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REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO

Varietà: 205 REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971


Vitigno Refosco dal peduncolo rosso | Assovini.it



Il vitigno Refosco dal Peduncolo Rosso, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.

Il Refosco dal Peduncolo Rosso è un antico vitigno friulano e deve il suo nome alla particolare colorazione rossa del peduncolo in epoca di maturazione. La famiglia dei Refoschi appare numerosa e solo verso la fine dell'Ottocento, si cominciano a evidenziare le sue differenze rispetto agli altri componenti. Durante gli anni Ottanta e Novanta l'ISperViti di Conegliano Veneto ha intrapreso una serie di verifiche ampelografiche, isoenzimatiche e molecolari per fare luce sulle differenze tra i vari Refoschi, correlandoli anche con altre varietà.

I risultati riportano innanzitutto che il Refosco dal Peduncolo Rosso è distante dall'altro gruppo dei Refoschi, da cui si deduce che il "vero" Refosco è quello dal Peduncolo Rosso mentre gli altri ne portano il nome pur non avendo nulla a che fare con questo. Si evince, inoltre, che il Refosco dal Peduncolo Rosso si associa piuttosto a un gruppo di vitigni del quale fanno parte il Primitivo, il Corvina, il Piculit Neri e il Pinot Nero.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: grande, pentagonale, tondeggiante, trilobata
    • Grappolo: medio-grande, piramidale, alato, mediamente spargolo, caratterizzato dal "peduncolo" di colore rosso
    • Acino: medio, sferoidale 
    • Buccia: spessa, mediamente pruinosa, di colore blu-nero


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Refosco dal peduncolo rosso si ottiene un vino dal colore rosso rubino profondo, con profumo intenso e fruttato, con note di marasca e frutti di bosco. La grande persistenza gusto-olfattiva conferma un sapore disposto su una struttura piena, leggermente tannica e amarognola.

RIESLING ITALICO

Varietà: 209 RIESLING ITALICO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Riesling Italico | Assovini.it


Il vitigno Riesling Italico, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.

Il Riesling Italico, di origine incerta, pare abbia delle analogie con il vitigno Greco di Tufo. Se così fosse il Riesling Italico discenderebbe dall’Animea Gemella, vitigno già descritto da Columella e utilizzato dai Romani per la produzione del vino Animeo. Secondo alcuni Autori la varietà potrebbe essere invece originaria della Francia, ma nulla toglie che possa essere pervenuta da qualche paese dell’Europa centrale. Era, infatti, diffusa lungo la Drava, la Sava e il Danubio fin dalla seconda metà del secolo scorso. Da qui il Riesling si sarebbe diffuso in Veneto con il dominio Austro-Ungarico, giungendo in Oltrepò alla fine del 1800.

Il Riesling Italico si presta, inoltre, ad un leggero invecchiamento e alla produzione di vini spumanti e frizzanti. Viene inoltre impiegato in alcune DOC in uvaggi con vitigni bianchi locali per esaltarne le doti.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, orbicolare, trilobata o intera.
    • Grappolo: piccolo, tozzo, cilindrico, spesso alato, compatto.
    • Acino: medio-piccolo, sferoidale.
    • Buccia: sottile, consistente, pruinosa, di colore giallo dorato.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Riesling Italico si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso è fruttato, con note di mela cotogna e albicocca, talvolta con lievi sentori minerali. Al palato è fresco e asciutto, di medio corpo, con leggero retrogusto amarognolo, adatto alla produzione di vini sia tranquilli, sia frizzanti o spumanti.

RIESLING RENANO

Varietà: 210 RIESLING RENANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Riesling Renano | Assovini.it


Il vitigno Riesling Renano, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.

Il Riesling Renano, noto anche come Riesling Bianco, è un vitigno dalle origini tedesche della Valle del Reno, dove anticamente veniva coltivato dai romani. Alcune risultanze storiche fanno risalire il suo nome all'espressione "reissende tiere" ossia animale selvatico, per via dell'aroma aromatico vagamente muschiato.

Il Riesling Renano è un vitigno nobile da cui si ottengono uve tra le più pregiate e vocate alla produzione di vino bianco di alta qualità; è molto diffuso in Germania ed utilizzato per la produzione di diverse etichette vinicole. In Italia il Riesling Renano viene coltivato soprattutto nel Triveneto e nell'Oltrepò Pavese.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: grandezza media, tondeggiante, trilobata.
    • Grappolo: compatto (quando non si ha la colatura), piccolo (lungo 10-15 cm), un po' tozzo, cilindrico-piramidale.
    • Acino: piccolo (diametro 13,5), sferoide.
    • Buccia: color dorato carico (talvolta anche ambrato), punteggiata, di media consistenza.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Riesling Renano si ottiene un gradevole vino aromatico secco, dal profumo caratteristico, equilibrato e con leggeri sentori di moscato. Al palato risulta pulito, delicato ed elegante, caratterizzato da un buon equilibrio acidità-alcol e buon retrogusto che riprende il caratteristico bouquet di aromi primari.

SANGIOVESE

Varietà: 218 SANGIOVESE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Sangiovese | Assovini.it


Il vitigno Sangiovese, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.

Il Sangiovese è probabilmente un vitigno originario della Toscana (se ne ha notizia sin dal periodo etrusco, intorno all'VIII secolo a.C.) e il suo nome potrebbe derivare dal termine "Sangue di Giove", a testimonianza dell'antico legame tra vino e divinità. Un'altra teoria meno vaga fa risalire l'origine del nome alla provenienza da San Giovanni Valdarno.

L'approvvigionamento vinicolo della capitale Firenze nel periodo rinascimentale era proprio dai Castelli del Valdarno di Sopra, costruiti nei territori conquistati dai fiorentini qualche secolo prima. Nel 1716, il Granduca Cosimo III de' Medici emanava un Bando per regolamentare la tutela dei vini del Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno di Sopra. Vi è un'altra tesi secondo cui il Sangiovese sia nato a Santarcangelo di Romagna. Infatti, già al tempo dei Romani su questi colli a ridosso del Rubicone veniva coltivata la vite. Da qui il nome " Colle Jovis " ove sorse e si sviluppò Santarcangelo.

Sangiovese quindi quale congiunzione di SANGUIS e JOVIS sangue di Giove. Da recenti studi genetici sembra che il "Sangiovese", contrariamente alla sua diffusa e storica presenza nell’area tirrenica, possieda numerose parentele con cultivar coltivate nel Sud Italia, soprattutto in Sicilia e Calabria. Dieci varietà ne costituiscono la "famiglia" ed il "Ciliegiolo" sembra sia un suo discendente diretto.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, trilobata o pentalobata, di colore verde chiaro.
    • Grappolo: medio, compatto, cilindrico-piramidale, alato.
    • Acino: medio-grande, ovoidale di forma regolare.
    • Buccia: di colore nero-violaceo e ricca di pruina, non molto spessa.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Sangiovese si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, tannico, di corpo, armonico, con gradevole restrogusto amarognolo e fruttato; invecchiato sprigiona i caratteristici profumi terziari.
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