CHIANTI CLASSICO DOCG

CHIANTI CLASSICO DOCG

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC dal D.P.R. 09.08.1967, G.U. 217 del 30.08.1967 - Approvato DOCG dal D.P.R. 02.07.1984, G.U. 290 del 20.10.1984

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 152 del 01.07.2023


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Chianti Classico D.O.C.G. 

La denominazione di origine controllata e garantita "Chianti Classico" è riservata al vino rosso che risponde alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:

  1. Chianti Classico
  2. Chianti Classico Riserva
  3. Chianti Classico Gran Selezione (introdotto nel 2013)

1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Chianti Classico

 

  • Chianti Classico (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 80% Vitigno Sangiovese
  • =< 20% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana,
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore intenso, floreale, caratteristico e sapore secco, fresco, sapido, leggermente tannico che si affina con il tempo.

  • Chianti Classico Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 80% Vitigno Sangiovese
  • =< 20% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana,
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore intenso, fruttato e persistente, dal sapore secco, equilibrato, di buona tannicità.

  • Chianti Classico Gran Selezione (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Sangiovese
  • =< 10% Vitigni Colorino, Canaiolo, Ciliegiolo, Mammolo, Pugnitello, Malvasia Nera, Foglia Tonda, Sanforte, da soli o congiuntamente,
  • => 13% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore speziato e persistente, dal sapore secco, persistente, equilibrato.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Chianti Classico

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOCG Chianti Classico si estende sulle colline dell'Appennino centrale toscano, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOCG Chianti Classico è localizzata in:

  • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Greve in Chianti e parte del territorio dei comuni di Barberino Val d'Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.
  • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti e, in parte, il territorio dei comuni di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Chianti Classico

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Chianti Classico prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOCG Chianti Classico non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Il vino DOCG Chianti Classico con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia.
  • Il vino DOCG Chianti Classico Gran Selezione deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 30 mesi, di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia.
  • La DOCG Chianti Classico è contraddistinta in via esclusiva ed obbligatoria dal marchio "Gallo Nero".
  • Nella designazione dei Vini DOCG Chianti Classico può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOCG Chianti Classico è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOCG Chianti Classico

Con l’utilizzo della DOCG Chianti Classico i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Chianti Classico

Porchetta allo spiedo, trippa, bistecca alla fiorentina, lardo di Colonnata, il salame e la finocchiona di cinta senese.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Chianti Classico

Il territorio del Chianti Classico è una terra di antiche tradizioni vinicole di cui esistono testimonianze etrusche e romane proprie legale al mondo del vino. In epoca medievale il Chianti fu terra di continue battaglie fra le città di Firenze e Siena e in quel periodo, nacquero villaggi e badie, castelli e roccaforti, trasformati poi in parte in ville e residenze. Fu quindi alla fine del Medioevo che grandi spazi furono dedicati alla coltivazione della vite che acquistò progressivamente importanza economica e fama internazionale.

Del vino che nasce in questa terra se ne fa menzione a partire dal 1200 su manoscritti, cronache, documenti storici. Al 1398 risale il primo documento notarile in cui il nome Chianti appare riferito al vino prodotto in questa zona. Già nel ‘600 le esportazioni in Inghilterra non erano più occasionali.

La zona di produzione del Chianti Classico è la prima zona di produzione vinicola al mondo ad essere stata definita per legge, con un bando del 1716 del granduca di Toscana Cosimo III. Detto bando specificava i confini delle zone entro i quali potevano essere prodotti i vini Chianti (“per il Chianti è restato determinato e sia. Dallo Spedaluzzo fino a Greve; di lì a Panzano, con tutta la Podesteria di Radda, che contiene tre terzi, cioè Radda, Gajole e Castellina, arrivando fino al confine dello Stato di Siena”) ed istituiva una congregazione di vigilanza sulla produzione la spedizione, il controllo contro le frodi ed il commercio dei vini (una sorta di progenitore dei Consorzi).

Fino a tutto il 1700 il vino della zona del Chianti veniva prodotto utilizzando solo le uve del vitigno sangiovese; dai primi anni del 1800 si iniziò ad applicare la pratica di mescolare varietà diverse di uve per migliorare la qualità del vino prodotto. In quel periodo vennero sperimentate varie miscele, ma fu il Barone Bettino Ricasoli, tra il 1834 ed il 1837 a divulgare la composizione da lui ritenuta più idonea per ottenere un vino rosso piacevole, frizzante e di pronta beva e che sarebbe poi diventata la base della composizione ufficiale del vino Chianti: 70% di Sangioveto (denominazione locale per il Sangiovese), 15% di Canaiolo, 15% di Malvasia; e l'applicazione della pratica del governo all'uso Toscano.

Non essendo la produzione del territorio, a quel tempo, in grado di far fronte alla crescente domanda, si cominciò a produrre vino, con i sistemi e gli uvaggi utilizzati nel Chianti, anche nei territori limitrofi, ottenendo prodotti che, in un primo tempo,venivano chiamati all’“uso Chianti”, e che in seguito, vennero addirittura venduti come Chianti tout court. Il famoso vino prodotto nella zona geografica del Chianti veniva quindi “imitato” in altre parti della Toscana rendendo necessaria la creazione di un organismo che lo tutelasse dai plagi.

A tale scopo il 14 maggio 1924 un gruppo di 33 produttori dà vita al Consorzio per la difesa del vino Chianti e della sua marca di origine. Nel 1932 un decreto interministeriale riconobbe al vino della zona di origine più antica Chianti il diritto di avvalersi della specificazione “Classico” in quanto prodotto nella zona storica. Fu quindi in questa occasione che per la prima volta venne definitiva la denominazione Chianti Classico. A conclusione di un iter durato 70 anni con il decreto 5 agosto 1996 al vino Chianti Classico viene riconosciuta la propria autonomia dal Chianti generico con un disciplinare specifico.

I produttori di questa denominazione hanno sempre privilegiato l’utilizzo del vitigno autoctono Sangiovese, tanto che il vino Chianti Classico può essere prodotto anche con il 100% di questo vitigno perpetuando il mantenimento di tecniche colturali che non modificano le caratteristiche peculiari dell’uva. A questo proposito nel 1987 ha avuto inizio un importantissimo Progetto di ricerca denominato “Chianti Classico 2000” che ha selezionato ed omologato nuovi cloni di Sangiovese e Colorino.

Il Vino DOCG Chianti Classico ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 9 agosto 1967, poi DOCG in data 2 luglio 1984.


Additional Info

  • Regione: Toscana
  • Tipologie: Vino Rosso
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Classico - (Vino prodotto nel territorio di origine più antico), Riserva - (Vino sottoposto ad invecchiamento)
  • Denominazione: D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)
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