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I Vini della Regione Lombardia


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


I Vini della Regione Lombardia

Situata all’estremità settentrionale della penisola, la Lombardia è una delle regioni italiane più grandi, la cui metà circa di territorio si estende in una vasta area pianeggiante. Rispetto alle principali catene montuose, le Prealpi si dispongono in direzione nord-sud e si caratterizzano per la presenza di numerosi laghi. La collina emerge nell'area tra il Ticino e il Brembo, che restringe le sue fasce in prossimità di Bergamo e di Brescia, per poi espandersi nelle vicinanze dei laghi di Iseo e di Garda. La pianura, che ai piedi delle colline ha un'altitudine di 250 metri, si estende fino al Po e, nel Pavese, lo supera, raggiungendo le propaggini dell'Appennino.

Relativamente alla viticoltura, solo parte dei terreni agricoli lombardi sono favoriti da buone condizioni pedoclimatiche e quindi vocati alla coltivazione delle uve; in alcune di queste zone di produzione, come l'Oltrepò Pavese, la Franciacorta e la Valtellina, gli standard qualitativi sono superiori e, grazie anche alle moderne tecniche di vinificazione, i vini ottenuti si elevano all'eccellenza, costituendo un fiore all'occhiello dell'enologia italiana a livello mondiale.


Dati statistici della Produzione Vinicola

  • Superficie vitata: 22.900 ettari di cui: Montagna: 41% | Collina: 12% | Pianura: 47% |
  • Produzione totale Vino: 1.301.000 ettolitri di cui: Vini DOP 50,5% | Vini IGP 38,5%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 54% | Vini Bianchi 46%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Lombardia: Vini DOCG: 5 | Vini DOC: 22 | Vini IGT: 15 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini della Lombardia

██  Oltrepo' Pavese Metodo Classico DOCG, Oltrepo' Pavese. La zona di produzione riguarda la provincia di Pavia e comprende il territorio dei comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de Giorgi, Rocca de Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo e, in parte, il territorio dei comuni di Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella, Torricella Verzate.

██  San Colombano al Lambro (o San Colombano). La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Milano, il territorio del comune di San Colombano al Lambro;
  2. per la provincia di Lodi, il territorio dei comuni di Graffignana e Sant'Angelo Lodigiano;
  3. per la provincia di Pavia, il territorio dei comuni di Miradolo Terme e Inverno Monteleone.

▬▬  Terre del Colleoni (o Colleoni). La zona di produzione riguarda la provincia di Bergamo e comprende il territorio dei comuni di Predore, Sarnico, Viadanica, Adrara S.Rocco, Adrara S. Martino, Foresto Sparso, Villongo, Gandosso, Credaro, Castelli Calepio, Grumello del Monte, Chiuduno, Carobbio degli Angeli, Zandobbio, Trescore Balneario, Luzzana, Entratico, Vigano S. Martino, Borgo di Terzo, Berzo San Fermo, Pradalunga, Cenate Sopra, Cenate Sotto, S. Paolo D’argon, Seriate, Brusaporto, Bagnatica, Montello, Costa Mezzate, Bolgare, Telgate, Gorle e Pedrengo Gorlago, Albano S. Alessandro, Torre De’ Roveri, Scanzorosciate, Villa di Serio, Nembro, Alzano Lombardo, Ranica, Torre Boldone, Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Villa D’Almè, Almenno S. Salvatore, Almenno S. Bartolomeo, Palazzago, Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco, Pontida, Villa D’Adda, Calusco D’Adda, Terno D’Isola, Chignolo D’Isola, Bonate Sotto, Bonate Sopra, Ponte San Pietro, Presezzo, Brembate Sopra, Mapello, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Carvico, Ambivere, Barzana, Paladina, Valbrembo, Almè, Mozzo e Curno.

██  Valcalepio. La zona di produzione riguarda la provincia di Bergamo e comprende il territorio dei comuni di Carobbio degli Angeli, Cenate Sotto, Credaro, Entratico, Gandosso, Ranica, San Paolo d'Argon, Torre de' Roveri, Villa di Serio, Villongo e, in parte, il territorio dei comuni di Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Albano Sant'Alessandro, Alzano Lombardo, Bagnatica, Barzana, Bergamo, Bolgare, Brusaparto, Carvico, Castelli Calepio, Cenate Sopra, Chiuduno, Costa Mezzate, Curno, Foresto Sparso, Gorlago, Grumello del Monte, Luzzana, Mapello, Montello, Mozzo, Nembro, Paladina, Palazzago, Ponteranica, Pontida, Predore, Sarnico, Scanzorosciate, Seriate, Sorisole, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Telgate, Torre Boldone, Trescore Baineario, Valbrembo, Viadanica, Villa d'Adda, Villa d'Almè e Zandobbio.

