavecchia di Pontelatone. La zona di produzione riguarda la provincia di Caserta e comprende il territorio dei comuni di Liberi e Formicola e, in parte, il territorio dei comuni di Pontelatone, Caiazzo, Castel di Sasso, Castel Campagnano, Piana di Monte, Verna e Ruviano.

▬▬  Irpinia. La zona di produzione delle uve per l'ottenimento delle tipologie: Bianco, Rosso, Rosato, Novello, Passito (quest'ultimo con la specificazione del vitigno), Liquoroso, Spumante (con la specificazione del vitigno), Aglianico, Coda di volpe, Falanghina, Fiano, Greco, Piedirosso, Sciascinoso, comprende il territorio della provincia di Avellino;

  1. Sottozona Campi Taurasini. La zona di produzione riguarda la provincia di Avellino e comprende il territorio dei comuni di Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemiletto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant'Angelo all'Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle, Venticano, Gesualdo, Villamaina, Torella dei Lombardi, Grottaminarda, Melito Irpino, Nusco e Chiusano San Domenico.

▬▬  Sannio e Falanghina del Sannio. La zona di produzione comprende il territorio della provincia di Benevento.

██  Aglianico del Taburno. La zona di produzione riguarda la provincia di Benevento e comprende il territorio dei comuni di Apollosa, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Foglianise, Montesarchio, Paupisi, Torrecuso, Ponte e, in parte, il territorio dei comuni di Benevento, Cautano, Vitulano e Tocco Caudio.

██  Aversa. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Caserta, il territorio dei comuni di Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Gricignano di Aversa, Lusciano, Orta di Atella, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Arpino, Succivo, Teverola, Trentola–Ducenta, Villa di Briano e Villa Literno;
  2. per la provincia di Napoli, il territorio dei comuni di Qualiano e Sant’Antimo.

██  Campi Flegrei. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dei comuni di Procida, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e, in parte, il territorio del comune di Marano di Napoli.

██  Castel San Lorenzo. La zona di produzione riguarda la provincia di Salerno e comprende il territorio dei comuni di Castel San Lorenzo, Bellosguardo, Felitto e, in parte, il territorio dei comuni di Aquara, Castelcivita, Roccadaspide, Magliano Vetere e Ottati.

██  Cilento. La zona di produzione riguarda la provincia di Salerno e comprende tutto o parte del territorio dei comuni di Agropoli, Alfano, Ascea, Camerota, Campora, Capaccio, Cannalonga, Casaletto Spartano, Casalvelino, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Cuccaro Vetere, Futani, Gioì Cilento, Giungano, Ispani, Laureana Cilento, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Morigerati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Ornignano, Orna, Perdifumo, Perito, Pisciotta, Pollica, Prignano Cilento, Roccagloniosa, Rofrano, Rutino, Salento, S.Giovanni a Piro, S.Mauro Cilento, S.Mauro la Bruca, Santa Marina, Sapri, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Vallo della Lucania e Vibonati.

██  Costa d'Amalfi. La zona di produzione delle uve per l'ottenimento delle tipologie: Bianco, Rosso e Rosato, riguarda la provincia di Salerno e comprende il territorio dei comuni di Vietri, Cetara, Maiori, Minori, Ravello, Scala, Atrani, Tramonti, Furore, Praiano, Positano, Amalfi, Conca dei Marini;

  1. Sottozona Furore. La zona di produzione riguarda la provincia di Salerno e comprende il territorio dei comuni di Furore, Praiano, Conca dei Marini, ed Amalfi;
  2. Sottozona Ravello. La zona di produzione riguarda la provincia di Salerno e comprende il territorio dei comuni di Ravello, Scala, Minori, Atrani;
  3. Sottozona Tramonti. La zona di produzione riguarda la provincia di Salerno e comprende il territorio dei comuni di Tramonti e Maiori.

██  Falerno del Massico. La zona di produzione riguarda la provincia di Caserta e comprende il territorio dei comuni di Sessa Aurunca, Cellole, Mondragone, Falciano del Massico e Carinola.

██  Fiano di Avellino. La zona di produzione riguarda la provincia di Avellino e comprende il territorio dei comuni di Avellino, Lapio, Atripalda, Cesinali, Aiello del Sabato, S.Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Parolise, S. Potito Ultra, Candida, Manocalzati, Pratola Serra, Montefredane, Grottolella, Capriglia Irpina, S. Angelo a Scala, Summonte, Mercogliano, Forino, Contrada, Monteforte Irpino, Ospedaletto D'Alpinolo, Montefalcione, Santa Lucia di Serino e San Michele di Serino.

██  Galluccio. La zona di produzione riguarda la provincia di Caserta e comprende il territorio dei comuni di Conca della Campania, Galluccio, Mignano Monte Lungo, Rocca d’Evandro, Tora e Piccilli.

