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I Vini della Regione Puglia


 


I Vini della Regione Puglia

La coltivazione della vite in Puglia risale all'epoca fenicia, ma furono i Romani che seppero apprezzare per primi i vini pugliesi, tanto che il Poeta Orazio li paragonava al Falerno, considerato allora il migliore tra i vini in circolazione. Nei secoli successivi altre testimonianze segnano l'evoluzione storica dei vini pugliesi fini a quando l'acerrimo nemico della vite, la fillossera, determinò lo sterminio quasi totale dei vigneti. Il disastro produttivo ed economico non fu tuttavia completamente negativo; l'occasione in effetti fu propizia per apportate modifiche qualitative al sistema produttivo, ovvero di ricostruire i vigneti, in parte, seguendo le vecchie logiche per la produzione di vini da taglio e, in parte, puntando alla qualità con l'introduzione dei Vitigni Negroamaro e Primitivo. Il successo fu talmente grande e diffuso che ancor oggi questi vitigni rappresentano l'enologia pugliese nel mondo.


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 86.711 ettari di cui: Montagna: 1% | Collina: 30% | Pianura: 69% |
  • Produzione totale Vino: 4.965.000 ettolitri di cui: Vini DOP 4,9% | Vini IGP 22,4%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 65% | Vini Bianchi 35%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Puglia: Vini DOCG: 4 | Vini DOC: 29 | Vini IGT: 6 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini della Puglia

░░  Aleatico di Puglia. La zona di produzione comprende il territorio delle province di Bari, Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto.

▬▬  Tavoliere delle Puglie. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Foggia, il territorio dei comuni di Lucera, Troia, Torremaggiore, San Severo, S. Paolo Civitate, Apricena, Foggia, Orsara di Puglia, Bovino, Ascoli Satriano, Ortanova, Ordona, Stornara, Stornarella, Cerignola e Manfredonia;
  2. per la provincia di Barletta-Andria-Trani, il territorio dei comuni di Trinitapoli, S. Ferdinando di Puglia e Barletta.

██  San Severo. La zona di produzione riguarda la provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di San Severo, Torremaggiore, Masseria Monachelle, San Paolo di Civitate e, in parte,i territori dei comuni di Apricena, Lucera, Poggio Imperiale e Lesina.

██  Cacc'e Mmitte di Lucera. La zona di produzione riguarda la provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di Lucera, Troia e Biccari

██  Orta Nova. La zona di produzione riguarda la provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di Orta Nova, Ordona e, in parte, il territorio dei comuni di Ascoli Satriano, Carapelle, Foggia e Manfredonia.

██  Rosso di Cerignola. La zona di produzione riguarda la provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di Cerignola, Stornara, Stornarella e Ascoli Satriano.

▬▬  Moscato di Trani. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Bari, il territorio dei comuni di Ruvo di Puglia, Corato e, in parte, il territorio dei comuni di Bitonto e Terlizzi;
  2. per la provincia di Barletta-Andria-Trani, il territorio dei comuni di Trani, Bisceglie, Andria, Canosa, Minervino Murge e, in parte, il territorio dei comuni di Barletta e Trinitapoli.

██  Barletta. La zona di produzione riguarda la provincia di Barletta-Andria-Trani e comprende il territorio del comune di Barletta e, in parte, il territorio dei comuni di Andria, Trani, S. Ferdinando di Puglia e Trinitapoli.

██  Castel del Monte. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Bari, parte del territorio dei comuni di Corato, Ruvo, Terlizzi, Bitonto, Palo del Colle, Toritto e .
  2. per la provincia di Barletta-Andria-Trani, il territorio del comune di Minervino Murge e, in parte, i territori dei comuni di Andria, Canosa di Puglia e Trani.

██  Gravina. La zona di produzione riguarda la provincia di Bari e comprende il territorio dei comuni di Gravina di Puglia, Poggiorsini e, in parte, il territorio dei comuni di Altamura e Spinazzola.

██  Gioia del Colle. La zona di produzione riguarda la provincia di Bari e comprende il territorio dei comuni di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Cassano Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Grumo Appula, Noci, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Turi e Altamura

****  Colline Joniche Tarantine. La zona di produzione riguarda la provincia di Taranto e comprende il territorio dei comuni di Laterza, Mottola, Crispiano e Martina Franca e, in parte, il territorio dei comuni di Castellaneta, Ginosa, Palagianello, Massafra, Statte e Grottaglie.

▬▬  Martina Franca. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Taranto, il territorio dei comuni di Martina Franca e Crispiano;
  2. per la provincia di Bari, il territorio del comune di Alberobello;
  3. per la provincia di Brindisi, parte del territorio dei comuni di Ceglie Messapico e Ostuni.

██  Locorotondo. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Bari, il territorio del comune di Locorotondo;
  2. per la provincia di Brindisi, il territorio del comune di Cisternino e, in parte, il territorio del comune di Fasano.

██  Ostuni. La zona di produzione riguarda la provincia di Brindisi e comprende il territorio dei comuni di Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino e, in parte, il territorio dei comuni di Latiano, Ceglie Messapico e Brindisi.

██  Lizzano. La zona di produzione riguarda la provincia di Taranto e comprende il territorio dei comuni di Lizzano e Faggiano.

██  Primitivo di Manduria. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Taranto, il territorio dei comuni di Manduria, Carosino, Monteparano, Leporano, Pulsano, Faggiano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico,San Marzano di San Giuseppe, Fragagnano, Lizzano, Sava, Torricella, Maruggio, Avetrana, e quello della frazione di Talsano e delle isole amministrative del comune di Taranto, intercluse nei territori dei comuni di Fragagnano e Lizzano;
  2. per la provincia di Brindisi, il territorio dei comuni di Erchie, Oria e Torre S. Susanna.

██  Brindisi. La zona di produzione riguarda la provincia di Brindisi e comprende il territorio dei comuni di Brindisi e Mesagne.