██  Scanzo (o Moscato di Scanzo). La zona di produzione riguarda la provincia di Bergamo e comprende il territorio del comune di Scanzorosciate.

██  Franciacorta. La zona di produzione riguarda la provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Cortefranca, Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Passirano, Provaglio d’Iseo, Cellatica, Gussago e, in parte, il territorio dei comuni di Cologne, Coccaglio, Rovato e Cazzago S. Martino.

██  Cellatica. La zona di produzione riguarda la provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Cellatica, Collebeato e Brescia.

██  Valtellina Superiore DOCG., Sforzato di Valtellina (o Sfursat di Valtellina DOCG)., Valtellina Rosso (o Rosso di Valtellina).  La zona di produzione riguarda la provincia di Sondrio e comprende il territorio dei comuni di Ardenno, Berbenno, Bianzone, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Chiuro, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Teglio, Tirano, Tresivio e Villa di Tirano

██  Capriano del Colle. La zona di produzione riguarda la provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Capriano del Colle e Poncarale.

██  Botticino. La zona di produzione riguarda la provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Brescia, Botticino e Rezzato.

▬▬  Riviera del Garda Bresciano (o Garda Bresciano). La zona di produzione riguarda la provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Capo Valle, Idro, Treviso Bresciano, Provaglio Valsabbia, Sabbio Chiese, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, San Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe del Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo e Sirmione.

▬▬  Garda. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Brescia, il territorio dei comuni di Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, S. Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano del lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo Sirmione.
  2. per la provincia di Mantova, il territorio dei comuni di Monzambano, Ponti sul Mincio e, in parte, il territorio dei comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Solferino e Volta Mantovana.
  3. per la provincia di Verona, il territorio dei comuni di Bardolino, Castelnuovo del Garda, Cazzano di Tramigna, Garda, lllasi, Lazise, Mezzane, Montecchia di Crosara, Roncà, Sant'Ambrogio Valpoticella, S. Giovanni Ilarione, San Pietro in Cariano, Tregnago e, in parte, il territorio dei comuni di Affi, Badia, Calavena, Brentino Belluno, Bussolengo, Caldiero, Caprino Veronese, Cerro, Cavaion, Colognola ai Colli, Costermano, Dolcè, Fumane, Grezzana, Lavagno, Marano, Monteforte d'Alpone, Negrar, Pastrengo, Pescantina, Peschiera, Rivoli, San Bonifacio, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, Soave, Sommacampagna, Sona, Torri dei Benaco, Valeggio sul Mincio, Verona, Vestenanuova e Villafranca.

██  Valténesi. La zona di produzione riguarda la provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, S.Felice del Benaco, Puegnago del Garda, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze del Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole e, in parte, il territorio dei comuni di Lonato del Garda e di Desenzano del Garda.

██  Lugana. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Brescia, il territorio dei comuni di Desenzano, Lonato, Pozzolengo e Sirmione;
  2. per la provincia di Verona, il territorio del comune di Peschiera del Garda.

██  Garda Colli Mantovani. La zona di produzione riguarda la provincia di Mantova e comprende il territorio dei comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana.

██  Lambrusco Mantovano. La zona di produzione riguarda la provincia di Mantova e concerne le seguenti sottozone:

  1. Sottozona Viadanese Sabbionetano che comprende, in tutto o in parte, il territorio dei Comuni di Commessaggio, Dòsolo, Gazzuolo, Sabbioneta e Viadana;
  2. Sottozona Oltrepò Mantovano che comprende, in tutto o in parte, il territorio dei Comuni di Borgofranco sul Po, Carbonara sul Po, Gonzaga, Magnacavallo, Moglia, Mottegiana, Pegognaga, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, Revere, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Suzzara e Villa Poma.

Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

La pianura lombarda è caratterizzata da un Clima Continentale con forti escursioni termine tra il giorno e la notte, mentre nell'area pedemontana il Clima Temperato e una buona esposizione solare determinano condizioni più favorevoli per la coltivazione delle uve. Questo tipo di clima risulta ideale, in realtà, per la viticoltura della zona di produzione della Valtellina, le cui Alpi la pongono al riparo dei venti freddi del nord europa, e grazie anche alla natura dei Terreni sabbiosi, ottenuti dallo sfaldamento della roccia granitica, si ottengono Vini complessi e strutturati.

Nella zona produttiva della Franciacorta il suolo è caratterizzato da una varietà di Terreni sciolti, integrati con argilla, limo, sabbia e ciottoli che consentono il drenaggio dell'acqua, dalla cui coltivazione si ottengono Vini eleganti e di ottima complessità aromarica.