██  Greco di Tufo. La zona di produzione riguarda la provincia di Avellino e comprende il territorio dei comuni di Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.

██  Ischia. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dell'Isola di Ischia.

██  Penisola Sorrentina. La zona di produzione delle uve per l'ottenimento delle tipologie:

  1. Penisola Sorrentina DOC. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dei comuni di Gragnano, Pimonte, Lettere, Casola di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Meta Sant‟Angelo, Massa Lubrense, Vico Equense, Agerola e parte del territorio dei comuni di: Sant'Antonio Abate, Castellamare di Stabia;
  2. Rosso frizzante Sottozona Lettere. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dei comuni di Lettere, Casola di Napoli e, in parte, il territorio del comune di Sant'Antonio Abate;
  3. Rosso frizzante Sottozona Gragnano. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dei comuni di Gragnano, Pimonte e, in parte, il territorio del comune di Castellamare di Stabia;
  4. Bianco e Rosso Sottozona Sorrento. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dei comuni di Sorrento, Piano di Sorrento, Meta Sant'Angelo, Massa Lubrense e Vico Equense.

██  Taurasi. La zona di produzione riguarda la provincia di Avellino e comprende il territorio dei comuni di Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemileto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant'Angelo all'Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano.

██  Vesuvio. La zona di produzione riguarda la provincia di Napoli e comprende il territorio dei comuni di Boscotrecase, Trecase, San Sebastiano al Vesuvio e, in parte, il territorio dei comuni di Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano, Portici, Cercola, Pollena, Trocchia, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il Clima della Campania è caratterizzato dalla morfologia del territorio, costituito da zone montane in cui si estendono gli Appennini, e zone marine. Il clima nella fascia costiera è mite, asciutto e ventilato, mentre nell'area appenninica è di tipo continentale, caratterizzato da inverni rigidi che danno origine a forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, anche in piena estate, che tuttavia risultano determinanti per ottenere una qualità superiore dei Vini bianchi irpini.

Per ciò che concerne i terreni, si rileva una situazione più complessa in quanto nell'area marina l'intensa attività vulcanica ha determinato la formazione di Terreni di natura magmatica, che variano dalle Sabbie dei Campi Flegrei, dove gli impianti sono tutti a "piede franco", al Tufo verde di Ischia o alle Lave del Vesuvio; questi terreni scuri e friabili sono ricchi di potassio, un componente chimico che favorisce la formazione di zuccheri nella fase di invaiatura dell'uva. Nella parte dorsale appenninica, a ovest della Campania, i Terreni sono sciolti e ricchi di calcare, con marne e argille in superficie. La peculiarità dei terreni campani è legata soprattutto alle eruzioni del Vesuvio, la cui attività vulcanica ha disperso notevoli quantità di ceneri anche a lunghe distanze, e cosparso con una spessa coltre di cenere anche suoli di matrice calcarea, arricchendoli di componenti minerali. In queste zone di produzione, la coltivazione del vitigno Aglianico risulta ideale per ottenere Vini di grande struttura e complessità.

I Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Campania sono il Guyot e il Cordone speronato, e, in misura minore, forme antiche come la Pergola e l'Alberello. Nella zona di Aversa, per la coltivazione dell'Asprinio si utilizza il sistema dell'Antica Alberata Aversana, introdotta dagli etruschi, mediante la quale le viti si arrampicano su filari posti tra due pioppi, i cui grappoli possono raggiungere altezze fino a 15 metri.


Degustando... in Campania

Napoli è una città meravigliosa conosciuta in ogni parte del mondo per le Canzoni napoletane e per la Pizza, che è il baluardo della gastronomia campana. Nelle pizzerie è quasi sempre scontato abbinare la Pizza con la Birra, ma per i buongustai anche il vino può rappresentare un'ottima alternativa di piacevolezza, specie se riguarda uno Spumante Rosato del Sannio a base di Aglianico, che va benissimo anche con i deliziosi Spaghetti ai pomodorini del Piènnolo del Vesuvio (pomodorini legati a grappoli e fatti seccare), o al più famoso Pomodoro San Marzano.

L'Orata alla Positano con erbe aomatiche, capperi e pane raffermo, e gli Spaghetti con la colatura di alici di Cetara sono perfetti con un robusto Costa d'Amalfi Furore Bianco, mentre la Minestra maritata, preparata con vari tipi di verdure e carni di maiale, di manzo e di gallina, si abbina bene con un Fiano di Avellino. All'interno del territorio regionale le carni rappresentano l'ingrediente base di molte pietanze: lo Spezzatino di agnello è ottimo con un Aglianico del Taburno, i prelibati Mugliatielli - involtini di interiora di pecora - con un Taurasi, il Maialino nero casertano al forno con un potente Pallagrello nero della zona, e la Salsiccia con i Friarielli (le infiorescenze non ancora sbocciate delle rape), amatissime dai partenopei, con un morbido Falerno del Massico ottenuto da Primitivo.

