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PIGATO

Varietà: 190 PIGATO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Pigato | Assovini.it


Il vitigno Pigato, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Liguria.

Il Pigato è un vitigno di origine greca, giunto in Liguria nel Medioevo, ad opera di una colonia genovese nell'Egeo. Nel 1830 l'arciprete Francesco Gagliolo impiantò ad Ortovero (SV) il primo vitigno, ma il vino fu messo in vendita dal vignaiolo Rodolfo Gaggino solo intorno al 1950, al prezzo di 300 lire.

I migliori Pigato sono generalmente coltivati in collina ad una altitudine di almeno 300 m slm, in un ambiente, quindi, vicino al mare ma anche in grado di godere di una escursione termica notturna, che favorisce il patrimonio di profumi di questo classico vino ligure.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia:  di media grandezza, pentagonale, quinquelobata.
    • Grappolo: di grandezza media e aspetto tra medio e compatto.
    • Acino: medio, di forma sferoide allungata.
    • Buccia: pruinosa, di medio spessore.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Pigato si ottiene un vino di colore giallo paglierino che, se invecchiato, tende a diventare giallo dorato; ha sapore sapido e secco, profumi di macchia mediterranea e polpa gialla. Di notevole eleganza, va consumato nei primi tre anni di vita, senza farlo invecchiare eccessivamente.

POLLERA NERA

Varietà: 197 POLLERA NERA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Pollara Nera | Assovini.it


Il vitigno Pollera Nera a bacca nera viene coltivato nelle regioni Liguria e Toscana.

Il Pollera Nera è un vitigno che probabilmente ha le sue origini in Liguria dal 1800, infatti esistono testimonianze della sua coltivazione nella zona delle Cinque Terre e dell'Alta Lunigiana, in provincia di La Spezia, da cui si è andata diffondendo verso la bassa Valle Magra. Oggi è presente soprattutto nei vigneti della Lunigiana e delle zona confinante con la Toscana, nella zona di Massa-Carrara.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-piccola, trilobata o pentalobata
    • Grappolo: medio-grosso, compatto, spesso alato
    • Acino: medio, rotondo o ellissoidale molto corto, a volte deformato dalla compattezza del grappolo
    • Buccia: fine, molto pruinosa, di colore grigio-violetto.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Pollera Nera si ottiene un vino rosso rubino, di corpo leggero, semplice, da bere giovane.

ROSSESE

Varietà: 213 ROSSESE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Rossese | Assovini.it


Il vitigno Rossese, a bacca nera, viene coltivato nella regione Liguria.

Il Rossese è un vitigno di cui si ignora l'origine anche se alcuni testi sostengono che provenga dal sud della Francia e che siano stati i Doria a portarlo in Liguria, nella zona di Dolceacqua, dove ha trovato le condizioni ideali di coltivazione. Il nome Rossese sembra derivare dal colore rossiccio dell'uva e la sua diffusione si estende interamente nell'area della Riviera Ligure di Ponente, in prossimità del confine con la Francia.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: piuttosto grande, quinquelobata.
    • Grappolo: di grandezza media, di forma tronco-conica, alato (per lo più con una sola ala), mediamente serrato, peduncolo robusto.
    • Acino: di grandezza media o meno, rotondo o subovoide.
    • Buccia: poco pruinosa, di color rosso violaceo scuro, piuttosto sottile.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Rossese si ottiene un vino tra i più apprezzati tra vini liguri, e presenta un colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento; l'odore è vinoso intenso ma delicato, persistente con sentori di rosa, di viola e di ribes, in alcune produzioni di fragola; il sapore è morbido, caldo, spesso vellutato, più o meno aromatico, con piacevole lieve vena amarognola, dovuta ai tannini e un corpo ben strutturato.

ROSSESE BIANCO

Varietà: 374 ROSSESE BIANCO - Data di ammissione al Registro: 9/07/2003 - Gazzetta ufficiale: G.U. 241 - 16/10/2003


Vitigno Rossese Bianco | Assovini.it


Il vitigno Rossese Bianco, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Liguria e Piemonte.

Il Rossese Bianco è un vitigno la cui varietà sarebbe dovuta alla intensa sfumatura ambrata o addirittura rosata quando l’uva ben matura è esposta al sole. Il vitigno Rossese Bianco è stato recuperato in Alta Langa, ma se ne sono trovate tracce anche in Liguria, regione che, insieme al Piemonte, ne ha decretato l’idoneità alla coltura. Si tratta di un vitigno di moderato vigore e di buona produttività, anche se un po’ alternante. Ha uve zuccherine, di buona acidità, caratterizzate da un acino molto piccolo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medie dimensioni, da pentagonale a cuneiforme, pentalobata.
    • Grappolo: medio-grande, piramidale alato, allungato, mediante compatto, con peduncolo corto.
    • Acino: piccolo, sferoidale.
    • Buccia: piuttosto sottile, pruinosa, di colore giallo dorato, con sfumature ambrate o rosate se esposta al sole.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Rossese Bianco si ottiene un vino di colore giallo paglierino, di buon grado alcolico, fresco e vivace, con tipiche note fruttate (mela verde e agrumi), di buona persistenza gustativa.
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