Condizioni ottimali per la coltivazione della vite si presentano nell'area collinare oltrepadana, ben esposta al sole e caratterizzata dal Clima Temperato e dal suolo, che si compone di Terreni marnosi e sabbiosi con strati arenacei e calcarei, le cui peculiarità privilegiano particolarmente la produzione di uve a bacca bianca destinate alla produzione dello Spumante.

Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Lombardia sono a spalliera, a Guyot singolo o multiplo e a Cordone speronato.


Degustando... in Lombardia

La cucina lombarda, ricca e variegata, è prevalentemente di terra. Casoncelli, Agnolotti e Tortelli di zucca si abbinano bene, rispettivamente, con un Valcalepio Rosso, un Buttafuoco e un Oltrepò Pavese Cruasè. Il classico Risotto alla milanese con zafferano e midotto di bue, accompagnato con l'ossobuco, è un piatto ottimo degustato con un San Colombano Rosso, mentre il Risotto con le Rane o il Risotto con il Pesce persico si abbinano bene con un sapido Lugana.

I Pizzoccheri della Valtellina, con verze, patate e abbondante Bitto fuso, presente anche nella Polenta taragna, e gli Sciatt, sono specialità da provare con le diverse tipologie di Valtellina Superiore.

Taglieri di Bresaola della Valtellina, Salami Brianza, Cremona, di Varzi e d'Oca di Mortara si abbinano con una vivace Bonarda dell'Oltrepò Pavese, ottima anche con la Cassoeula, a base di cotiche e costine, zampetti, codino e verza. Le famose Cotolette alla milanese, di carne di vitello, rigorosamente con l'osso, impanate e fritte nel burro, sono perfette con un Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese, mentre il Bollito misto si accompagna con la Mostarda di Cremona. Un sottilissimo velo di Raspadüra da Grana lodigiano è delizioso con un Oltrepò Pavese Metodo Classico e un assaggio di Bitto o di Bagoss stagionato con un Valtellina Sforzato.

Il Panettone di Milano, tipico dolce natalizio, è ottimo con un Oltrepò Pavese Moscato Spumante, ideale anche con la soffice Torta paradiso e le Offelle di pasta frolla, mentre la bergamasca Polenza e Osei e la Sbrisolona mantovana si abbinano con un Valcalepio Moscato Passito.


 

I Vini della Regione Marche


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


I Vini della Regione Marche

Il paesaggio marchigiano, compreso nella fascia tra l'Appennino e il mare, è estremamente suggestivo poiché la catena montuosa che degrada verso il litorale adriatico risalta fantastici scorci panoramici delle colline, solcate da verdi vallate naturali. Ed è proprio tra questi territori, particolarmente vocati alla coltivazione della vite, che le condizioni pedoclimatiche unite alle moderne tecnologie di vinificazione consentono la produzione di vini la cui qualità, in molti casi, è elevata all'eccellenza.

La viticoltura nel territorio marchigiano risale a tempi remoti con un'ampia gamma di vitigni non sempre di qualità, destinati per lo più al consumo familiare. L'ammodernamento è iniziato nel secondo dopoguerra con la piantumazione di vitigni di pregio nelle zone collinari di Jesi, Cupramontana e nei Colli Piceni, la cui qualità è stata riconosciuta ufficialmente a partire dagli anni '62 con l'applicazione della disciplina sulla tutela giuridica delle Denominazioni di origine controllata.

Attualmente nelle Marche sono censite oltre 200 varietà di vitigni, tuttavia il Sangiovese, il Montepulciano, il Verdicchio e il Trebbiano Toscano prevalgono nettamente su tutti. Qualche vitigno autoctono meno noto è venuto recentemente alla ribalta, mente vitigni alloctoni come lo Chardonnay, il Merlot, il Cabernet Sauvignon, sono stati integrati con successo tra i vitigni tradizionali.


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 17.563 ettari di cui: Montagna: 5% | Collina: 85% | Pianura: 10% |
  • Produzione totale Vino: 1.039.000 ettolitri di cui: Vini DOP 39,5% | Vini IGP 24,5%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 55% | Vini Bianchi 45%.
  • Denominazioni vinicole presenti nelle Marche: Vini DOCG: 5 | Vini DOC: 15 | Vini IGT: 1 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini delle Marche

██  Colli Pesaresi. La zona di produzione riguarda la provincia di Pesaro-Urbino e comprende il territorio dei comuni di Barchi, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Isola del Piano, Montebaroccio, Mondavio, Mondolfo, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monteporzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, Saltara, San Costanzo, San Giorgio, San Lorenzo in Campo, Sant’Angelo in Lizzola, Sant’Ippolito, Serrungarina, Tavullia e, in parte, il territorio dei comuni di Tavoleto, Auditore, Sassocorvaro, Urbino, Fermignano e Cagli.