In Campania il pasto si chiude in dolcezza con la tradizionale Pastiera napoletana, le Sfogliatelle e le Zeppole, bene accompagnate da un ottimo Moscato di Baselice della zona di Benevento o con un Passito Sant'Agata de' Goti.


 

 

I Vini della Regione Emilia-Romagna


 


I Vini della Regione Emilia-Romagna

L’Emilia Romagna è una regione del centro-nord Italia ricca di storia, cultura, tradizioni e paesaggi mozzafiato. Sono tantissime le attrazioni e le meraviglie per gli occhi e per lo spirito in un misto di colori e profumi della terra, di allegria, di musica, di arte e di enogastronomia.

Distesa tra il corso del Po a nord e i rilievi appenninici a sud, questa regione è considerata tra le più fertili e produttive d’Italia, grazie anche all’influsso del Mar Adriatico che mitiga il clima nella zona costiera. Il contrasto tra il mare e la montagna crea diversità climatiche a beneficio dei vigneti, assicurando la produzione di numerose tipologie di vini derivanti da varietà di vitigni autoctoni e internazionali.


Dati statistici della Produzione Vinicola

  • Superficie vitata: 51.000 ettari di cui: Montagna: 5% | Collina: 24% | Pianura: 71% |
  • Produzione totale Vino: 6.717.000 ettolitri di cui: Vini DOP 16,5% | Vini IGP 26,5%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 70% | Vini Bianchi 30%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Emilia Romagna: Vini DOCG: 2 | Vini DOC: 18 | Vini IGT: 9 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini dell'Emilia

██  Bosco Eliceo. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Ferrara, l'intero territorio comunale di Goro, Mesola, Lago Santo e parte dei comuni di Comacchio, Argenta e Codigoro;
  2. per la provincia di Ravenna, parte dei comuni di Ravenna e Cervia.

██  Colli Bolognesi. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Bologna,  l'intero territorio collinare situato nei comuni di Monteveglio, Castello di Serravalle, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Savigno, Marzabotto, Pianoro e, in parte, il territorio dei comuni di Bazzano, Crespellano, Casalecchio di Reno, Bologna, S. Lazzaro di Savena, Zola Predosa e Monterenzio;
  2. per la provincia di Modena, parte del territorio del comune di Savignano sul Panaro.

▬▬  Colli Bolognesi Classico Pignoletto. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Bologna, in tutto, l'intero territorio dei comuni di Monte San Pietro e Monteveglio e, in parte, il territorio dei comuni di Sasso Marconi, Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Crespellano, Bazzano e Castello di Serravalle;
  2. per la provincia di Modena, il territorio di Savignano sul Panaro.

██  Colli di Parma. La zona di produzione riguarda la provincia di Parma e comprende il territorio dei comuni di Sala Baganza, Calestano, Collecchio, Felino, Fidenza, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Medesano, Neviano degli Arduini, Noceto, Salsomaggiore Terme, Terenzo, Traversetolo e Varano de' Melegari.

▬▬  Colli di Scandiano e di Canossa. La zona di produzione riguarda la provincia di Reggio Emilia e comprende il territorio dei Comuni di Albinea, Quattro Castella, Bibbiano, Montecchio, S. Polo d’Enza, Canossa, Vezzano sul Crostolo,Viano, Scandiano, Castellarano e Casalgrande e, in parte, il territorio dei comuni di Reggio Emilia, Casina, S. Ilario d’Enza e Cavriago.

██  Colli Piacentini. La zona di produzione riguarda la provincia di Piacenza ed è cosi' suddivisa:

  1. per il Vino DOC Colli Piacentini Monterosso Val d'Arda, la zona di produzione comprende la porzione dei territori collinari dei comuni di Vernasca, Alseno, Lugagnano, Castell'Arquato, Gropparello e Carpaneto;
  2. per il Vino DOC Colli Piacentini Trebbianino, la zona di produzione comprende la porzione collinare della Val Trebbia e parte della Val Luretta che include parte dei territori dei comuni di Bobbio, Coli, Travo, Rivergaro, Gazzola e Agazzano;
  3. per il Vino DOC Colli Piacentini Valnure, la zona di produzione comprende la porzione collinare della Val Nure che include, in parte, i territori dei comuni di San Giorgio Piacentino, Vigolzone e Ponte dell'Olio;
  4. per il Vino DOC Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno, la zona di produzione comprende la porzione collinare compresa fra la Valle dell'Ongina e la Valle dello Stirone;
  5. per il Vino DOC Colli Piacentini Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Malvasia, Novello, Pinot grigio, Pinot nero, Sauvignon, Vin Santo, la zona di produzione comprende il territorio di Caminata (escluso le isole in provincia di Pavia), Nibbiano, Pianello Val Tidone, Piozzano, Ziano Piacentino e, in parte, il territorio dei comuni di Agazzano, Alseno, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Carpaneto Piacentino, Castell'Arquato, Castel San Giovanni, Coli, Gazzola, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Pecorara, Ponte dell'Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vernasca e Vigolzone.

