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FORASTERA

Varietà: 083 FORASTERA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Forastera | Assovini.it


Il vitigno Forastera, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni CampaniaLazio e Sardegna.

Gli eubei, primi colonizzatori greci dell'isola d'ischia, importarono la vite in Italia verso la il VII sec. a.C. La Biancolella trovò l'habitat ideale ad Ischia, isola di origine vulcanica, sede di fonti naturali di acqua termale, minerali e radiattive. Durante il periodo critico della fillossera fu importato un vitigno forestiero (da cui Forastera) più resistente alla malattia. Di difficile coltura tanto che l'istituto agrario di portici ne consigliò l'espianto subito dopo che fu trovato un rimedio alla crittogama, ma ormai il vitigno aveva allignato ed oggi produce vini di discreto valore.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: grande, quasi orbicolare, penta o trilobata.
    • Grappolo: medio, cilindrico o piramidale, può essere alato, piuttosto spargolo.
    • Acino: medio, ellissoidale 
    • Buccia: pruinosa, sottile e di colore giallo paglierino con sfumature verdi.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Forastera si ricava un vino di grado alcolico e acidità contenuti, dal colore giallo paglierino tenue, con aromi freschi e corpo delicato. Si tratta di bianchi freschi, in genere vinificati in acciaio, che vanno bevuti giovani. 

FRIULANO (EX TOCAI FRIULANO)

Varietà: 235 FRIULANO (EX TOCAI FRIULANO) - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Friulano (già Tocai Friulano) | Assovini.it


Il vitigno Friulano, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, SardegnaUmbria e Veneto.

Il Friulano, ovvero l'ex Tocai Friulano, è senza dubbio il vitigno più amato dai friulani che riconoscono al vino ottenuto tante qualità. Dal 15.11.2008 questo grande vino friulano, originario del Collio Goriziano, non si può più chiamare Tocai ma solo Friulano; ciò a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale del Friuli Venezia Giulia n.24/2007 che stabiliva la possibilità di utilizzare il nome Tocai per la vendita sul territorio italiano.

Dalla vendemmia 2008, dunque, non è più possibile utilizzare il nome Tocai, nonostante il vitigno sia autoctono del Friuli e più antico del Tokaj ungherese, che, peraltro, trattasi di un vino bianco secco, mentre quello ungherese è un vino dolce da dessert. Giova tener conto che il Tokaj ungherese è il vino più famoso d'Ungheria e pare che questa circostanza sia stata determinante nell'attribuire la paternità giuridica ungherese, ma anche per il fatto che il nome richiama lo stato in cui viene prodotto, mentre il tocai friulano dal solo vitigno. Ma come spesso accade, oltre al danno segue anche la beffa, in virtù del fatto che il vino tokaj ungherese viene prodotto da vitigni importati in passato, intorno al 1600, in Ungheria, proprio dal Collio Goriziano (uve Furmint, dal nome della donatrice, la baronessa Formentini).


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-grande, orbicolare o pentagonale, trilobata.
    • Grappolo: medio, tronco-piramidale, piuttosto compatto, provvisto di due ali, di cui una talvolta molto pronunciata.
    • Acino: medio, sferoidale 
    • Buccia: giallo-verde ricoperta di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Friulano dà un vino giallo paglierino con sfumature verdognole. Il profumo è fine e caratterizzato da sentori di fiori di mandorlo e di mandorla amara, che si ritrovano anche a livello gustativo. Morbido e dotato di ottima struttura, al gusto esprime buon equilibrio tra freschezza, sapidità e componente alcolica, con una piacevole persistenza ammandorlata.

GAGLIOPPO

Varietà: 090 GAGLIOPPO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Gaglioppo | Assovini.it


Il vitigno Gaglioppo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Calabria, Marche, Sardegna, Sicilia, Umbria.

Il Gaglioppo è un vitigno diffuso soprattutto in Calabria, che verosimilmente fu importato dai Greci al tempo della Magna Grecia grazie ad eventi e manifestazioni sportive le cui premiazioni consistevano nell'assegnazione di grappoli d'uva ai vincitori. L'area più vocata si estende nelle province di Cosenza e di Catanzaro, nelle colline tra il litorale e la catena montuosa della Sila, le cui forti escursioni termiche tra giorno e notte favoriscono una lenta maturazione dell'uva, consentendo in questo modo di sviluppare in maniera ottimale le proprietà organolettiche del vitigno, specialmente un'alta concentrazione zuccherina


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, talora cordiforme o cuneiforme; trilobata, con lobi inferiori mancanti o appena accennati, ma spesso quinquelobata;
    • Grappolo: medio o grande; allungato e conico o piramidale, talora corto e cilindrico;
    • Acino: medio, ovoide o sferoide, non sempre regolare;
    • Buccia: color nero, regolarmente distribuito, con riflessi rossastri o rosati.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • I vini prodotti con le uve Gaglioppo sono decisamente robusti e mediamente eleganti; i rosati si presentano di un colore rosato-aranciato con profumi che denotano una certa eleganza e complessità, con una netta predominanza di frutti rossi che confermano queste caratteristiche anche al palato, insieme ad altri sentori di fragole e componenti minerali. Nei rossi invece prevale un colore rubino tendente al granato, con una complessità olfattiva dolce, speziata, con note di catrame e finiture floreali di rose che si allungano anche al gusto, dove si denota una buona struttura tannica, un corpo pieno e una robusta alcolicità.

GARGANEGA

Varietà: 092 GARGANEGA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Garganega | Assovini.it


Il vitigno Garganega a bacca bianca viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria, Veneto.

Il Garganega è un vitigno molto antico, il cui il primo riconoscimento ufficiale pare risalga al 1200 nel celebre trattato di Pietro de' Crescenzi nel quale si parla di Garganica, ma è certo che tracce di questo nome e del vitigno vi fossero almeno dall’anno 1000.

Il comune di Gambellara è l'epicentro di una zona di antichissima tradizione vinicola in cui domina il Garganega al punto che esso, localmente, viene chiamato anche "Gambellara". Molto diffuso anche in Puglia e in Sicilia, che in quest'ultima regione è coltivato con il nome di "Grecanico Dorato".


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, quinquelobata, con denti molto pronunciati.
    • Grappolo: lungo, cilindrico, con ali molto pronunciate, relativamente spargolo, con rachide che spesso spacca in punta.
    • Acino: medio sferoide, di colore giallo dorato 
    • Buccia: spessa e la polpa succosa, di sapore semplice.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Garganega si ottiene un vino di colore giallo paglierino, con profumo abbastanza intenso, floreale e fruttato. Il gusto è piacevolmente equilibrato fra freschezza e morbidezza, dotato di media struttura e discreta persistenza gusto-olfattiva.
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