▬▬  Bianchello del Metauro. La zona di produzione riguarda la provincia di Pesaro-Urbino e comprende il territorio dei comuni di Fano, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Montefelcino, Isola del Piano, Fossombrone, S. Ippolito, Montemaggiore, S. Giorgio, Piagge, S. Costanzo, Orciano, Barchi, Fratterosa, l'isola amministrativa del comune di Mondavio denominata Cavallara, compresa tra i territori comunali di Serrungarina, Montemaggiore, Piagge, S. Giorgio e Orciano, e, in parte, il territorio  dei comuni di Urbino e Fermignano.

▬▬  Pergola. La zona di produzione riguarda la provincia di Pesaro-Urbino e comprende il territorio dei comuni di Pergola, Fratte Rosa, Frontone, Serra Sant'Abbondio e San Lorenzo in Campo.

▬▬  Esino. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Ancona, l'intero territorio della provincia;
  2. per la provincia di Macerata, il territorio della provincia che delimita le zone di produzione del Verdicchio di Matelica e del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

██  Lacrima di Morro d'Alba. La zona di produzione riguarda la provincia di Ancona e comprende il territorio dei comuni di Morro d'Alba, Monte S. Vito, S. Marcello, Belvedere Ostrense, Ostra e Senigallia.

▬▬  Verdicchio dei Castelli di Jesi. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Ancona, il territorio dei comuni di Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Corinaldo, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Montecarotto, Monte Roberto, Morro d'Alba, Ostra, Poggio San Marcello, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Senigallia, Serra de' Conti, Serra San Quirico e Staffolo;
  2. per la provincia di Macerata, il territorio dei comuni di Apiro, Cingoli e Poggio San Vicino.

██  Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico. La zona di produzione comprende l'area delimitata per il Verdicchio dei Castelli di Jesi, con l'esclusione del territorio posto alla sinistra del Fiume Misa e del territorio appartenente ai comuni di Ostra e di Senigallia, in provincia di Ancona.

****  Rosso Piceno. La zona di produzione riguarda le province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, e comprende il territorio che parte dalle colline dell'entroterra fino al mare Adriatico, con l'esclusione dei territori in cui sono prodotti il Vino Conero e il Vino Rosso Conero.

██  Rosso Piceno Superiore. La zona di produzione riguarda la provincia di Ascoli Piceno e comprende il territorio dei comuni di Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Castorano, Offida e, in parte, il territorio dei comuni di Ascoli Piceno, Castel di Lama, Colli del Tronto, Grottammare, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli.

██  Rosso Conero. La zona di produzione riguarda la provincia di Ancona e comprende il territorio dei comuni di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana e, in parte, il territorio dei comuni di Castelfidardo e Osimo.

▬▬  I Terreni di San Severino. La zona di produzione riguarda la provincia di Macerata e comprende il territorio del comune di San Severino Marche.

▬▬  Verdicchio di Matelica. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Macerata, il territorio dei comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco;
  2. per la provincia di Ancona, parte del territorio dei comuni di Cerreto D'Esi e Fabriano.

██  Vernaccia di Serrapetrona. La zona di produzione riguarda la provincia di Macerata e comprende il territorio del comune di Serrapetrona e, in parte, il territorio dei comuni di Belforte del Chienti e San Severino Marche.

██  San Ginesio. La zona di produzione riguarda la provincia di Macerata e comprende il territorio dei comuni di San Ginesio, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Ripe San Ginesio, Gualdo, Colmurano, Sant'Angelo in Pontano e Loro Piceno.

██  Colli Maceratesi. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Macerata, il territorio dell'intera provincia;
  2. per la provincia di Ancona, il territorio del comune di Loreto. 

██  Falerio La zona di produzione comprende l'intero territorio delle province di Ascoli Piceno e Fermo. 

▬▬  Terre di Offida. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Ascoli Piceno, relativamente alle tipologie Terre di Offida Passerina, Spumante e Passito, comprende il territorio dei comuni di Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Casteldilama, Castignano, Castorano, Cossignano, Montefiore dell'Aso, Offida, Ripatransone e, in parte, del territorio dei comuni di Ascoli Piceno, Carassai, Colli del Tronto, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche, Montedinove, Manteprandone, Rotella, San Benedetto del Tronto e Spinetoli;
  2. per la provincia di Fermo, relativamente alle tipologie Terre di Offida Passerina, Spumante e Passito, comprende il territorio dei comuni di Campofilone e Pedaso; la tipologia Terre di Offida Passerina Vino Santo comprende il territorio dei comuni di Offida e Ripatransone.

Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Le colline marchigiane sono caratterizzate da un Clima Sub-continentale, con terreni compatti e ricchi di sostanze organiche, in cui i Vitigni Biancame, Aleatico e Sangiovese, trovano le condizioni ideali per la coltivazione. Si ha un Clima Continentale, invece, nelle aree interne, ideale per la coltivazione dei Vitigni Verdicchio e il Lacrima, grazie anche ai Terreni marnosi, ricchi di limo e calcare. Il Clima Mediterraneo nella zona costiera, caratterizzata tra l'altro da terreni ricchi di sedimenti marini, determina condizioni pedoclimatiche favorevoli alla coltivazione del Vitigno Montepulciano.

Sistemi di allevamento della vite più diffusi nelle Marche sono il Guyot e il Cordone speronato.


Degustando... nelle Marche

La cucina marchigiana presenta aspetti molti interessanti, specie nella preparazione di piatti a base di pesce e ortaggi come la Razza con peperoni, le Seppie con piselli e il Polpo con patate.

Il desco si apre con fettine di pregiato Prosciutto crudo di Carpegna che esalta il suo sapore con un fresco Vino Bianchello del Metauro, mentre le gustose Olive all'ascolana deliziano il palato con un Vino Falerio dei Colli Ascolani. I Maccheroncini di Campofilone in brodo di cappone con Tartufo bianco di Montefeltro si abbinano bene con il Vino Verdicchio di Matelica, invece i Cascioni con scaglie di Formaggio di Fossa sono più congeniali con un Vino Verdicchio dei Castelli di Jesi. La Pasticciata pesarese, a base di carne bovina di razza marchigiana, va degustata con il Vino Colli Pesaresi Sangiovese, mentre le Pappardelle al sugo di lepre e i Vincisgrassi con il Vino Rosso Conero; l'Oca arrosto e il Pollo in potacchio sono da abbinare con il Vino Lacrima di Morro d'Alba, mentre il Vino di Offida Pecorino si degusta piacevolmente con il Brodetto alla sambenedettese.

Il dessert di fine pasto, rappresentato dal Frustingo (o bostrengo), a base di pane o riso in ammollo, con mele, fichi secchi, noci, mandorle e un velo di cacao, si abbina molto bene con il Vino Vernaccia di Serrapetrona Dolce.


 

I Vini della Regione Molise


 


I Vini della Regione Molise

La coltivazione della vite in Molise si attesta fin dall'antichità sia pure per una produzione vinicola con carattere di promiscuità. Solo in tempi recenti la viticoltura molisana si è allineata alle moderne tecnologie e i risultati, di gran lunga incoraggianti, si sono già attestati a circa un terzo della produzione dei vini a denominazione di origine: i Vini DOC Biferno o Tintilia, ottenuti nelle zone di produzione dell'Alto e del Basso Molise rappresentano concretamente espressione di alta qualità, raggiunta con merito dai produttori molisani.

Il patrimonio ampelografico, costituito da vitigni autoctoni come il Trebbiano, il Greco, il Cacaccione, il Cacciadebiti, il Bombino Bianco, il Sangiovese e il Montepulciano, si è trasmesso pressoché immutato nonostante gli attacchi della fillossera, fino agli anni 70-80 del secolo scorso. Il sistema di allevamento tradizionale di allora, ovvero il tendone, è ancora diffuso ma viene gradualmente sostituito con sistemi più adatti alla viticoltura meccanizzata.


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 5.540 ettari di cui: Montagna: 55% | Collina: 45% | Pianura: 0% |
  • Produzione totale Vino: 319.000 ettolitri di cui: Vini DOP 13% | Vini IGP 17,6%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 74% | Vini Bianchi 26%.
  • Denominazioni vinicole presenti nel Molise: Vini DOCG: 0 | Vini DOC: 4 | Vini IGT: 2 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini del Molise

