Varietà: 132 MALVASIA BIANCA LUNGA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia Bianca Lunga, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto.
La Malvasia Bianca Lunga è un vitigno che esiste in Toscana da secoli e ha fatto parte della ricetta originale del Chianti, completata da Benito Ricasoli nel 1870; infatti veniva coltivata in vigneti misti con il Trebbiano, il Sangiovese e il Canaiolo.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, pentagonale, pentalobata.
- Grappolo: grande, piramidale, allungato, con due ali, compatto.
- Acino: medio-piccolo, rotondo
- Buccia: pruinosa, di colore verdognolo-giallo paglierino dorato.
- Denominazioni vinificate in Liguria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia Bianca Lunga si ottiene un vino dal colore giallo paglierino, sapido, con buona acidità e lievemente aromatico. Viene utilizzato anche per la produzione di Vin Santo.
Varietà: 146 MERLOT - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Merlot, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Il Merlot è un vitigno originario della Gironde, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux. Si parla del Merlot sin dal 1700, ma la prima descrizione dettagliata appartiene al Rendre (1854). Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità. Nel bordolese è consuetudine, secondo le zone, aggiungere nella composizione del vino una percentuale di Cabernet Franc che, oltre ad una componente fruttata, gli dona piacevoli sensazioni erbacee e vegetali.
In Italia il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali in Friuli, Trentino e Veneto sin dalla fine dell'ottocento, ma è ormai diffuso in molte altre regioni, con risultati a volte sorprendenti, anche senza l'apporto di altre uve.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, trilobata e quinquelobata.
- Grappolo: medio, piramidale più o meno spargolo, con una o due ali
- Acino: medio, rotondo di colore blu-nero
- Buccia: di media consistenza ricoperta da abbondante pruina.
- Denominazioni vinificate in Liguria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Merlot dà un vino dal colore rosso rubino più o meno intenso, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.
Varietà: 153 MOSCATO BIANCO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Moscato Bianco, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto.
Il Moscato Bianco è un vitigno diffuso in molte regioni d'Italia, le cui origini risalgono al periodo della Magna Grecia. La varietà bianca è la più pregiata e il suo nome deriva da muscum (muschio) per il profumo intenso e per il suo dolce aroma.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, trilobata o pentalobata.
- Grappolo: medio, cilindrico-piramidale, alato, da compatto a semi-spargolo.
- Acino: medio o medio-grande, sferoidale o leggermente appiattito
- Buccia: sottile, di colore giallo-verdastro, tendente al dorato se ben esposto al sole; leggermente pruinnosa.
- Denominazioni vinificate in Liguria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Moscato Bianco si ottiene un vino dal colore giallo paglierino, intensamente aromatico, fragrante e muschiato al naso. Si presta bene sia all'appassimento sia alla spumantizzazione, nonchè all'utilizzo come base per vini liquorosi.
Varietà: 073 ORMEASCO (Sin. di Dolcetto) - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: 149 del 17/06/1970
Il vitigno Ormeasco, a bacca nera, viene coltivato nella regione Liguria.
L’Ormeasco è un vitigno coltivato esclusivamente nella Provincia di Imperia, nei territori dei Comuni di Pornassio, Pieve di Teco e in tutta l’Alta e Media Valle Arroscia. Trova il suo habitat ideale e naturale fino a 700/800 mt slm, in terreni frazionati in piccoli terrazzamenti tipici della Liguria.
Rispetto alle origini, l'Ormeasco sarebbe stato importato dai saraceni, insediatisi nel territorio di Ormea e Nava. Si hanno notizie della sua coltivazione nella storia dei Marchesi di Clavesana, Signori di Pornassio. Risale infatti al 1303 un editto del Podestà di Pornassio, con il quale viene imposta la coltivazione di questo vitigno su tutto il territorio governato, in quanto il vino prodotto era già allora altamente apprezzato.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola, pentagonale, pentalobata.
- Grappolo: medio-lungo, piuttosto spargolo, piramidale, alato.
- Acino: media grandezza, sferico.
- Buccia: molto pruinosa.
- Denominazioni vinificate in Liguria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Ormeasco dà un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei da giovane; si fa rubino carico con riflessi granati con l'invecchiamento. L'olfatto è intenso, ricco di profumi di frutta e di spezie, con sentori di ciliegia matura, mora, ribes, confettura di prugne e viola mammola leggermente appassita; se affinato, nella versione "Superiore" diventa più ampio e persistente e prevalgono sentori di resine boschive, legno fresco di castagno, di vaniglia e pepe nero. Il gusto è secco, esprime freschezza, tannicità, discreta morbidezza e struttura, con persistenza aromatica piacevolmente fruttata e con una caratteristica vena amarognola.