██  Squinzano. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Squinzano. San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Novoli e, in parte, il territorio dei comuni di Campi Salentina, Cellino San Marco, Trepuzzi, Surbo e Lecce.

██  Salice Salentino. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Lecce, il territorio dei comuni di Salice Salentino, Veglie, Guagnano e, in parte, il territorio del comune di Campi Salentina:
  2. per la provincia di Brindisi, il territorio dei comuni di San Pancrazio Salentino, Sandonaci e, in parte, il territorio del comune di Cellino San Marco.

██  Nardo'. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Nardò e Porto Cesareo.

██  Leverano. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio del comune di Leverano.

██  Copertino. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Copertino, Carmiano, Arnesano, Monteroni e, in parte, i territori dei comuni di Galatina e Lequile.

██  Galatina. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Galatina, Cutrofiano, Aradeo, Neviano, Seclì, Sogliano Cavour e Collepasso

██  Alezio. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Alezio, Sannicola e, in parte, il territorio dei comuni di Gallipoli e Tuglie.

██  Matino. La zona di produzione riguarda la provincia di Lecce e comprende il territorio del comune di Matino e, in parte, il territorio dei comuni di Parabita, Alezio, Taviano, Casarano, Melissano, Tuglie e Gallipoli.

▬▬  Terra d'Otranto. La zona di produzione comprende il territorio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il territorio pugliese si estende per circa 350 km. tra colline e pianure, bagnato dal Mari Adriatico e Ionio. Le condizioni atmosferiche sono caratterizzate dal Clima Mediterraneo  con inverni non molto freddi e poco piovosi ed estati calde e ventilate che favoriscono il processo di maturazione delle uve, sane e asciutte, che risultano ideali per la produzione di vini strutturati e dotati di una buona intensità di colore.

I Terreni Calcareo-Argillosi presenti nella parte più a nord della Puglia, alle falde del Gargano e nel Tavoliere, e i Terreni Calcareo-Sabbiosi più a sud, lungo il litorale marino, conferiscono ai vini carattere, fragranza e profumazione, soprattutto a vini bianchi, rosati e giovani rossi, ottenuti da Vitigni Montepulciano, Uva di Troia e Sangiovese. Nell'altopiano delle Murge, che si estende fino alle Serre Salentine, il suolo si compone di Terreni Calcareo-Argillosi e Siliceo-Argillosi che conferiscono buona eleganza ai vini bianchi e rosati, e un'ottimo corpo con componenti minerali ai vini rossi più longevi. Sul litorale marino e sulle coste a ridotto delle Murge, i Terreni Tufacei e Sabbiosi risultano ideali per la produzione del Moscato reale, mentre le tipiche Terre Rosse Salentine, composte da Terreni Calcareo-Argillosi, rappresentano l'ambiente ideale per la coltivazione del Vitigno Negroamaro e del più versatile Vitigno Primitivo, che in questo tipo di terreni da vini più strutturati, in terreni alluvionali vini più polposi, in terreni tufacei vini più freschi e in terreni sabbiosi vini meno corposi ma più fini.

I Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Puglia sono l'Alberello, il Tendone e altre forme a Spalliera.


Degustando... in Puglia

La finezza, l'eleganza e l'intensità gusto-olfattiva dei Vini del Salento si riscontra piacevolmente nelle pietanze tipicamente mediterranee della cucina pugliese.

Primi piatti come le Orecchiette con cime di rapa e la Tiella di patate, riso e cozze trovano un ottimo abbinamento con un fresco Locorotondo Bianco o con un Minutolo della Valle dell'Itria o della Murgia Centrale, mentre la Zuppa di pesce e il Baccalà con patate e olive al forno si gustano piacevolmente con un Rosato del Salento di buona struttura.

Un piatto tipico della trazione pugliese come la Carne cotta al fornello, con numerose ghiottonerie e specialità del tipo Gnumerieddi e Bombette, Salsiccia a punta di coltello e Zampina, sono bene abbinati con un Primitivo di Manduria o un Salice Salentino Rosso. L'Agnello al forno con patate, lampascioni e funghi cardoncelli è ottimo con un Castel del Monte Nero di Troia Riserva

Dolcetti di pasta di mandorle, Bocconotti, Sassanelli, Fichi secci mandorlati e Cartellate accompagnati da un Moscato di Trani o di un Primitivo di Manduria Dolce Naturale, renderenno piacevolmente dolce il fine pasto


 

I Vini della Regione Sardegna


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


I Vini della Regione Sardegna

La coltivazione della vite in Sardegna risale al tempo dei fenici, ma testimonianze di presenze greche, romane e cartaginesi hanno lasciato traccia nei secoli successivi. Alla fine del XIV° secolo, con l'importazione del Vitigno Vernaccia, la Sardegna vitivinicola inizia ad avere una svolta importante, anche grazie al Vitigno Vermentino introdotto poco più tardi. Poi, nel secolo successivo, è stata la volta del Cannonau, introdotto dagli Spagnoli (che da loro prende il nome di Alicante), e, a seguire, i Vitigni Bovale, Monica e Nasco. L'annessione della Sardegna al Piemonte diede nuovo vigore e fama all'enologia sarda, soprattutto grazie all'estensione nei territori vinicoli degli altri Vitigni Nuragus di Cagliari, Malvasia e Torbato, che hanno contribuito notevolmente all'esportazione dei vini sardi verso il Piemonte, l'Austria e la Francia.

In epoca più recente, nuove tecnologie enologiche messe a punto dai viticoltori sardi hanno consentito il rinnovamento del settore vitivinicolo, migliorando qualitativamente la produzione con vini rossi eleganti e strutturati e vini bianchi freschi e sapidi come il Vermentino di Gallura, molto apprezzato nelle tavole internazionali.