░░░  Molise. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Campobasso, il territorio dei comuni di Acquaviva Collecroce, Baranello, Boiano, Bonefro, Busso, Campobasso, Campochiaro, Campodipietra, Campolieto, Campomarino, Casacalenda, Casalciprano, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Civitacampomarano, Colle d’Anchise, Colletorto, Duronia, Ferrazzano, Fossalto, Gambatesa, Gildone, Guardialfiera, Guardiaregia, Guglionesi, Ielsi, Larino, Limosano, Lucito, Lupara, Macchia Valfortore, Mafalda, Matrice, Mirabello Sannitico, Montagano, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Molise, Monacilioni, Montagano, Montelongo, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Oratino, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Pietracupa, Portocannone, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Roccavivara, Rotello, Salcito, Sant’Angelo Limosano, San Biase, Santa Croce di Magliano, Sant’Elia a P., San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Giuliano di Puglia, Santa Maria del Molise, San Massimo, San Polo Matese, San Martino in Pensilis, Sepino, Tavenna, Termoli, Toro, Torella del Sannio, Trivento, Tufara, Ururi e Vinchiaturo;
  2. per la provincia di Iserrnia, il territorio dei comuni di Acquaviva d’Isernia, Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Cantalupo, Capracotta, Carovilli, Carpinone, Castel del Giudice, Castelpetroso, Castelpizzuto, Castel San Vincenzo, Castelverrino, Cerro al Volturno, Chiauci, Civitanova del Sannio, Colli a Volturno, Conca Casale, Filignano, Forli del Sannio, Fornelli, Frosolone, Isernia, Longano, Macchia d’Isernia, Macchiagodena, Miranda, Montaquila, Monteroduni, Pesche, Pescolanciano, Pescopennataro, Pettoranello del Molise, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Pozzilli, Rionero Sannitico, Roccamandolfi, Roccasicura, Rocchetta a Volturno, Sant’Agapito, Sant’Angelo del Pesco, Sant’Elena Sannita, San Pietro Avellana, Scapoli, Sessano del Molise, Sesto Campano, Vastogirardi e Venafro.

▬▬  Tintilia del Molise. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Campobasso, il territorio dei comuni di Acquaviva Collecroce, Baranello, Boiano, Bonefro, Busso, Campobasso, Campodipietra, Campolieto, Casacalenda, Casalciprano, Castelmauro, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castropignano, Colletorto, Colle d’Anchise, Ferrazzano, Fossalto, Gambatesa, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Limosano, Lucito, Lupara, Macchia Valfortore, Mafalda, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montelongo, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Oratino, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Portocannone, , Ripalimosani, Rotello, Salcito, Sant’Angelo Limosano, San Biase, Santa Croce di Magliano, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Tavenna, Toro, Tufara, Trivento, Ururi e Vinchiaturo;
  2. per la provincia di Isernia, il territorio dei comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Castelverrino, Colli al Volturno, Forlì del Sannio, Fornelli, Isernia, Longano, Macchia d’Isernia, Miranda, Montaquila, Monteroduni, Pesche, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Pozzilli e Venafro.

██  Pentro d'Isernia. La zona di produzione riguarda la provincia di Isernia e comprende il territorio dei comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Castelverrino, Colli a Volturno, Fornelli, Isernia, Longano, Macchia d’Isernia, Miranda, Montaquila, Monteroduni, Pesche, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Pozzilli, Sant’Agapito e Venafro.

██  Biferno. La zona di produzione riguarda la provincia di Campobasso e comprende il territorio dei comuni di Acquaviva Collecroce, Campobasso, Campodipietra, Campomarino, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Colletorto, Ferrazzano, Gambatesa, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Limosano, Lucito, Lupara, Macchia Valfortore, Mirabello Sannitico, Mafalda, Montagano, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montelongo, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Portocannone, Rotello, Santa Croce di Magliano, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Tavenna, Termoli, Toro, Tufara e Ururi.


Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il territorio molisano si compone prevalentemente di montagne e di colline, oltre ad una fascia costiera lunga 40 km. circa. Nelle zone interne si ha un Clima Sub-continentale caratterizzato da estati calde e afose e inverni rigidi che rendono difficoltosa la coltivazione della vite. L'area collinare, invece, dove il Clima Temperato alterna forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, consente una migliore attività produttiva fatta da vini di buona finezza e complessità olfattiva.

Il suolo del Molise è caratterizzato da Terreni Calcareo-Marnosi-Selciosi e Argilloso-Marnosi che permettono la produzione di vini di qualità, mentre nella parte litoranea, Terreni Argillosi e Sabbiosi risultano più ideali per una produzione vinicola che punta alla quantità.

Sistemi di allevamento della vite più diffusi nel Molise sono il Tendone, l'Alberello, il Guyot e il Cordone speronato.


Degustando... nel Molise

La cucina molisana è incline alle specialità di terra che ben si accostano ai vini prodotti nel territorio. Pietanze a base di Carne di agnello o di pecora vanno bene in abbinamento con un Biferno Rosso di buona struttura o con un Tintilia del Molise. Il Cosciotto di agnello, invece, preparato con pregiato Tartufo bianco di San Pietro Avellana, diventa ancor più delizioso degustandolo con un rarissimo Pentro di Isernia Rosso.

La piacevolezza del Brodetto di Termoli - piatto composto da una zuppa di pesce misto con vongole e cozze -, diventa ancora più esaltante con l'abbinamento a un giovane Biferno Rosato a base di Montepulciano. E poi, le deliziose Burrate, le Stracciate e le Ricotte al tartufo sono ideali con una Falanghina, mentre un Caciocavallo di lunga stagionatura richiede un Molise Montepulciano o Aglianico.

