VERDICCHIO DI MATELICA DOC

VERDICCHIO DI MATELICA DOC

Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 21.07.1967, G.U. 211 del 23.08.1967

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 113 del 16.05.2022 


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Verdicchio di Matelica D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Verdicchio di Matelica” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Verdicchio di Matelica
  2. Verdicchio di Matelica Passito
  3. Verdicchio di Matelica Spumante

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Verdicchio di Matelica

 

  • Verdicchio di Matelica (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Verdicchio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Marche.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino tenue; Odore delicato, caratteristico; Sapore asciutto, armonico, con retrogusto gradevolmente amarognolo.

  • Verdicchio di Matelica Passito (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 85% Vitigno Verdicchio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Marche.
  • => 15% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore dal giallo paglierino all'ambrato; Odore caratteristico, etereo, intenso: Sapore da amabile a dolce, armonico, vellutato con retrogusto amarognolo, caratteristico.

  • Verdicchio di Matelica Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut
  • => 85% Vitigno Verdicchio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Marche.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente; Colore giallo paglierino più o meno intenso, con riflessi verdolini; Odore caratteristico, fine, ampio e composito; Sapore da extra-brut a secco; sapido, fresco, fine, armonico.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Verdicchio di Matelica

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Verdicchio di Matelica si estende nelle vallate attraversate dal fiume Esino fino alla zona montuosa appenninica e alla costa adriatica. Il territorio, adeguatamente ventilato e luminoso, favorisce l'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Verdicchio di Matelica è localizzata in:

  • provincia di Macerata e comprende il territorio dei comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco.
  • provincia di Ancona e comprende il territorio dei comuni di Cerreto d'Esi e Fabriano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Verdicchio di Matelica

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Verdicchio di Matelica prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Verdicchio di Matelica non dovrà essere superiore al 70% e al 45% per la tipologia di Vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Verdicchio di Matelica Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 23°.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Verdicchio di Matelica è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, soltanto per le bottiglie e i contenitori di capacità non superiore a 1,5 litri.

4. Produttori di Vino DOC Verdicchio di Matelica

Con l’utilizzo della DOC Verdicchio di Matelica i Produttori Vinicoli Marchigiani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Verdicchio di Matelica

Antipasti di pesce crudo (molluschi bivalvi di varia specie), pesci dalle carni saporite e salsate, primi piatti di pesce, lasagne di mare, risotti di mare, brodetti tipici di pesce.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Verdicchio di Matelica

La valle ha al centro l’abitato di Matelica, centro industriale e vinicolo. Di origine umbra divenne colonia romana. Popolata dai Piceni è provato che questi già conoscessero l’uva ed il vino per il ritrovamento nel centro abitato di Matelica di una tomba di un giovane “principe” dove, fra splendide armi e scettri ed altri oggetti, è stato rinvenuto un bacile emisferico al cui interno stavano 200 vinaccioli di vitis vinifera, più di un grappolo. Fra i vasi ceramici alcuni erano legati alla mensa ed al vino.

Il periodo Romano ha permesso a Plinio, Varrone, Catone ed altri di dissertare sull’uva e sul vino piceno. Da ciò si può affermare che in queste terre, giudicate fertili, non mancavano le vigne.

La caduta dell’impero Romano, le invasioni medievali, il disfacimento dell’impero d’oriente, che aveva avuto potere ed influenza lungo la costa adriatica, riducono l’attività agricola al solo sostentamento e le vigne, abbandonate le antiche alberate dell’epoca romana quando le viti venivano “maritate” agli aceri e ad altre piante, ora occupano piccoli appezzamenti a se stanti, protetti. Nasce il vigneto dell’azienda agricola. Alta densità d’impianto per non “sprecare terreno”, applicazione del contratto mezzadrile con la ripartizione del prodotto, due vinificazioni separate destinate all’autoconsumo.

Nel periodo medioevale la valle è feudo della signoria dei “Da Varano” di Camerino, potenti ed illuminati protagonisti della storia dell’area di dominio.

Il passaggio dall’Impero allo Stato della Chiesa nel 1578 creò un risveglio dell’attività agricola dovuto ai monaci ed agli insediamenti monastici nel territorio che influirono sulle attività temporali che le popolazioni accettarono. Proprio in questo periodo (12 gennaio 1579) un contratto notarile, in quel di Matelica, cita la parola “Verdicchio”.

Da qui la vite riprende un suo ruolo nell’economia aziendale e rurale cessando di essere esclusivo uso del Clero e dei Nobili ed entra nelle abitudini della comunità di persone.

È nella seconda metà dell’800, con l’arrivo dell’oidio, della peronospora e della fillossera, che la viticoltura subisce la sua fine per riprendere il suo nuovo sviluppo ai primi del ‘900 ove la divulgazione tecnica e l’insegnamento permettono di ricreare la viticoltura moderna con nuove varietà e, purtroppo, con l’abbandono di varietà e cloni del territorio.

Con gli anni ’50 si avvia il passaggio da coltura promiscua a specializzata, ha termine la figura del mezzadro (ope legis), i proprietari divengono imprenditori i quali, accorpando più poderi, investendo con il sostegno dei fondi comunitari, sfruttando le agevolazioni concesse alle forme cooperative ed allo sviluppo del sistema agroalimentare danno vita alla vitivinicoltura marchigiana di oggi nel matelicese e nella regione.

La denominazione “Verdicchio di Matelica”è conseguente al D.P.R. 930/1963 che norma le DOC e le DOCG. Il D.P.R. 21 luglio. Il D.P.R. 21 luglio 1967 riconosce la DOC al Verdicchio di Matelica. È il primo vino della regione ad aprire questa nuova pagina della vitivinicoltura regionale. La scelta della base ampelografica è tutta riposta nella varietà autoctona Verdicchio dalla quale deriva per almeno l’85% il prodotto vino. È un vitigno molto versatile e la tecnologia di lavorazione nel rispetto della tradizione locale consentono di ottenere prodotti anche con la tipologia spumante e passito.

Per lo spumante occorre fare riferimento alla importante prova documentale fornita dal Trattato “De salubri potu dissertatio” di Francesco Scacchi, fabrianese, scritto nel 1622. Nel volume “del bere sano” si parla del vino frizzante e dei processi di rifermentazione come di già noto anche durante l’epoca romana.

La produzione di spumante nelle Marche ha tradizione antica e la vocazione di questi territori è confermata dal fatto che i vini base spumante sono preparati in prevalenza con vitigni autoctoni quali il Verdicchio, Vernaccia nera, Maceratine ed altri. Appare utile riprendere quanto la tradizione antica operava aggiungendo un chicco di orzo e dello zucchero o mosto ad ogni bottiglia di vino fermo ed attendere la rifermentazione prima di aprire la bottiglia di “spumante fatto in casa” nelle occasioni della vita familiare.

Il Vino DOC Verdicchio di Matelica ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 luglio 1967.

Additional Info

  • Regione: Marche
  • Tipologie: Vino Bianco
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Amabile - (Vino mediamente dolce), Dolce - (Vino dolce), Passito - (Vino ottenuto dall'appassimento delle uve), Spumante Extra-brut - (Residuo zuccherino inf. a 6 grammi/litro), Spumante Brut - (Residuo zuccherino inf. a 15 grammi/litro)
  • Denominazione: D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata)
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