Orvieto e Amelia: già dal nome e dal logo si comprende la duplice radice che distingue questa Strada dei Vini e dei Sapori, che taglia il territorio umbro dell'Orvietano, dell'Amerino e del Ternano, fino alla Valnerina.
La testa del Germanico e quella di fanciullo etrusco della tomba Golini non fanno che evidenziare due facce della stessa medaglia, "le più antiche terre da vino dell'Umbria".
Qui la vite si alleva da almeno duemilacinquecento anni, con diversi vitigni e diversi vini, oggi come allora a seconda dell'esposizione e del tipo di suolo, decisamente tufaceo verso Orvieto, calcareo ad Amelia.
L'itinerario della strada non è soltanto un susseguirsi di cantine e di aziende vinicole, ma è inscindibilmente legato alle bellezze storiche, artistiche e ambientali, ed è connesso con l'intera offerta della filiera del gusto tradizionale e certificata, dalla produzione olearia d'eccellenza all'agricoltura biologica, dai prodotti tipici a quelli dell'artigianato artistico.
Oltre alla rete degli sportelli turistici territoriali (IAT), due sono le porte d'entrata per conoscere i servizi e i prodotti lungo la Strada: il Palazzo del Gusto di Orvieto, annesso all'Enoteca regionale dove si trova in esposizione una rassegna completa della realtà vinicola provinciale e regionale, e il Palazzo Petrignani ad Amelia, situato nel cuore storico della città, che ospita l'Accademia dell'Alimentazione.