Al momento del dessert, le Cicerchiate, le Zeppole o le Ferratelle, degustate con un Moscato Passito a base di Moscato reale, saranno una piacevole dolcezza di fine pasto.


 

I Vini della Regione Piemonte


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


I Vini della Regione Piemonte

Il Piemonte è la storia e la cultura del vino italiano. La vite è presente nel territorio piemontese almeno dall'età romana e numerose testimonianze ne ripercorrono gli eventi: Tito Livio menziona il Barbaresco nella storia di Roma; Plinio il Vecchio descrive le caratteristiche dei vigneti piemontesi; nella prima metà del 1200 Pier de' Crescenzi, autore del primo trattato di agricoltura, elogia i sistemi di coltivazione adottati dai contadini del Monferrato. Ed è proprio in quel periodo che si hanno le prime evoluzioni con l'introduzione dell'allevamento a spanna e con la produzione del Vino Barbaresco, diverso da quello coltivato oggi, vinificato con l'aggiunta di uve Moscatello e Passeretta per renderlo dolce e frizzante.

Nel XVI secolo venivano individuate buone zone di produzione dislocate nel Monferrato per poi perfezionare, nel XVIII secolo, altre conoscenze circa la coltivazione della vite in collina. Nell'Ottocento Camillo Benso Conte di Cavour si professa grande estimatore del Vino Barolo e offre il proprio contributo per estendere la viticoltura piemontese con l'introduzione del Vitigno Pinot, che verrà in seguito distrutto dalla fillossera. Nel frattempo il Barbaresco viene vinificato secco ricevendo buoni consensi, alla stregua dei vini della Borgogna. Bisogna attendere l'anno 1867 per vedere la prima fiera enologica organizzata a Torino, e nel 1894 la fondazione di una cantina sociale per l'esclusiva produzione del Barbaresco. Per un altro mezzo secolo i vignaioli piemontesi hanno prodotto vini sfusi destinati al consumo di massa per poi, dal 1960, puntare sulla qualità con un grande lavoro di abbattimento delle rese e con la selezione dei Cru di Barolo e di Barbaresco.  

Oggi, molti vini piemontesi di maggior pregio, adatti all'invecchiamento: Barolo, Barbaresco, Gattinara, Ghemme, Nebbiolo d'Alba, Bramaterra, Lessona, Boca, Carema, Fara, Roero, e Sizzano, sono ottenute da uve Nebbiolo, mentre dal blasonato Vitigno Barbera, presente nelle denominazioni: Piemonte, Canavese, Pinerolese, Colline Novaresi e Collina Torinese, si ottengono vini più di pronta beva. Un altro pilastro dell'enologia piemontese è rappresentato dal Dolcetto, un vitigno autoctono che deve il suo nome alla precoce maturazione dei grappoli, ricchi di zucchero già dalla seconda metà di settembre. 


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 48.100 ettari di cui: Montagna: 43% | Collina: 30% | Pianura: 27% |
  • Produzione totale Vino: 2.580.000 ettolitri di cui: Vini DOP 81% | Vini IGP 0%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 60% | Vini Bianchi 40%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Piemonte: Vini DOCG: 16 | Vini DOC: 42 | Vini IGT: 0 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini del Piemonte

Il territorio piemontese è particolarmente vocato alla produzione di Vini di alta qualità, nel cui ambito si identificano sei macro-aree principali: 1) l'area pedemontana tra Saluzzo e Torino; 2) il Monferrato Astigiano; 3) l'alto Monferrato; 4) il Roero; 5) le Langhe; 6) l'Alto Piemonte. I territori dove vengono prodotti i Vini Alta Langa DOCG, Asti DOCG e Brachetto d'Acqui DOCG rappresentano alcune tra le massime espressioni vinicole delle rispettive zone di produzione.

██  Saluzzese e Torinese. La zona di produzione riguarda l'area pedemontana e, in parte, montana, copresa tra l'antico marchesato di Saluzzo e le Valli alpine torinesi.

██  Monferrato Astigiano. La zona di produzione si estende dalla provincia di Asti ai Colli casalesi, fino al confine della provincia di Alessandria.

██  Alto Monferrato. La zona di produzione si estende lungo il territorio che parte dalla Bormida di Spigno fino all'Oltrepò Pavese, e dalla piana di Alessandria fino all'Appennino ligure. 

██  Roero. La zona di produzione è distesa lungo l'asse regionale tra sud, che comprende Roero e Langhe, e nord, che comprende l'area Biellese, Vercellese e Novarese.

██  Langhe. La zona di produzione è delimitata dal Fiume Tanaro a ovest, dalle Alpi liguri a Sud e dal Monferrato nell'area nord-est.