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 26.244 ettari di cui: Montagna: 13% | Collina: 69% | Pianura: 18% |
  • Produzione totale Vino: 638.000 ettolitri di cui: Vini DOP 65,9% | Vini IGP 14,6%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 56% | Vini Bianchi 44%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Sardegna: Vini DOCG: 1 | Vini DOC: 17 | Vini IGT: 15 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini della Sardegna

██  Alghero. La zona di produzione riguarda la provincia di Sassari e comprende il territorio dei comuni di Alghero, Olmedo, Ossi, Tissi, Usini, Uri, Ittiri e, in parte, il territorio del comune di Sassari.

██  Moscato di Sorso-Sennori. La zona di produzione riguarda la provincia di Sassari e comprende il territorio dei comuni di Sorso e Sennori.

██  Vermentino di Gallura. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Olbia-Tempio, il territorio dei comuni di Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Palau, S. Antonio di Gallura, S. Teodoro, S. Teresa di Gallura, Telti, Tempio Pausania e Trinità d'Agultu;
  2. per la provincia di Sassari, il territorio del comune di Viddalba.

░░  Cannonau di Sardegna. La zona di produzione comprende l'intero territorio della regione Sardegna.

▬▬  Classico. La zona di produzione comprende l'intero territorio delle province di Nuoro e Ogliastra.

██  Sottozona Oliena. La zona di produzione riguarda la provincia di Nuoro e comprende il territorio del comune di Oliena e, in parte, il territorio del comune di Orgosolo.

██  Sottozona Jerzu. La zona di produzione riguarda la provincia di Ogliastra e comprende il territorio dei comuni di Jerzu e Cardedu.

██  Sottozona Capo Ferrato. La zona di produzione riguarda la provincia di Cagliari e comprende il territorio dei comuni di Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius.

░░  Monica di Sardegna. La zona di produzione comprende l'intero territorio della regione Sardegna.

░░  Moscato di Sardegna. La zona di produzione comprende l'intero territorio della regione Sardegna.

▬▬  Sottozona Tempio Pausania. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Olbia-Tempio, il territorio geograficamente definito “Gallura”, il quale comprende il territorio dei comuni di Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Palau, Sant’Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa di Gallura, Telti, Tempio Pausania e Trinità d'Agultu;
  2. in provincia di Sassari, il territorio del comune di Viddalba.

░░  Vermentino di Sardegna. La zona di produzione comprende l'intero territorio della regione Sardegna.

░░  Sardegna Semidano. La zona di produzione comprende l'intero territorio della regione Sardegna.

██  Sottozona Mogoro. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Oristano, il territorio dei comuni di Baressa, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Simala, Siris e Uras;
  2. per la provincia di Medio Campidano, il territorio dei comuni di Collinas, Sardara e Villanovaforru.

██  Malvasia di Bosa. La zona di produzione riguarda la provincia di Oristano e comprende parte del territiorio dei comuni di Bosa, Suni, Tinnura, Flussio, Magomadas, Tresnuraghes e Modolo.

██  Mandrolisai. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Nuoro, il territorio dei comuni di Ortueri, Atzara, Sorgono, Tonara, Desulo e Meana Sardo;
  2. per la provincia di Oristano, il territorio del comune di Samugheo.

▬▬  Cagliari. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Cagliari, il territorio dei comuni di Armungia, Assemini, Ballao, Barrali, Burcei, Cagliari, Capoterra, Castiadas, Decimomannu, Decimoputzu, Dolianova, Domus De Maria, Donorì, Elmas, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, Mandas, Maracalagonis, Monastir, Monserrato, Muravera, Nuraminis, Ortacesus, Pimentel, Pula, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Samatzai, San Basilio, San Nicolò Gerrei, San Sperate, San Vito, Sant'Andrea Frius, Sarroch, Selargius, Selegas, Senorbì, Serdiana, Sestu, Settimo San Pietro, Siliqua, Silius, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli, Teulada, Ussana, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villaputzu, Villasalto, Villasimius, Villasor e Villaspeciosa;
  2. per la provincia di Carbonia Iglesias, il territorio dei comuni di Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio;
  3. per la provincia di Medio Campidano, il territorio dei comuni di Arbus, Barumini, Collinas, Furtei, Genuri, Gesturi, Gonnosfanadiga, Guspini, Las Plassas, Lunamatrona, Pabillonis, Pauli Arbarei, Samassi, San Gavino Monreale, Sanluri, Sardara, Segariu, Serramanna, Serrenti, Setzu, Siddi, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villacidro, Villamar, Villanovaforru e Villanovafranca;
  4. per la provincia di Oristano, il territorio dei comuni di Abbasanta, Aidomaggiore, Albagiara, Ales, Allai, Arborea, Ardauli, Assolo, Asuni, Baradili, Baratili San Pietro, Baressa, Bauladu, Bidonì, Bonarcado Boroneddu, Busachi, Cabras, Fordongianus, Ghilarza, Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Milis, Mogorella, Mogoro, Morgongiori, Narbolia, Neoneli, Norbello, Nughedu Santa Vittoria, Nurachi, Nureci, Ollastra Simaxis, Oristano, Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Pompu, Riola Sardo, Ruinas, Samugheo, San Nicolò d'Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Sedilo, Seneghe, Senis, Sennariolo, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simala, Simaxis, Sini, Siris, Solarussa, Sorradile, Tadasuni, Terralba, Tramatza, Ulà Tirso, Uras, Usellus, Villa Sant'Antonio, Villa Verde, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani e Zerfaliu.