▬▬  Gutturnio. La zona di produzione riguarda la provincia di Piacenza e comprende il territorio collinare del comune di Ziano Piacentino e, in parte, il territorio collinare parziale dei comuni di Pianello Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Nibbiano, Agazzano, Piozzano, Gazzola, Vigolzone, Rivergaro, Ponte dell’Olio, Castell’Arquato, Carpaneto Piacentino, S.Giorgio Piacentino, Gropparello, Alseno, Lugagnano Val d’Arda e Vernasca.

██  Lambrusco di Sorbara. La zona di produzione dei Vini Spumanti e dei Vini Frizzanti Lambrusco di Sorbara DOC riguarda la provincia di Modena e comprende il territorio amministrativo dei comuni di Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino, San Prospero e, in parte, il territorio dei comuni di Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Modena, Soliera, San Cesario sul Panaro.

██  Lambrusco Grasparossa di Castelvetro. La zona di produzione dei Vini Spumanti e dei Vini Frizzanti Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC riguarda la provincia di Modena e comprende l'intero territorio dei comuni di Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Prignano sul Secchia, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Sassuolo, Vignola, S.Cesario sul Panaro e, in parte, il territorio del comune di Modena.

██  Lambrusco Salamino di Santa Croce. La zona di produzione dei Vini Spumanti e dei Vini Frizzanti Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC riguarda la provincia di Modena e comprende il territorio dei comuni di Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Medolla, Novi, S.Felice sul Panaro, S. Possidonio e, in parte, il territorio dei comuni di Campogalliano, Camposanto, Carpi, Finale Emilia, Mirandola, Modena e Soliera.

***  Modena (o di Modena). La zona di produzione riguarda la provincia di Modena e comprende il territorio dei comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Prignano sul Secchia, Ravarino, S.Cesario sul Panaro, S.Felice sul Panaro, S. Possidonio, S. Prospero sul Secchia, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Soliera, Spilamberto e Vignola.

██  Reggiano. La zona di produzione è cosi' suddivisa:

  1. per in Vino DOC Reggiano Lambrusco, la zona di produzione riguarda la provincia di Reggio Emilia e comprende il territorio dei comuni di Rolo, Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Correggio, San Martino in Rio, Bagnolo in Piano, Novellara, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Gualtieri, Guastalla, Reggiolo, Sant’Ilario d’Enza, Reggio Emilia, Cavriago, Bibbiano, Montecchio, San Polo d’Enza, Canossa, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo, Albinea, Scandiano, Casalgrande, Rubiera, Viano, Castellarano, Campegine, Poviglio, Boretto, Gattatico, Brescello, Carpineti e Baiso.
  2. per in Vino DOC Reggiano Rosso, la zona di produzione riguarda la provincia di Reggio Emilia e comprende il territorio dei comuni di Reggio Emilia, Cadelbosco Sopra, Bagnolo in Piano, Novellara, Campagnola, Rolo, Rio Saliceto, Fabbrico, Correggio, San Martino in Rio, Rubiera, Montecchio, Campegine, S. Ilario d’Enza, Gualtieri, Guastalla, Reggiolo, Cavriago, Bibbiano, Casalgrande Albinea, Quattro Castella e Scandiano.
  3. per in Vino DOC Reggiano Lambrusco Salamino, la zona di produzione riguarda la provincia di Reggio Emilia e comprende il territorio dei comuni di Reggio Emilia, Rubiera, S. Martino in Rio, Correggio, Rio Saliceto, Campagnola, Rolo, Fabbrico, Bagnolo in Piano, Guastalla e Novellara.
  4. per in Vino DOC Reggiano Bianco Spumante, la zona di produzione riguarda la provincia di Reggio Emilia e comprende il territorio dei comuni di Reggio Emilia, Rubiera, S. Ilario d’Enza, S. Martino in Rio, Correggio, Rio Saliceto, Campagnola, Rolo, Fabbrico, Bagnolo in Piano, Guastalla, Novellara, Gualtieri, Montecchio e Campegine.

