TREBBIANO D'ABRUZZO DOC SOTTOZONA COLLINE TERAMANE

TREBBIANO D'ABRUZZO DOC SOTTOZONA COLLINE TERAMANE

  •  Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 28.06.1972 G.U. 221 del 25.08.1972
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 19.01.2023 - G.U. n. 30 del 06.02.2023

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Trebbiano d'Abruzzo - Vino D.O.C.

La denominazione di origine controllata "Trebbiano d'Abruzzo" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Trebbiano d'Abruzzo
  2. Sottozona del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo »

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo - Sottozona Colline Teramane

 

  • Sottozona Colline Teramane Superiore (Vino Bianco Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigni Trebbiano Abruzzese e/o Trebbiano Toscano
  • =< 10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Superiore dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore caratteristico, intenso e delicato, dal Sapore secco, vellutato, armonico, talvolta con retrogusto ammandorlato.

  • Sottozona Colline Teramane Riserva (Vino Bianco Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigni Trebbiano Abruzzese e/o Trebbiano Toscano
  • =< 10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Riserva dal Colore da giallo paglierino a dorato più o meno intenso, Odore caratteristico, intenso e delicato, dal Sapore secco, vellutato, armonico, talvolta con retrogusto ammandorlato.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo - Sottozona Colline Teramane

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo comprende l’intera fascia collinare costiera e pedemontana della regione Abruzzo che, nella parte mediana, si amplia verso l’interno per includere verso nord l’altopiano dell’Alto Tirino, a nord-ovest la Valle Subequana, a sud la Valle Peligna e a sudovest la Valle Roveto.

La Zona di Produzione del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo è localizzata in:

  • provincia di Teramo, e comprende il territorio dei comuni di Alba Adriatica, Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campii, Canzano, Castel Castagna, Castellato, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Trento, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montefìno, Montorio al Vomano, Morrodoro, Mosciano, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto, Tossicia e la frazione di Trignano del comune Isola del Gran Sasso.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo - Sottozona Colline Teramane

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Trebbiano d'Abruzzo prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Trebbiano d'Abruzzo non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Nella designazione dei Vini DOC Trebbiano d'Abruzzo può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Il Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo Riserva deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento minimo di 24 mesi.

4. Produttori di Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo - Sottozona Colline Teramane

Con l’utilizzo della DOC Trebbiano d'Abruzzo i Produttori vinicoli abruzzesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la visita alle cantine vinicole che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo - Sottozona Colline Teramane

Pietanze a base di pesce, uova, formaggi come l'incanestrato, scamorza e minestra di farro. 


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo - Sottozona Colline Teramane

La presenza del vitigno Trebbiano nell’Italia centrale si può far risalire all’epoca romana. Infatti Plinio descriveva un “Vinum trebulanum” il cui nome è dato dall’aggettivo trebulanus, che deriva dal sostantivo trebula, con il significato di casale o fattoria. Il termine Trebbiano, secondo la sua etimologia, indica quindi in via generale un vino bianco locale che oggi definiremo paesano o casereccio, prodotto nei vari poderi o fattorie di campagna ed utilizzato dagli stessi contadini.

Quale che sia la sua origine, comunque, dobbiamo aspettare gli inizi del trecento perché Pier dé Crescenzi descriva per la prima volta un vitigno di Trebbiano: “...et un’altra maniera d’uve la quale Trebbiana è dicta et è bianca con granello ritondo, piccholo et molti acini avere...”.

Nel ‘500 Sante Lancerio, bottigliere di papa Paolo III, ricorda come fosse diffusa la coltivazione del Trebbiano in Toscana, così come alla fine dello stesso secolo il marchigiano Andrea Bacci, medico personale di papa Sisto V, nell’opera citata parla di numerosi vini Trebulani e segnala la presenza di “uve moscatelle e trebulane” anche nei territori limitrofi al lago Fucino ed in area Peligna.

La presenza del Trebbiano in Abruzzo si rileva più tardi anche nella monografia di Raffaele Sersante del 1856, che ricorda come questa varietà fosse largamente diffusa e nota.

Oggi un gran numero di vitigni portano il nome di Trebbiano, sovente accompagnato da un nome geografico che dovrebbe indicare il luogo di origine o di maggior diffusione, ma tentare di descriverne le differenze è impresa assai ardua, come ci ricorda l’illustre ampelografo del primo ‘900 Giuseppe di Rovasenda e più tardi il Marzotto. Infatti, per molti anni, il Trebbiano abruzzese è stato confuso con il Bombino bianco tanto che nel disciplinare di produzione del “Trebbiano d’Abruzzo” approvato nel 1972 era riportato che il vino “deve essere ottenuto dalle uve provenienti da vigneti composti dai vitigni Trebbiano d’Abruzzo (Bombino bianco) e/o Trebbiano toscano...”.

Questi vitigni costituiscono di fatto la base fondamentale del vino bianco a denominazione più importante e diffuso della regione Abruzzo, il cui disciplinare è stato più volte adeguato per meglio rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento alla qualità. Pertanto l’incidenza dei fattori umani è fondamentale poiché, attraverso la definizione ed il miglioramento di alcune pratiche viticole ed enologiche, che fanno parte integrante e sostanziale del disciplinare di produzione, oggi si riescono ad ottenere prodotti dalle spiccate caratteristiche e tipicità.

Il Vino DOC Trebbiano d'Abruzzo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata il 28 giugno 1972.

 

Additional Info

  • Regione: Abruzzo
  • Tipologie: Vino Bianco
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Riserva - (Vino sottoposto ad invecchiamento), Superiore - (Vino avente maggiore titolo alcolometrico)
  • Denominazione: D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata)
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