▬▬  Nuragus di Cagliari. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Cagliari, il territorio dei comuni di Armungia, Assemini, Ballao, Barrali, Burcei, Cagliari, Capoterra, Castiadas, Decimomannu, Decimoputzu, Dolianova, Domus De Maria, Donori, Elmas, Escolca, Gergei, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, Isili, Mandas, Maracalagonis, Monastir, Monserrato, Muravera, Nuraminis, Orroli, Ortacesus, Nuragus, Nurallao, Nurri, Pimentel, Pula, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Samatzai, San Basilio, San Nicolò Gerrei, San Sperate, San Vito, Sant'Andrea Frius, Sarroch, Selargius, Selegas, Senorbì, Serdiana, Serri, Sestu, Settimo San Pietro, Siliqua, Silius, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli, Teulada, Ussana, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villaputzu, Villasalto, Villasimius, Villasor e Villaspeciosa;
  2. per la provincia di Carbonia Iglesias, il territorio dei comuni di Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio;
  3. per la provincia di Medio Campidano, il territorio dei comuni di Arbus, Barumini, Collinas, Furtei, Genuri, Gesturi, Gonnosfanadiga, Guspini, Las Plassas, Lunamatrona, Pabillonis, Pauli Arbarei, Samassi, San Gavino Monreale, Sanluri, Sardara, Segariu, Serramanna, Serrenti, Setzu, Siddi, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villacidro, Villamar, Villanovaforru e Villanovafranca;
  4. per la provincia di Oristano, il territorio dei comuni di Abbasanta, Aidomaggiore, Albagiara, Ales, Allai, Arborea, Ardauli, Assolo, Asuni, Baradili, Baratili San Pietro, Baressa, Bauladu, Bidonì, Bonarcado Boroneddu, Busachi, Cabras, Fordongianus, Genoni, Ghilarza, Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Milis, Mogorella, Mogoro, Morgongiori, Narbolia, Neoneli, Norbello, Nughedu Santa Vittoria, Nurachi, Nureci, Ollastra Simaxis, Oristano, Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Pompu, Riola Sardo, Ruinas, Samugheo, San Nicolò d'Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Sedilo, Seneghe, Senis, Sennariolo, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simala, Simaxis, Sini, Siris, Solarussa, Sorradile, Tadasuni, Terralba, Tramatza, Ulà Tirso, Uras, Usellus, Villa Sant'Antonio, Villa Verde, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu.

██  Vernaccia di Oristano. La zona di produzione riguarda la provincia di Oristano e comprende il territiorio dei comuni di Siamaggiore, Zeddiani, Baratili S. Pietro, Nurachi, Riola Sardo, Oristano (con le frazioni Nuraxinieddu, Massama, Donigala Fenugheddu, Silì), Santa Giusta, Palmas Arborea, Cabras (frazione Solanas), Simaxis (con la frazione S. Vero Congius), Solarussa, Ollastra, Zerfaliu, Tramatza, Milis, S. Vero Milis e Narbolia.

▬▬  Arborea. La zona di produzione riguarda la provincia di Oristano e comprende il territiorio dei comuni di Albagiara, Ales, Arborea, Assolo, Asuni, Baradili, Baratili San Pietro, Baressa, Bauladu, Cabras, Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Mogoro, Mogorella, Morgongiori, Milis, Narbolia, Nurachi, Nureci, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, Pau, Pompu, Riola Sardo, Ruinas, Villa S. Antonio, Santa Giusta, San Nicolo Arcidano, San Vero Milis, Senis, Siamanna, Siamaggiore, Siapiccia, Simaxis, Simala e Sini.

▬▬  Campidano di Terralba. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Oristano, il territorio dei comuni di Baressa, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Mogoro, Morgongiori, Palmas Arborea, Pompu, Santa Giusta, San Nicolò d’Arcidano, Simala, Siris, Terralba e Uras;
  2. per la provincia di Medio Campidano, il territorio dei comuni di Arbus, Collinas, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San Gavino Monreale, Sardara e Villanovaforru.

██  Carignano del Sulcis. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Carbonia-Iglesias, il territorio dei comuni di Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Tratalias e Villaperuccio.
  2. per la provincia di Cagliari, il territorio del comune di Teulada.

Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

La Sardegna è una terra circondata dal mare la cui costa si estende per una superficie di circa 1.800 km. L'area interna si compone per i due/terzi di territorio collinare e la rimanente parte equamente suddivisa tra montagna e pianura.

Le condizioni atmosferiche sono caratterizzate dal Clima Mediterraneo con inverni miti e poco piovosi ed estati calde e ventilate. Le aree più interne, ovvero le vallate e gli altopiani, sono interessate dal Clima Temperato che determina forti escursioni termiche giornaliere e stagionali, a tutto vantaggio delle uve che conferiscono potenza strutturale, colore e profumi ai vini durante le fasi di vinificazione.

Il suolo sardo deriva dall'erosione di rocce antiche dalla cui sedimentazione si sono formati Terreni Rocciosi di Granito, Scisto, Trachite, e Basalto. Queste condizioni, seppur ottimali per il drenaggio dell'acqua, a volte risultano poco fertili perchè la vite è costretta a svilupparsi in terreni poco profondi.

I Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Sardegna sono il tradizionale Alberello e le forme a Spalliera con potature a Guyot e Cordone speronato.


Degustando... in Sardegna

L'Agricoltura e la Pastorizia sono i settori produttivi che stanno alla base della strepitosa cucina sarda, con le sue erbe aromatiche e spezie naturali.

Il Pane Carasau e altri tipi di pane sono gli ingredienti base di piatti unici come Pane Frattau, Pane a Fittas e Suppa Cuata, che ben si abbinano a un Vermentino di Gallura di spiccata mineralità. Fregula, Malloreddus, Maccarrones de busa, Lighittas e Culurgiones sono paste secche, fresche e ripiene, che se condite con un succulento ragù si abbinano con un fresco Cannonau di Sardegna Rosato.

I tradizionali Maialetto, Capretto e Agnello di Sardegna, che si possono gustare cotti arrosto a fuoco vivo oppure in umido con olive, carciofi e finocchio selvatico, richiedono un vino di corpo per cui è ottimo un Cannonau di Sardegna, che va bene anche in abbinamento alla Pecora bollita. Un contrubuto particolare è dato dalle Frattaglie o la Trattalia - interiora di agnello allo spiedo -, o ancora dalle Zurrette - costituite da sangue di agnello cotto dentro il suo stomaco - che si abbinano con un giovane Monica di Sardegna o un Mandrolisai.

La cucina sarda di mare è ricca di specialità a base di Aragosta e pesci pregiati preparati con cotture semplici, riservando le preparazioni più elaborate a pesci di più grande pezzatura.

