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ANCELLOTTA

Varietà: 012 ANCELLOTTA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Ancellotta | Assovini.it


Il vitigno Ancellotta, a bacca nera, viene coltivato nelle seguenti regioni: Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto.

Originario della provincia di Reggio Emilia, si ritiene che il nome derivi dalla particolarità della foglia che presenta un lobo mediano lanceolato. E' dotato di una grande ricchezza di sostanze coloranti e in tal senso viene molto utilizzato nell'industria dei mosti concentrati per la produzione del "Rossissimo".


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, quinquelobata
    • Grappolo: medio, piramidale, alato, abbastanzaspargolo.
    • Acino: piccolo, sferoidale
    • Buccia: pruinosa, abbastanza spessa, consistente, di colore blu scuro.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • L'uva Ancellotta è comunemente impiegata in uvaggio per conferire colore e tenore zuccherine. In purezza si ottengono vini ricchi di colore, di buona alcolicità e mediocre acidità, piuttosto neutro nei profumi. Spesso di mantiene leggermente dolce per produrre frizzanti rifermentati in bottiglia oppure è consumato nelle tipologie "mosto parzialmente fermentato" o "filtrato dolce".

BARBERA

Varietà: 019 BARBERA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Barbera | Assovini.it


Il vitigno Barbera, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.

Il vitigno Barbera ha origini molto antiche e i primi documenti che ne danno testimonianza risalgono a qualche secolo fa. La prima traccia formale si trova in un documento catastale del comune di Chieri, presso Torino, nel 1514. Non è però lontana dal vero l’ipotesi secondo cui la sua diffusione risalga a molto prima, magari con nomi differenti a seconda dei luoghi, cosa molto frequente in passato. Frequenti ad esempio i riferimenti contenuti nel Codex Astensis ad un’uva chiamata “de bonus vitibus berbexinis”, che si dice molto diffusa a Canelli e dintorni già nel XIII secolo e forse identificabile proprio con il vitigno Barbera.

La Barbera, come ci ricorda il Professor Dalmasso (uno dei più importanti enologi italiani del ‘900), viene poi nominata in una lettera del 1609, scoperta dal Dottor Arturo Bersano nell’archivio comunale di Nizza Monferrato. In essa risulta che in quell’anno vennero inviati "nel Contado di Nizza de la Paglia appositi incaricati per assaggiare il vino di questi vigneti, e in particolare lo vino barbera per servizio di S.A. Serenissima e di pagargli al giusto prezzo". Il che significa che la fama del vino Barbera prodotto nell’astigiano era giunta fino alla corte ducale di Mantova dove non mancavano le occasioni per banchettare e per apprezzare i migliori vini d’Italia .

Alla fine del Settecento, nel primo trattato di ampelografia dei vitigni piemontesi, veniva così definita «vino possente, sempre piuttosto severo, ma ricco d’un profumo squisito, e d’un sapore che alla forza accoppia la finezza» (Sulla coltivazione della viti, Nuvolone, 1798).

A fine Ottocento se ne attestava quindi la storicità e l’importanza per l’enologia piemontese: «vitigno conosciutissimo ed una delle basi principali dei vini dell’Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato…» (Ampelografia della provincia di Alessandria, Carlo Leardi e Pier Paolo Demaria, 1875).

Molto è cambiato in questi ultimi secoli, anche grazie ad etichette vinicole di pregio che hanno rivoluzionato la percezione e l’immagine della Barbera sul mercato interno e internazionale.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, pentalobata, verde chiara.
    • Grappolo: medio, piramidale, compatto, alato.
    • Acino: medio, ellissoidale
    • Buccia: pruinosa,  di colore blu intenso, sottile, consistente, dal sapore neutro.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Impiegato esclusivamente per la vinificazione, il Barbera mostra ottime proprietà sia quando lavorato in purezza, sia quando abbinato ad altre varietà. Se da solo, presenta colore rosso rubino, è ricco di profumi con richiami di frutta rossa, sottobosco e spezie, mentre in bocca lascia emergere un gusto asciutto, austero, sostenuto da acidità evidente.Quando abbinato, apporta alle varietà associate alcol, acidità e spesso anche colore.

BIANCHETTA TREVIGIANA

Varietà: 027 BIANCHETTA TREVIGIANA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Bianchetta Trevigiana | Assovini.it


Il vitigno Bianchetta Trevigiana, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Veneto.

Il Vitigno Bianchetta Trevigiana è di origine incerta. Infatti, come per molti vitigni con nomi analoghi, il nome veniva usato per indicare il colore delle bacche e spesso indicava un gruppo di uve anche diverse tra loro. Nei colli trevigiani, fin dal '700 si ha notizia di un'uva chiamata "Bianchetta". Questo vitigno viene usato spesso in abbinamento ad altri vitigni, quali il Verdiso, per accompagnare la Glera nell'uvaggio del Prosecco DOCColli Asolani Prosecco DOCG e Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale e trilobata.
    • Grappolo:  medio, cilindrico o piramidale, corto, con un'ala, molto compatto.
    • Acino: medio, sferoidale 
    • Buccia: pruinosa, di colore verde giallastro, spessa e consistente.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Bianchetta Trevigiana si ottiene un buon vino da pasto, semplice nei profumi, con scarso corpo e di pronta beva.

BOSCHERA

Varietà: 326 BOSCHERA - Data di ammissione al Registro: 30/10/1992 - Gazzetta ufficiale: G.U. 286 - 4/12/1992


Vitigno Boschera | Assovini.it


Il vitigno Boschera, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Veneto.

Il vitigno Boschera è coltivato esclusivamente in Veneto, soprattutto nella zona di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, di cui è originario. In passato era molto apprezzato per la sua resistenza al marciume e ai principali agenti parassitari della vite, nonchè per il gradevole sapore dolce e la serbevolezza. Il vitigno Boschera si trova raramente in purezza ed entra nell'uvaggio del Torchiato di Fregona DOCG Colli di Conegliano.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: grande, pentagonale e pentalobata.
    • Grappolo: medio, piramidale, alato, di media compattezza.
    • Acino: medio, irregolare, di forma ellittica 
    • Buccia: spessa, consistente, di colore verde-giallastro, con macchie marroni e leggermente pruinosa.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Boschera si ottiene un vino di colore giallo paglierino scarico con leggeri riflessi verdognoli, dal profumo aromatico e fruttato di agrumi con una leggera sfumatura di idrocarburi. Il sapore è sapido, asciutto ed equilibrato. Il Boschera è utilizzato anche in uvaggio con altri vitigni locali.

 

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