▬▬  Reno. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Bologna, il territorio dei comuni di Imola, Dozza, Castel San Pietro Terme, Castelguelfo, Medicina, Ozzano dell’Emilia, Castenaso, Budrio, Granarolo dell’ Emilia, Bologna, San Lazzaro di Savena, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Pieve di Cento, Castelmaggiore, Argelato, Castello d’Argile, Casalecchio di Reno, Calderara di Reno, Sala Bolognese, Zola Predosa, Crespellano, Anzola dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto, Sant’ Agata Bolognese, Crevalcore e Bazzano;
  2. per la provincia di Modena, il territorio dei comuni di Ravarino, Nonantola, Castelfranco Emilia, San Cesario sul Panaro e Savignano sul Panaro.

██  RomagnaLa zona di produzione è compresa tra le province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena. In essa troviamo vini molto conosciuti come il Sangiovese e il Trebbiano, e altri, più tipici a livello locale, come l’Albana, il Pagadebit e la Cagnina.

Nell'area tra Ravenna e Faenza sono coltivate uve dalle rese abbondanti come il Trebbiano e l’Ancellotta, mentre i colli romagnoli regalano vini di alta qualità prodotti con i vitigni Albana e Sangiovese.

___  Il Sangiovese è il principale vitigno romagnolo, da cui si ottengono i vini della denominazione Sangiovese di Romagna DOC che raggiungono l'eccellenza sui colli nelle versioni Superiore e Superiore Riserva. Quest'ultimo proviene dalla parte centrale dei colli romagnoli e viene invecchiato per almeno 24 mesi prima di essere messo in commercio.

*** Nella fascia più alta dei colli da Faenza a Rimini troviamo il Pagadebit DOC, nome locale della varietà Bombino Bianco, particolarmente resistente, un tempo produceva un raccolto così abbondante da essere usata per “pagare i debiti” anche nelle cattive annate. 

=== La Cagnina di Romagna, fatta da uve “Refosco” è il tipo vino novello romagnolo, da bere giovane, leggermente dolce, tipico per accompagnare le caldarroste e la ciambella. 

██ Romagna Albana DOCG Tra i vini della Romagna non può sicuramente mancare l’Albana. L’Albana di Romagna fu il primo vino bianco italiano ad ottenere la DOCG, questo vino è ottenuto da uve Albana (95% minimo) nelle aree collinari dei comuni di Imola e Forlì-Cesena. 

°°° L’Albana è sicuramente la regina delle uve di Romagna, ha un colore giallo dorato, con intensi aromi floreali e note di pesca e albicocca. Per lungo tempo vinificato soprattutto come dolce, oggi riscopre una nuova vita come vino secco, orange e spumatizzato. Sicuramente uno dei migliori vini dell’Emilia Romagna. 


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il territorio emiliano-romagnolo è suddiviso più o meno equamente tra collina e pianura. Nella parte ovest della regione il clima Sub-continentale va mutando in Mediterraneo man mano che si attraversa la regione arrivando nella zona marina. L'area interna, invece, è caratterizzata da inverni rigidi ed estati calde che causano forti escursioni termiche diurne e notturne che, unite alle correnti fresche delle colline e alle brezze marine, favoriscono la maturazione fenolica delle uve in virtù di vini di particolare finezza e di ottima complessità olfattiva.

Relativamente all'aspetto territoriale, l'Emilia Romagna è distesa lungo la Pianura Padana per cui quasi tutti i terreni sono di origine alluvionale con suoli profondi, scarsi di calcare, ma ricchi di argilla e limo che li rendono fertili. Condizioni ottimali queste per la coltivazione di uve da cui è possibile ottenere vini freschi, vini frizzanti e spumanti. Nella zona appenninica i terreni sono franco-limoni, franco-argillosi e argillosi-limosi con quantità variabili di calcare, che presentano caratteristiche ideali per la produzione di vini di qualità. Un accenno è meritevole per l'area litoranea ferrarese, per sottolineare che presenta terreni sabbiosi e poco fertili nei quali la vite è coltivata "a piede franco", ovvero senza porta-innesto, grazie alla sabbia che impedisce alla fillossera di svilupparsi procurando malattie alla pianta. Ne giova ovviamente la produzione dei vini, in particolare quelli di pronta beva, straordinariamente intensi di profumi floreali.  

I Sistemi di coltivazione praticati in Emilia Romagna sono numerosi e tra le varie metodologie troviamo: la Pergola romagnola, Syloz, Casarsa, Doppio capovolto, GDC (Geneve Double Courtain), Cordone speronato e Cordone libero. Per la coltivazione del vitigno Sangiovese, tipico della zona e molto diffuso nell'area a sud della via Emilia, è assai diffuso il Sistema di allevamento a Cordone speronato


Degustando... in Emilia Romagna

a) EMILIA. La buonissima cucina emiliana sembra sia stata inventata proprio per i buongustai: molte varietà gastronomiche tradizionali e ricchezza di sapori ne fanno un baluardo, per essendo tendenzialmente grassa. Gli ingredienti per confezionare i cibi sono legati ad un'agricoltura fiorente e all'allevamento di suini e bovini con produzione di deliziosi salumi come il Prosciutto crudo di Parma, Modena e Langhirano, oppure prelibatezze come il Salame Felino, il Culatello di Zibello, la Mortadella di Bologna, lo Zampone e il Cotechino di Bologna e di Modena, e ancora: il Salame, la Coppa e la Pancetta di Piacenza, tutti da degustare con Tigelle e Gnocco fritto.