E poi, i deliziosi Spaghetti con la Bottarga, difficili da abbinare per il sapore molto intenso, tuttavia si possono degustare con una Vernaccia di Oristano giovane.

La Sardegna dei formaggi vanta, tra i tanti a base di latte ovino, il Pecorino sardo e il Fiore sardo, da provare, secondo la stagionatuira, con un Vermentino di Sardegna o con un giovane Carignano del Sulcis.

I dolci come Cadadinas e Pardulas - con formaggio o ricotta - o le Pabassinas, si degustano bene con un Nasco o un Moscato di Cagliari Passito, che è ideale anche con le Seadas - dolci fritti - e le altre varietà di pasticcini a base di mandorle. Per i dolci arricchiti con la Sapa - ottenuta dal mosto cotto - si può suggerire il tradizionale Girò di cagliari Rosso.


 

I Vini della Regione Sicilia



I Vini della regione Sicilia

La viticoltura in Sicilia risale al secondo millennio a.C., ma si deve ai Greci il merito di aver introdotto nuovi vitigni e migliorato le tecniche di coltivazione. La storia vinicola siciliana è ricca di eventi importanti come le invasioni barbariche che causarono il declino della coltivazione della vite, che si riprese successivamente durante la dominazione araba, non già per produrre vino (vietato dal Corano), bensì di uva passa. 

La fortuna dei vini siciliani arriva casualmente nel 1773, quando un commerciante inglese, John Woodhouse, spedì dalla Sicilia per Liverpool 60 "pippe" (fusti della capacità di 400 litri) di vino Marsala, a cui aveva aggiunto 9 litri di alcol in ogni fusto trasformandolo in vino liquoroso. Il successo fu enorme e le spedizioni continuarono ancora per anni.

Un altro paradossale colpo di fortuna si ebbe nel 1870 quando la fillossera devastò i vigneti francesi, e il venir meno di quella imponente produzione provocò una forte domanda di vino siciliano. In breve tempo la superficie vitata della Sicilia triplicò passando da circa 100.000 a 322.000 ettari. Ma poi, appena 10 anni più tardi, la fillossora fece la sua comparsa anche in Sicilia, apportando notevoli danni ai vigneti.

Ma è dal 1970 che in Sicilia è iniziata una svolta enologica importante: la volonta di ottenere vini altamente alcolici e corposi è stata accantonata in favore di nuovi vini più freschi, eleganti e profumati, spesso ottenuti dagli antiche viti e dai vitigni autoctoni Catarratto, Grillo, Carricante, Frappato, Nerello e, naturalmente, il vitigno Calabrese, più noto con il nome di Nero d'Avola. A questi si sono affiancati vitigni internazionali come Chardonnay, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sirah, per cui si può affermare che la sicilia negli ultimi anni ha vinto autorevolmente la scommessa della qualità.


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 103.063 ettari di cui: Montagna: 5% | Collina: 65% | Pianura: 30% |
  • Produzione totale Vino: 6.242.000 ettolitri di cui: Vini DOP 16% | Vini IGP 44,2%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 47% | Vini Bianchi 53%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Sicilia: Vini DOCG: 1 | Vini DOC: 23 | Vini IGT: 7 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini della Sicilia

██  Marsala. La zona di produzione riguarda la provincia di Trapani e comprende tutto il territorio della provincia, eccetto i comuni di Alcamo, Favignana e Pantelleria.

▬▬  Delia Nivolelli. La zona di produzione riguarda la provincia di Trapani e comprende il territorio dei comuni di Mazara del Vallo, Marsala, Petrosino e Salemi.

▬▬  Erice. La zona di produzione riguarda la provincia di Trapani e comprende il territorio dei comuni di Buseto Palizzolo e, in parte, il territorio dei comuni di Erice, Valderice, Custonaci, Castellammare del Golfo, Paceco e Trapani.

▬▬  Alcamo. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Trapani, il territorio dei comuni di Alcamo e, in parte, il territorio dei comuni di Calatafimi, Gibellina e Castellammare del Golfo;
  2. per la provincia di Palermo, parte del territorio dei comuni di Balestrate, Camporeale, Monreale, Partinico, San Cipirello e San Giuseppe Jato. 

██  Salaparuta. La zona di produzione riguarda la provincia di Trapani e comprende il territorio del comune di Salaparuta.

██  Monreale. La zona di produzione riguarda la provincia di Palermo e comprende il territorio dei comuni di Monreale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone, Roccamena e, in parte, il territorio del comune di Piana degli Albanesi.

██  Contessa Entellina. La zona di produzione riguarda la provincia di Palermo e comprende il territorio del comune di Contessa Entellina.

██  Santa Margherita di Belice. La zona di produzione riguarda la provincia di Agrigento e comprende il territorio dei comuni di Santa Margherita di Belice e Montevago.

▬▬  Menfi. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Agrigento, il territorio dei comuni di Menfi, Sciacca e Sambuca di Sicilia;
  2. per la provincia di Trapani, il territorio del comune di Castelvetrano.

██  Sambuca di Sicilia. La zona di produzione riguarda la provincia di Agrigento e comprende il territorio del comune di Sambuca di Sicilia.

██  Sciacca. La zona di produzione riguarda la provincia di Agrigento e comprende il territorio dei comuni di Sciacca e Caltabellotta.

██  Contea di Sclafani. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Palermo, il territorio dei comuni di Valledolmo, Caltavuturo, Alia, Sclafani Bagni e,in parte, il territorio dei comuni di Petralia Sottana, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cerda, Aliminusa, Montemmagiore Belsito e Polizzi Generosa;
  2. per la provincia di Caltanissetta, il territorio dei comuni di Vallelunga Pratameno e Villalba;
  3. per la provincia di Agrigento, parte del territorio del comune di Cammarata.

▬▬  Riesi. La zona di produzione riguarda la provincia di Caltanissetta e comprende il territorio dei comuni di Riesi, Butera e Mazzarino.