██  Alto Piemonte. La zona di produzione interessa il territorio dei Colli Vercellesi, Novaresi e Biellesi, nella parte che va dalle Colline di Lessona fino ai rilievi della bassa Val d'Ossola.

▬▬  Alta Langa. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d'Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cris toforo, Sezzadio, Silvano d'Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio e Visone;
  2. per la provincia di Asti, il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelrocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame e Vesime;
  3. per la provincia di Cuneo, il territorio dei comuni di Alba, Albaretto Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carrù, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Ceva, Cigliè, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovi', Monesiglio, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca di Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella, Vicoforte.

▬▬  Asti. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Grognardo, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone;
  2. per la provincia di Asti, il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Costigliole d'Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Moasca, Sessame, Vesime, Rocchetta Palafea e San Giorgio Scarampi;
  3. per la provincia di Cuneo, il territorio dei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d'Alba, S. Stefano Belbo, S. Vittoria d'Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Senodelvio del comune di Alba.

▬▬  Brachetto d'Acqui (o Acqui). La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Asti, il territorio dei comuni di Vesime, Cessole, Loazzolo, Bubbio, Monastero Bormida, Rocchetta Palafea, Montabone, Fontanile, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castel Boglione, Castel Rocchero, Sessame, Castelletto Molina, Calamandrana, Cassinasco e, in parte, il territorio del comune di Nizza Monferrato;
  2. per la provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di Acqui Terme, Terzo, Bistagno, Alice Bel Colle, Strevi, Ricaldone, Cassine e Visone.

Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il territorio piemontese si compone da aree montuose, comprese nel settore occidentale dell'arco alpino; aree collinari, soprattutto nella zona del Monferrato; aree pianeggianti, scarsamente o quasi per nulla destinate a vigneto. L'area collinare è suddivisa in tre gruppi: la prima è costituita dalle masse rocciose cristalline del canavese; la seconda va dalla collina di Torino alle colline del Monferrato; la terza, le Langhe. Il suolo piemontese è costituito da Terreni Marnosi-Argillosi, Terreni Calcareo-Marnosi, Arenarie, Gessi e Conglomerati, che conferiscono eleganza e una corposità ben strutturata soprattutto ai Vini destinati all'invecchiamento.

Il Clima Continentale, tipico del territorio, si caratterizza per le forti escursioni termiche stagionali e giornaliere, inverni lunghi e freddi ed estati calde, che risultano ideali per la produzione di Vini di particolare finezza olfattiva.

Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Piemonte sono il Guyot e, nel Canavese per la produzione dei Vini Erbaluce e Carema, la Pergola.


Degustando... in Piemonte

La cucina piemontese si caratterizza per gli innumerevoli piatti di terra e di prodotti di grande pregio come la Pasta fresca, Carni, Formaggi, Funghi Porcini e Ovoli, e il preziosissimo Tartufo bianco d'Alba.

Tra i primi piatti, il gusto degli Agnolotti alla monferrina si esalta con un Vino Grignolino d'Asti, che è ottimo anche con il Coniglio con i peperoni; il Risotto al Montèbole - antico formaggio della Val Borbèra - è ideale con un Vino Timorasso, mentre la Paniscia Novarese si gusta piacevolmente con un Vino Ghemme non molto evoluto.

Nella zona del Basso Monferrato primeggia il Vino Gavi, la cui piacevolezza esalta il gusto delle Cipolle ripiene di amaretti, zucca e mostarda, oppure dei Ravioli di Gavi serviti al tocco, cioè con borraggine e carne, oppure a "culo nudo", ovvero sconditi.

Altri baluardi della cucina tipica piemontese come il Fritto misto e la Bagna cauda si abbinano bene con un Vino Freisa d'Asti, mentre il Vitello tonnato è ottimo con un Vino Roero Arneis; il Pollo alla Marengo con un Vino Dolcetto di Ovada che va benissimo anche con i Batsoà, i tradizionali Zampini di maiale o di vitello, diffusi nel Canavese, lessati e poi passati nell'uovo, nel pangrattato e fritti. I sette tagli del Bollito piemontese sono ideali in abbinamento con un Vino Barbera d'Alba e, in tema di formaggi, il Castelmagno stagionato è ottimo in degustazione con un Vino Barolo di grande classe. Anche la  selvaggina trova posto nella tavola piemontese con il Camoscio alla piemontese, ottimo con un Vino Gattinara, che risulta ideale anche con lo storico Tapulone, stracotto d'asino tipico della zona tra Novara e il Cusio.

Gli Amaretti morbidi di Mombaruzzo con un Vino Arneis Passito o i Nocciolini di Chivasso con un Vino Erbaluce di Caluso Passito (utilizzato anche nella preparazione dello Zabaione), saranno la dolce compagnia in un intermezzo giornaliero o la piacevole conclusione del pranzo.


 

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