Varietà: 138 MALVASIA ISTRIANA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia Istriana, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Sardegna, Toscana e Veneto.
La Malvasia Istriana è un vitigno facente parte della grande famiglia delle malvasie di origine ellenica e la sua coltivazione in Friuli-Venezia Giulia risale al 300 d.C.. La Malvasia istriana è la regina dell'Istria e rappresenta quasi due terzi delle coltivazioni di viti in questo territorio.
Il vitigno è diffuso in Friuli-Venezia Giulia e Veneto ma di recente si sta sviluppando anche in Sardegna. In Friuli si coltiva lungo la fascia collinare, nella pianura delle Grave - comprendente zone della provincia di Pordenone e Udine - lungo il litorale e sul Carso triestino.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, leggermente trilobata o quasi intera
- Grappolo: grande, cilindrico, spesso alato, e mediamente compatto.
- Acino: medio, sferico
- Buccia: pruinosa con ombelico persistente, di colore giallo paglierino con sfumature oro e bronzate alla massima maturazione.
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia Istriana si ottiene un vino secco con un colore che può variare dal giallo paglierino al giallo dorato, prima della rivoluzione era di colore quasi arancione. Oggi è un vino elegante e dotato di un buona struttura, che è più accentuata nel vino prodotto nelle zone di terra rossa soprattutto costiere, ma con aromi più delicati nel vino prodotto nelle zone marnose dell'entroterra. Al naso si percepiscono profumi di fiori di acacia, di frutta fresca, di fresche fienagioni, di frutta matura se le uve provengono dalle zone più esposte al sole. Il gusto è amarognolo e appena percettibile di mandorle amare. In questi ultimi anni la malvasia viene anche affinata in barrique di rovere, così da farle assumere una struttura più complessa e una maggiore longevità.
Varietà: 299 MANZONI BIANCO - Data di ammissione al Registro: 18/09/1978 Gazzetta ufficiale: G.U. 292 - 18/10/1978
Il vitigno Manzoni Bianco, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto.
Il Manzoni Bianco è un vitigno ottenuto da un interessante incrocio tra riesling renano e pinot, ideato dal Prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano, durante una serie di esperimenti condotti negli anni 30 sul miglioramento genetico della vite mediante incrocio ed ibridazione.
Il Manzoni Bianco, conosciuto anche come Incrocio Manzoni, è il clone più famoso tra quelli ideati e messi a punto dal professore. Il vitigno ha notevoli capacità di adattamento a climi e terreni anche molto diversi tra loro, preferendo quelli collinari, non compatti, profondi, freschi e fertili, ma una produzione contenuta.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola, pentagonale e pentalobata.
- Grappolo: piccolo, conico o cilindrico, spesso con un’ala e mediamente compatto.
- Acino: medio piccolo, sferico
- Buccia: spessa, piuttosto consistente, mediamente pruinosa, di colore giallo verde.
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Manzoni Bianco si ottiene un vino un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, dal profumo fine e delicato, lievemente aromatico; il sapore è abbastanza sapido e per la sua freschezza, viene talvolta utilizzato in uvaggi per apportarne acidità.
Varietà: 144 MARZEMINO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Marzemino, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Veneto.
Il Marzemino è un vitigno diffuso prevalentemente in Trentino e nelle province lombardo-venete. Circa l'introduzione in Italia, una leggenda narra di un'antichissima città chiamata Merzifon, sul Mar Nero, dalla quale il vitigno sarebbe stato importato. Nel tempo, il Marzemino ha saggiato le terre del nord Italia in cerca di quella più adatta, fino a trovare il terroir d'elezione nella valle dell'Adige. L'uva Marzemino ha acini piccoli e radi, ma dolcissimi. Per dare il suo buon vino la vite deve produrre pochi grappoli e deve crescere sotto le mille attenzioni dei suoi coltivatori. La fatica però vale davvero il risultato.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale e trilobata, più raramente con 5 lobi accennati.
- Grappolo: lungo, cilindrico-piramidale con una o due ali, mediamente compatto.
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: sottile ma consistente, con molta pruina, di colore blu-nerastro.
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Marzemino si ottiene un vino il cui colore è rosso rubino intenso, il profumo ricorda il mirtillo, il lampone e qualche volta la ciliegia. Spesso si accompagna una delicata nota floreale della viola mammola e di rosa canina, tipiche del territorio. In bocca il suo sapore è persistente, secco, pieno, abbastanza fresco, spesso morbido e equilibrato.
Varietà: 146 MERLOT - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Merlot, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Il Merlot è un vitigno originario della Gironde, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux. Si parla del Merlot sin dal 1700, ma la prima descrizione dettagliata appartiene al Rendre (1854). Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità. Nel bordolese è consuetudine, secondo le zone, aggiungere nella composizione del vino una percentuale di Cabernet Franc che, oltre ad una componente fruttata, gli dona piacevoli sensazioni erbacee e vegetali.
In Italia il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali in Friuli, Trentino e Veneto sin dalla fine dell'ottocento, ma è ormai diffuso in molte altre regioni, con risultati a volte sorprendenti, anche senza l'apporto di altre uve.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, trilobata e quinquelobata.
- Grappolo: medio, piramidale più o meno spargolo, con una o due ali
- Acino: medio, rotondo di colore blu-nero
- Buccia: di media consistenza ricoperta da abbondante pruina.
- Denominazioni vinificate in Friuli Venezia Giulia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Merlot dà un vino dal colore rosso rubino più o meno intenso, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.