██  Cerasuolo di Vittoria. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Ragusa, il territorio dei comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e, in parte, il territorio del comune di Ragusa;
  2. per la provincia di Caltanissetta, parte del territorio dei comuni di Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino;
  3. per la provincia di Catania, parte del territorio dei comuni di Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone.

██  Noto. La zona di produzione riguarda la provincia di Siracura e comprende il territorio dei comuni di Noto, Rosolini, Pachino e Avola.

▬▬  Eloro. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Siracusa, il territorio dei comuni di Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini;
  2. per la provincia di Ragusa, il territorio del comune di Ispica.

██  Sottozona Pachino. La zona di produzione riguarda la provincia di Siracusa e comprende parte del territorio del comune di Pachino.

██  Siracusa. La zona di produzione riguarda la provincia di Siracusa e comprende il territorio del comune di Siracusa.

██  Etna. La zona di produzione riguarda la provincia di Catania e comprende parte del territorio dei comuni Biancavilia, S. Maria di Licodia, Paternò, Belpasso, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Viagrande, Aci S. Antonio, Acireale, S. Venerina, Giarre, Mascali, Zafferana, Milo, S. Alfio, Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione e Randazzo.

▬▬  Mamertino di Milazzo. La zona di produzione riguarda la provincia di Messina e comprende il territorio dei comuni di Alì, Alì Terme, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Castroreale, Condrò, Falcone, Fiumedinisi, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Itala, Librizzi, Mazzarrà Sant'Andrea, Meri, Milazzo, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Nizza di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodi Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Scaletta Zanclea, Terme Vigliatore, Torregrotta e Tripi.

██  Faro. La zona di produzione riguarda la provincia di Messina e comprende il territorio del comune di Messina.

██  Malvasia delle Lipari. La zona di produzione riguarda la provincia di Messina e comprende il territorio dell'Arcipelago delle Isole Eolie (o Lipari).

██  Pantelleria. La zona di produzione riguarda la provincia di Trapani e comprende il territorio dell'Isola di Pantelleria.

░░  Sicilia. La zona di produzione comprende l'intero territorio della regione Sicilia.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

La Sicilia, definita l'isola del sole, è la più estesa regione italiana delimitata da oltre 1.100 km. di coste, oltre alle isole di Pantelleria, Ustica e degli arcipelaghi delle Eolie ed Egadi che ne fanno parte. Il territorio si compone prevalentemente da colline (circa i due/terzi), da montagne e, in minima parte, dalle pianure.

Le condizioni atmosferiche sono caratterizzate da due tipologie di clima: nelle aree collinari e lungo la costa si ha un Clima Mediterraneo con inverni miti e poco piovosi ed estati calde, a volte afose, e ventilate, mentre le montagne e le zone interne sono interessate da un Clima Continentale, freddo e rigido, specie nei rilievi montani dell'Etna e delle Madonie, che determina forti escursioni termiche giornaliere e stagionali. La diversità climatica, tuttavia, apporta benefici al processo di maturazione delle uve, dalla cui vinificazione si ottengono vini di diverse qualità: da vini bianchi freschi e profumati a vini rossi più strutturati ed eleganti.

Relativamente al suolo, la Sicilia è caratterizzata dal Vulcano Etna, le cui eruzioni determinano la formazione di Terreni Lavici le cui proprietà sono in perfetto equilibrio con le prerogative vegetali dei vitigni Carricante e Nerelli Mascalese e Cappuccio. Nell'area più a ovest, diverse caratteristiche di territorio determinano la formazione di Terreni Calcarei, idonei per la coltivazione del Vitigno Nero d'Avola, e Terreni Argillosi, che tendono a conferire ai vini una maggiore intensità di colore, e, infine, Terreni Tufacei di matrice vulcanica donano una carica zuccherina e una raffinata profumazione ai Vini Malvasia delle Lipari, ai Moscati di Noto e Siracusa e ai Passiti di Pantelleria.

I Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Sicilia sono il tradizionale Alberello e le forme a Guyot e Cordone speronato.


Degustando... in Sicilia

La cucina siciliana, che deriva dalla storica interazione tra le culture normanna, sveva, ellecina e araba, presenta una ricca e variegata offerta gastronomica di mare e di terra, impreziosita da erbe aromatiche e spezie. Tra i piatti tipici siciliani, la Pasta con le sarde, condita con finocchietto selvatico, passoline (uva passa), pinoli e mollica atturrata (abbrustolita), si abbina perfettamente con un Etna Bianco da Carricante.

Le tradizioni marine da cui si sviluppa l'economia ittica siciliana consentono di portare a tavola piatti prelibati di mare come gli Involtini di pesce spada e il Tonno alla ghiotta che si abbinano bene con un Bianco d'Alcamo ottenuto da uve Catarratto e Inzolia, mentre le Salsiccette alla palermitana e il Capretto in umido richiedono un vini più di corpo come un Monreale Nero d'Avola e un Cerasuolo di Vittoria.

A fine pasto, delizie come i Dolcetti di marzapane, i Cannoli o la Cassata siciliana abbinati alla piacevolezza di un Passito di Pantelleria completano un menu ricco di cultura millenaria e di territorio.


 


I Vini della Regione Toscana


 


I Vini della Regione Toscana

Lo sviluppo della viticoltura in Toscana si deve agli Etruschi, che abitarono per molti secoli la regione e che sono considerati il popolo antico che più si dedicò alla coltivazione della vite e alla produzione del vino. Con i Romani l'attività proseguì prospera nel tempo senza tuttavia suscitare particolari attenzioni. Le testimonianze che raccontano la cultura vinicola toscana sono tante, a volte curiose come il Gallo Nero, simbolo del Chianti Classico, che con il suo comportamento segnò i confini del territorio chiantigiano, e con citazioni nella letteratura italiana, come la Vernaccia di San Gimignano (primo vino Toscano a ottenere nel 1966 il riconoscimento della DOC) citata da Dante nella Divina Commedia.  