Alcuni tipi di salumi costituiscono anche l'ingrediente per il ripieno dei Tortellini di Bologna, Cappelletti di Ferrara, Anolini di Parma e di Piacenza, e di ragù gustosissimi per condire Tagliatelle e Lasagne, perfette con un buon bicchiere di Vino Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro. I Pisarei e Fasòi di Piacenza sono ottimi con il Colli Piacentini Gutturnio, e i Tortelli di zucca di Ferrara sono da provare con un Colli Piacentini Metodo Classico a base di Pinot Nero.

Un ruolo fondamentale è rivestito alle Carni bollite, alle quali nel ferrarese si affianca la celeberrima Salama da sugo, oltre alle Anguille delle Valli di Comacchio, da provare alla griglia o in brodetto, in abbinamento ideale con un sorso di Bosco Eliceo Fortana. Il re della tavola emiliana è il Parmigiano-Reggiano, ingrediente di numerose ricette, che si sposa splendidamente con qualche goccia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Reggio Emilia, oppure da provare con un Colli Bolognesi Cabernet Sauvignon di buona evoluzione. A fine pasto, in inverno, un assaggio di Pampepato ferrarese è perfetto con un Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno.

b) ROMAGNA. Anche in Romagna la Pasta all'uovo domina i primi piatti con Cappelletti e Garganelli, Manfettini o Manfrigoli, Strichét o Nastrini e Passatelli in Brodo, questi ultimi perfetti con un bicchiere di Romagna Trebbiano di adeguata freschezza. Pecora, Cinghiale, e Capriolo sono spesso la base di Stufati e Stracotti della cucina di collina, da gustare con un Romagna Sangiovese Superiore di media evoluzione, mentre i vari Brodetti di pesce sono perfetti con un bicchiere di Bosco Eliceo Fortana. Alcune zone, Conselice in modo particolare, si caratterizzano per i piatti a base di Rane, soprattutto fritte, da abbinare con un Romagna Pagadebit, o in umido con un Colli di Faenza Rosso. E con una fettina di Ciambella e i zucarén, tradizionali biscotti secchi, si può abbinare un Romagna Albana Passito.


 


 


I Vini della Regione Friuli Venezia Giulia

La regione Friuli Venezia Giulia è situata all’estremità nord-orientale dell’Italia, al confine con la Slovenia e l’Austria. Affacciata sul mare Adriatico, è incorniciata da alte montagne nei cui ambito sono situati tanti paesaggi circondati dal verde della natura. Una caratteristica tra le più curiose concerne l’altopiano del Carso, nelle cui pareti rocciose sono presenti grotte di varie dimensioni scavate nel tempo dalle forti raffiche di vento, tipiche di quell'ambiente. Molto suggestivi sono, invece, i panorami di alta montagna, specie quelli dei versanti delle Dolomiti Orientali, della Carnia e delle Alpi Giulie, che comprendono anche laghi, vallate e aree protette. Nel tratto che va da Monfalcone a Trieste la costa è rocciosa, mentre dal confine con il Veneto a Monfalcone, la costa è ricca di lagune e presenta lunghe spiagge sabbiose in cui sorgono varie località turistiche tra cui la rinomata Lignano Sabbiadoro. 

Dal punto di vista enologico, il Friuli-Venezia Giulia è una regione vocata alla vitivinicoltura di altissima qualità, che ha iniziato a svilupparsi negli aspetti più moderni a partire da metà del secolo scorso, specie al riguardo della produzione di vini bianchi, che raggiungono risultati d'eccellenza grazie alle caratteristiche del suolo, alla forte escursione termica tra il giorno e la notte, e all'influenza del Mar Adriatico.


