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CESANESE D'AFFILE

Varietà: 061 CESANESE D'AFFILE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Cesanese d'Affile | Assovini.it


Il vitigno Cesanese d'Affile a bacca nera, viene coltivato nelle regioni LazioToscana e Umbria.

Il Cesanese d'Affile è un vitigno che ha origini incerte anche se il nome Cesanese ha analogie letterali con "Cesano", località vicino a Roma. Il vitigno Cesanese è prodotto in due tipologie: Comune e d'Affile, entrambe estensivamente coltivate nel Lazio. Il Cesanese Comune è diffuso prevalentemente nella zona dei Castelli Romani, mente il Cesanese d’Affile nel territorio dell'omonimo comune da cui prende il nome.

Rispetto al Cesanese Comune, il Cesanese d'Affile offre vini più strutturati e con maggiore propensione all'invecchiamento. Non a caso è opinione corrente quella in cui il vino ottenuto dal vitigno Cesanese d'Affile viene considerato quale "grande rosso" da invecchiamento nel Lazio, la cui maturazione viene in genere effettuata in botti grandi o, più di frequente, in barrique, il cui tono tostato quasi mai ne sovrasta la struttura.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, trilobata e a volte quinquelobata.
    • Grappolo: medio, cilindrico-conico, anche alato, compatto.
    • Acino: medio-piccolo, ovale o sub-ovale 
    • Buccia: consistente, spessa, di colore nero-violaceo, ricoperta di abbondante pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Ceasanese d'Affile si ottiene un vino dal colore rosso rubino che tende al granato con l'invecchiamento. Al naso è delicato con sensazioni di frutti di bosco (mora e mirtillo), spezie e violetta. In bocca è generalmente pastoso, tannico, leggermente amarognolo, intenso e di ottima struttura.

CHARDONNAY

Varietà: 298 CHARDONNAY - Data di ammissione al Registro: 24/10/1978 - Gazzetta ufficiale: G.U. 323 - 18/11/1978


Vitigno Chardonnay | Assovini.it


Il vitigno Chardonnay, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni:  AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaEmilia-RomagnaFriuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise PiemontePuglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto AdigeUmbria Valle d'Aosta Veneto

Le sue origini secondo molti non sono mai state chiare, secondo alcuni studiosi ha origini mediorientali, secondo altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-addomesticata ed un vitigno illiro, ovvero proveniente da quella zona che oggi corrisponde a Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania. Le ipotesi più accreditate reclamano un vitigno originario dell'omonimo comune francese di Chardonnay, in Borgogna.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, intera, ondulata e liscia.
    • Grappolo: medio-piccolo, compatto a forma cilindrico-conica, con a volte due ali poco pronunciate.
    • Acino: piccolo, sferoide 
    • Buccia: sottile e pruinosa, di colore verde-giallo.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con elevata gradazione alcolica e buona acidità. Alla vista il vino presenta un colore giallo paglierino non particolarmente carico; all'olfatto è caratteristico, delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas e banana in particolare), e al palato esprime piacevole freschezza e sapidità. Sentori di frutta secca indicheranno il percorso evolutivo del vino, che potrà offrire sensazioni gusto-olfattive più armoniche.

Il Chianti è un’incantevole zona della Toscana famosa principalmente per la produzione dei suoi vini, noti ormai a tutto il mondo.

CILIEGIOLO

Varietà: 062 CILIEGIOLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Ciliegiolo | Assovini.it


Il vitigno Ciliegiolo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.

Il Ciliegiolo è un vitigno introdotto in Italia intorno al 1870 dalla Spagna, ecco perchè viene chiamato anche con il sinonimo "Ciliegiolo di Spagna". La sua origine è molto incerta, ci sono alcune teorie riguardanti il suo passato, quando si pensava che il Ciliegiolo fosse un sinonimo dell’Aleatico. In seguito, però, la teoria si rivelò errata, infatti altre vecchie ipotesi danno il Ciliegiolo come antenato del Sangiovese, oppure, che sia un vitigno di origini Etrusche. Studi recenti indicano, inoltre, il Ciliegiolo quale fratello dell’Aglianicone, vitigno autoctono della Campania.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media o grande, pentagonale, trilobata o pentalobata.
    • Grappolo: grosso, semi-compatto o compatto, allungato, cilindrico, piramidale, alato.
    • Acino: medio-grosso, arrotondato. 
    • Buccia: di medio spessore, di colore nero-violaceo, ricca di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Vinificato in purezza il vitigno Ciliegiolo dà un vino dal tipico colore rosso rubino intenso con sfumature violacee, piuttosto alcolico, elegante e di buon corpo. Al naso colpisce l’ampiezza e dolcezza della sensazione fruttata che, con la maturazione del vino, evolve verso aromi di marasca, prugna e confettura di frutti di bosco e sottobosco.
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