Ma l'orgoglio toscano e la forte passione per il vino non erano riservati al solo più umile popolo agricolo, anche la nobiltà toscana ne fu completamente coinvolta, tant'è che alla coltivazione delle vigne e alla produzione del vino se ne occuparono direttamente famiglie nobili come i Ricasoli, Antinori e Frescobaldi, tanto per citarne alcune, i cui nomi altisonanti rappresentano oggi il meglio dell'enologia italiana.  

Nel 1716 un bando del Granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici, delimitò le zone di produzione dei Vini Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno, precorrendo le Denominazioni d'Origine controllata. Nel 1872, il Barone Bettino Ricasoli, produttore a Brolio e membro dell'Accademia dei Gerorgofili, definì gli standard qualitativi del Chianti, distinguendone due tipi: un Chianti da invecchiamento e uno da pronta beva, in cui era ammessa l'aggiunta di una piccola quota di Malvasia alle uve rosse di Sangiovese e Canaiolo. Più o meno nello stesso periodo, nella sua tenuta "Il Greppo", Clemente Santi studiava la formula del Brunello di Montalcino.

Nel 1924 fu costituito il Consorzio per la tutela del Chianti Classico, che assunse come emblema il Gallo nero, mente il riconoscimento della DOC al Chianti è giunto nel 1967. Poco più tardi si aprì l'epoca dei Supertuscans, vini provocatoriamente definiti "da tavola" perchè non soggetti ad un disciplinare, ma venduti a prezzi elevati.

Tuttavia, il primo amore non si scorda mai, per cui l'attenzione del pubblico è tornata a focalizzarsi sul Chianti Classico, che dal 1984 si fregia della DOCG.


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 57.861 ettari di cui: Montagna: 25% | Collina: 67% | Pianura: 8% |
  • Produzione totale Vino: 2.657.000 ettolitri di cui: Vini DOP 69% | Vini IGP 25%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 85% | Vini Bianchi 15%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Toscana: Vini DOCG: 11 | Vini DOC: 41 | Vini IGT: 6 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa delle Zone di Produzione Vini della Toscana

Le zone vitivinicole toscane si possono suddividere in due macroaree; le Colline della Toscana Centrale e la Toscana della Costa Tirrenica.

La Toscana Centrale è il cuore storico della regione, con il dominio assoluto del Sangiovese. Chianti Classico e tutte le sottozone del Chianti, l'area pratese con il Carmignano, l'area senese con il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano, la Vernaccia di San Gimignano e il territorio aretino dal Valdarno alla Valdichiana, rappresentano territori da sempre emblema della Toscana vitivinicola.

La Toscana della Costa tirrenica vede la coesistenza di diverse aree e vini storici, come il territorio del Candia dei Colli Apuani e quelli lucchesi, l'Elba e la Maremma con il Morellino di Scansano, oltre alla recente affermazione dei vigneti costieri livornese e pisano, da Montescudaio a Bolgheri e Val di Cornia, con il dominio di diversi vitigni internazionali.

██  Bianco dell'Empolese. La zona di produzione è localizzata in provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Empoli, Cerreto Guidi, Fucecchio, Vinci, Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino.

██  Carmignano. La zona di produzione è localizzata in provincia di Prato e comprende il territorio dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano.

██  Pomino. La zona di produzione è localizzata in provincia di Firenze e comprende il territorio del comune di Rùfina.

██  Vernaccia di San Gimignano. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio del comune di San Gimignano.

██  Terre di Casole. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio del comune di Casole d’Elsa.

██  Val d'Arbia. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio del comune di Siena e, in parte, il territorio dei comuni di: Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Asciano, Monteroni d’ Arbia, Murlo e Buonconvento.

██  Valdarno di Sopra. La zona di produzione è localizzata in provincia di Arezzo e comprende il territorio dei comuni di Cavriglia, Montevarchi, Bucine, Pergine Valdarno, Civitella in Val di Chiana, Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e San Giovanni.

██  Valdichiana Toscana. La zona di produzione è localizzata in: 

  • provincia di Arezzo e comprende il territorio dei comuni di Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano, Lucignano, Marciano, Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana.
  • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Sinalunga, Torrita di Siena, Chiusi e Montepulciano.

██  Cortona. La zona di produzione è localizzata in provincia di Arezzo e comprende il territorio del comune di Cortona.

██  Vino Nobile di Montepulciano. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio del comune di Montepulciano.

██  Grance Senesi. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Rapolano Terme, Murlo, Asciano, Monteroni D’Arbia e Sovicille.

██  Orcia. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Castiglione d'Orcia, Pienza, Radicofani, S. Giovanni d'Asso, San Quirico d'Orcia, Buonconvento, Trequanda e, in parte, il territorio dei comuni di Abbadia S. Salvatore, Chianciano, Montalcino, Sarteano, San Casciano Bagni e Torrita di Siena.

██  Brunello di Montalcino. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio del comune di Montalcino.

██  Montecucco Sangiovese. La zona di produzione è localizzata in provincia di Grosseto e comprende il territorio dei comuni di Cinigiano, Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Roccalbegna, Arcidosso e Seggiano.

██  Chianti. La zona di produzione è localizzata in:

  • provincia di Arezzo e comprende il territorio dei comuni di Arezzo, Bucine, Capolona, Castelfranco di Sopra, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Civitella in Val di Chiana, Foiano della Chiana, Laterina, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montevarchi, Pergine Valdarno, Pian di Sco, Subbiano e Terranuova Bracciolini.
  • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Gambassi Terme, Impruneta, Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Londa, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci, Signa, Tavarnelle Val di Pesa e Vinci.
  • provincia di Pisa e comprende il territorio dei comuni di Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Fauglia, Lajatico, Lari, Lorenzana, Montopoli Valdarno, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Santa Luce e Terricciola.
  • provincia di Pistoia e comprende il territorio dei comuni di Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Montale, Pistoia, Quarrata e Serravalle Pistoiese.
  • provincia di Prato e comprende il territorio dei comuni di Carmignano, Montemurlo e Poggio a Caiano.
  • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Asciano, Casole d'Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chianciano, Chiusi, Colle Val d'Elsa, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Monteroni Val d'Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, Radicondoli, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano, Siena, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena e Trequanda.