Dati statistici della Produzione Vinicola

  • Superficie vitata: 23.100 ettari di cui: Montagna: 43% | Collina: 19% | Pianura: 38% |
  • Produzione totale Vino: 1.073.000 ettolitri di cui: Vini DOP 43,1% | Vini IGP 46,5%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 33% | Vini Bianchi 67%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Fiuli Venezia Giulia: Vini DOCG: 4 | Vini DOC: 10 | Vini IGT: 3 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini del Friuli Venezia Giulia

██  Friuli Grave La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Udine, il territorio dei comuni di Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Buia, Camino al Tagliamento, Campoformido, Chiopris-Viscone, Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Martignacco, Mereto di Tomba, Mortegliano, Moruzzo, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Reana del Roiale, Remanzacco, Rive d’Arcano, San Vito di Fagagna, Sedegliano, Talmassons, Tavagnacco, Treppo Grande, Udine e, in parte, i territori di Artegna, Bagnaria Arsa, Bùttrio, Cassacco, Castions di Strada, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Gemona del Friuli, Gonars, Magnano in Riviera, Maiano, Manzano, Moimacco, Osoppo, Palmanova, Porpetto, Povoletto, Premariacco, Ragogna, San Daniele del Friuli, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, Tarcento, Tricesimo e Trivignano Udinese;
  2. per la provincia di Pordenone, il territorio comunale di Arba, Arzene, Brugnera, Casarsa della Delizia, Castelnuovo del Friuli, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Pasiano di Pordenone, Pinzano al Tagliamento, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Spilimbergo, Vajont, Valvasone, Vivaro, Zoppola e, in parte, quello di Aviano, Azzano Decimo, Budòia, Caneva, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Polcenigo e Travesio. 

██  Lison DOCG e Lison Pramaggiore. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Venezia, il territorio dei comuni di Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Fossalta di Portogruaro, Pramaggiore, Teglio Veneto e, in parte, il territorio dei comuni di Caorle, Concordia Sagittaria, Portogruaro, San Michele al Tagliamento, Santo Stino di Livenza;
  2. per la provincia di Treviso, il territorio dei comuni di Meduna di Livenza e, in parte, il territorio di Motta di Livenza;
  3. per la provincia di Pordenone, l'intero territorio dei comuni di Chions, Cordovado, Pravisdomini e, in parte, i territori di Azzano Decimo, Morsano al Tagliamento, Sesto al Reghena.

▬▬  Ramandolo. La zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende parte dei territori dei comuni di Nimis e Tarcento.

██  Friuli Latisana. La zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende il territorio dei comuni di Varmo, Rivignano, Ronchis, Latisana, Precenicco, Palazzolo della Stella, Pocenia, Teor, Lignano Sabbiadoro e, in parte, i territori dei comuni di Morsano al Tagliamento, Muzzana del Turgnano e Castions di Strada.

▬▬  Rosazzo. La zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende il territorio dei comuni di Corno di Rosazzo, Manzano e San Giovanni al Natisone.

██  Friuli Annia. La zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende il territorio dei comuni di Carlino, San Giorgio di Nogaro, Marano Lagunare, Torviscosa, Castions di Strada, Porpetto, Bagnaria Arsa e Muzzana del Turgnano.

██  Friuli Aquileia. La zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende il territorio dei comuni di Bagnaria Arsa, Cervignano del Friuli, Aquileia, Fiumicello, Villa Vicentina, Ruda, Campolongo al Torre, Tapogliano, Aiello del Friuli, Visco, San Vito al Torre e, in parte, il territorio dei comuni di Santa Maria La Longa, Palmanova, Terzo di Aquileia, Chiopris-Viscone, Trivignano Udinese e Gonars.

██  Friuli Isonzo (o Isonzo del Friuli). La zona di produzione riguarda la provincia di Gorizia e comprende il territorio dei comuni di Romans d'Isonzo, Gradisca d'Isonzo, Villesse, San Pier d'Isonzo, Turriaco, Medea, Moraro, Mariano del Friuli e, in parte, i territori dei comuni di Cormons, Capriva del Friuli, San Lorenzo Isontino, Monfalcone, Mossa, Gorizia, Fogliano di Redipuglia, Farra d'Isonzo, Savogna d'Isonzo, Sagrado, Ronchi dei Legionari, San Canzian d'Isonzo e Staranzano.

██  Colli Orientali del Friuli, Picolit DOCG, Friuli Colli Orientali. La zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende il territorio dei comuni di Attimis, Buttrio, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Manzano, Nimis, Povoletto, Premariacco, Prepotto, S. Giovanni al Natisone, S. Pietro al Natisone, Tarcento e Torreano.

██  Collio Goriziano (o Collio). La zona di produzione riguarda la provincia di Gorizia e comprende il territorio dei comuni di Capriva del Friuli, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio e San Lorenzo Isontino.

██  Carso (o Carso-Kras). La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Trieste, il territorio dei comuni di Trieste, Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle e Sgonico;
  2. per la provincia di Gorizia, il territorio del comune di Doberdò del Lago e, in parte, il territorio dei comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Fogliano-Redipuglia, Sagrado e Savogna d’Isonzo.

▬▬  Carso (o Carso-Kras) Terrano. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Trieste, tutto o parte del territorio dei comuni di Trieste, Duino-Aurisina, Monrupino e Sgonico;
  2. per la provincia di Gorizia, il territorio dei comuni di Doberdò del Lago, Sagrado e Savogna.