██  Chianti Classico. La zona di produzione è localizzata in:

  • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Greve in Chianti e parte del territorio dei comuni di Barberino Val d'Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.
  • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti e, in parte, il territorio dei comuni di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi.

██  Sant'Antimo. La zona di produzione è localizzata in provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Sant’Antimo e Montalcino.

██  Candia dei Colli Apuani. La zona di produzione è localizzata in provincia di Massa Carrara e comprende il territorio dei comuni di Carrara, Massa e Montignoso.

██  Montescudaio. La zona di produzione è localizzata in provincia di Pisa e comprende il territorio dei comuni di Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Riparbella e Santa Luce.

██  Bolgheri Sassicaia. La zona di produzione è localizzata in provincia di Livorno e comprende il territorio del comune di Castagneto Carducci.

██  Elba. La zona di produzione è localizzata in provincia di Livorno e comprende il territorio dell'Isola d'Elba.

██  Morellino di Scansano. La zona di produzione è localizzata in provincia di Grosseto e comprende il territorio dei comuni di Scansano e, in parte, il territorio dei comuni di Manciano, Magliano in Toscana, Grosseto, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna.

██  Capalbio. La zona di produzione è localizzata in provincia di Grosseto e comprende il territorio dei comuni di Capalbio, Manciano, Magliano e Orbetello.

██  Maremma Toscana. La zona di produzione è localizzata in provincia di Grosseto e comprende tutto il territorio della provincia.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il territorio toscano si distende per lo più su morbide colline, che occupano il 67% della regione, ma presenta numerose sfaccettature di climi e terreni.

Il Clima toscano è generalmente Mite sulla costa, con estati calde e siccitose mitigate da venti provenienti dal mare e con inverni non troppo rigidi e mediamente piovosi. Diversa è la situazione nella parte centrale collinare, dove il clima è più Continentale, con estati secche e difficoltà idriche per la vite, mentre nelle altre stagioni è abbastanza freddo e discretamente piovoso.

I Territori dove insistono le colline del Chianti, di Montalcino e di Montepulciano, della Lucchesia e della Maremma presentano terreni prevalentemente Calcareo-Argillosi, che donano ai vini - in particolare quelli a base di Sangiovese - buona struttura, acidità e sapidità. Inoltre, specialmente nelle aree chiantigiana e senese, sono presenti l'Alberese, un calcare bianco compatto, e il Galestro, una roccia lamellare e argillosa, che sono i principali artefici, rispettivamente, delle doti di longevità e di eleganza dei vini. Sulla costa i terreni sono più ricchi di Argilla mista a sabbia ma anche di Minerali, che offrono ottima sapidità ai vini ottenuti da Vermentino nelle zone più settentrionali, oltre che struttura e grande eleganza ai rossi della costa livornese. La Maremma ha suoli prevalentemente Calcarei e Argillosi che esaltano la morbidezza e la nota alcolica dei vini, mentre nell'entroterra grossetano i Terreni di origine vulcanica danno vini dotati di intensità cromatica e struttura.

I Sistemi di allevamento della vite più utilizzati sono l'Archetto toscano con o senza sperone, il Guyot semplice e multiplo nell'area chiantigiana, il Capovolto e il Cordone speronato, quest'ultimo molto diffuso nell'area di Montalcino.


Degustando... in Toscana

I Vini e i cibi toscani nascono dalla tradizione contadina, semplice e genuina, dove le carni rappresentano la base di una cucina tradizionale, dedita alla convivialità e al piacere del gusto.  

Tra i primi piatti di pasta fatta in casa, i Pici (o Pinci) con il sugo di anatra, sono una prelibatezza da provare con un Chianti Colli Senesi o un Rosso di Montalcino. Il Pane sciapo raffermo si trova in tante ricette, tra cui la Robollita, a base di cavolo nero, condita con Olio extravergine di oliva Toscano DOP, si abbina molto bene con un Chianti Montespertoli, mentre la Garmugia lucchese - una sorta di zuppa di verdure -, e il Farro garfagnino con un Colline Lucchesi Bianco.

Pietanze di carne nei cui ingredienti figura il vino, come nel caso del Coniglio alla Vernaccia, l'abbinamento ideale è ovviamente una Vernaccia di San Gimignano Riserva. La Scottiglia - un tegame di carni cotte insieme e servite su pane arrostito -, va bene con un Chianti Rùfina o un Montecucco Sangiovese. Il Chianti Classico Riserva è il Vino ideale per la Bistecca alla fiorentina di chianina, naturalmente al sangue, mentre la Trippa alla fiorentina è più congeniale con un Carmignano. Anche la selvaggina è parte integrante della cucina toscana, per cui piatti come il Cinghiale in umido si abbinano perfettamente con un Brunello di Montalcino. Tra i formaggi, invece, il Pecorino di Pienza stagionato incontra benissimo la piacevolezza di un Vino Nbile di Montepulciano.

Relativamente alla cucina marinara, si impone il saporito Cacciucco Livornese, ottimo in abbinamento con un Chianti Colline Pisane, mentre il Cacciucco Viarebbino, più raffinato e delicato, si accosta con un Montecarlo Rosso. Un altro piatto prelibato di cucina di mare è rappresentato dal Baccalà alla fiorentina, ottimo con un Chianti Colli Fiorentini.

Il momento del dessert richiama prelibatezze dolciarie toscane come la Schiaccia briaca di Portoferraio e la Schiacciata con l'uva di Firenze - torta con frutta secca e mosto di Aleatico - che si abbinano molto bene con un Elba Aleatico Passito, ottimo anche con lo Sfratto, dessert della tradizione ebraica ripieno di noci e spezie. I Cantucci di Prato si abbinano bene con il Vin Santo di Carmignano, mentre il Pantorte di Siena con un Vin Santo di Monterpulciano.

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