██  Carso (o Carso-Kras) Terrano Classico. La zona di produzione riguarda la provincia di Trieste e comprende tutto o parte del territorio dei comuni di Trieste, Duino-Aurisina, Monrupino e Sgonico.

▬▬  Prosecco (tutta la regione). La zona di produzione comprende il territorio delle province di Belluno, Gorizia, Padova, Pordenone, Treviso, Trieste, Udine, Venezia e Vicenza.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Nella zona montana, che comprende l'area delle Alpi Carniche e Giulie, il clima è decisamente rigido e piovoso che rende difficoltosa la coltivazione dei vigneti. La zona collinare, distesa lungo il confine italo-sloveno, è più favorita dalle condizioni di un Clima temperato, che rende fertili i terreni viticoli, denominati "Flish di Cormòns" e in gergo locale "Ponca", composti da Rocce Marnose friabili e da detriti che provengono dal mare, ricchi Limo, Argille e Sabbia. La combinazione delle caratteristiche climatiche, orografiche e marine sono condizioni ottimali che favoriscono la maturazione delle uve, specie a bacca bianca, da cui si ottengono vini eleganti e profumati con buona struttura e mineralità.

L'Alta pianura, che comprende l'area Grave del Friuli, è formata da Terreni ghiaiosi e detriti provenienti dai ghiacciai, mentre la Bassa pianura, che beneficia di un Clima mite, è formata da Terreni Sabbioso-argillosi ricchi di minerali, ideali per la coltivazione di uve a bacca nera. La Piana dell'Isonzo è costituita da Terreni Ciottolosi ricchi di ferro, che permettono grandi produzioni di uve a bacca bianca. La parte rocciosa della Zona Costiera, ovvero la "Terra Carsica", si compone da Terreni Calcarei ed è caratterizzata da un Clima Sub-mediterraneo che è all'origine di spigolose raffiche di vento della Bora; tuttavia, pur con notevoli difficoltà di coltivazione, vitigni forti come la Vitovka e il Terrano riescono a produrre ottime uve da cui si ottengono Vini di buona struttura e di grande intensità di profumi floreali e fruttati.

I Sistemi di allevamento della vite più utilizzati in Friuli Venezia Giulia sono a spalliera, come il Syloz, il Guyot, la Cappuccina e il Casarsa, quest'ultimo più diffuso nelle Grave.


Degustando... in Friuli Venezia Giulia

La cucina friulana costituisce l'epicentro di numerose inflessioni gastronomiche confinanti, come le cucine austroungarica e slava e le altre influenze venete, germaniche, balcanice ed ebraiche. Queste "contaminazioni" si ritrovano nel Gulasch e nella Jota - minestra a base di crauti, fagioli e patate, costine o altra carne di maiale affumicata -, da abbinare con un Carso Terrano giovane, così come nel Musèt e buàde, cotechino speziato e con contorno di Brovada - derivazione dei crauti bavaresi -, perfetti con un Friuli Aquileia Refosco dal pecuncolo rosso.

In montagna prevalgono i piatti rustici accompagnati dalla Polenta. Ricette insuperabili sono il Frico, il formaggio Montasio fresco fritto nel burro con Tapate - cipolle o mele cotte -, ottimo con un Collio Chardonnay, i Cjalson della Barnia, ravioli con ripieni originali, tra cui cioccolato, ricotta affmiicata, pepe nero, cannella, uva sultanina, frutta e verdure di vario genere, da provare con un Friuli colli Orientali Sauvignon vinificato con breve passaggio in legno, vino ideale anche con le Uova e gli Asparagi di Tavagnacco.

Sulla costa triestina la cucina coglie le raffinate influenze veneziane, con Risotti di mare de Maràn o il Risotto a la Graisana o il Risotto con il Brodetto alla triestina, piatti ancor più deliziosi se degustati con un Pinot Bianco di buona struttura.

Il morbido Prosciutto di San Danieie e il Prosciutto affumicato di Sauris, si possono abbinare con un sapido Collio Fiulano; il Montasio stagionato - per vivere una vera, piccola emozione - con un Cialla Picolit, mentre la Pitina - una polpetta speziata composta da carne di capra e di selvaggina, cosparsa di farina e affumicata sotto la cappa del camino - è ideale con un Friuli Grave Cabernet Franc molto evoluto.

La Scarpena - o scorfano - bollita alla dalmata e il Gulasch di pesce si abbinano bene con un Carso Vitovska giovane, perfezionati con qualche goccia di Olio extravergine di oliva Tergeste DOP, fruttato e piccante, con un delicato tocco finale di mandorla amara.

E la Gubana di Cividale, pasta arrotolata e ripiena di frutta secca, così come lo Strudel di ricotta e mele verdi sono dolci straordinari con un bicchiere di Ramandolo.


 

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