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CATALANESCA

Varietà: 398 CATALANESCA - Data di ammissione al Registro: 9/01/2007 Gazzetta ufficiale: G.U. 38 - 15/02/2007


Vitigno Catalanesca | Assovini.it


Il vitigno Catalanesca, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Campania.

Il Catalanesca fu importato per la prima volta in Campania nel 1450 dalla Catalogna da Alfonso I d'Aragona, monarca del regno delle Due Sicilie e fu impiantato sulle pendici del Monte Somma, tra Somma Vesuviana e Terzigno. Il vitigno Catalanesca ebbe una importante diffusione fino all'inizio del secolo, che si è notevolmente ridimensionato nell'epoca della fillossera, ed oggi sopravvive solo in piccoli appezzamenti.

Le zone elette sono soprattutto le aree circostanti presso i Comuni di San Sebastiano, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana, Sant'Anastasia e Ottaviano.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia:  media, orbicolare, trilobata o quinquelobata.
    • Grappolo: medio-lungo, cilindrico, ricurvo, spargolo.
    • Acino: medio, ovoidale
    • Buccia: di colore dorato con epicarpo molto invaiato nelle parti più esposte al sole.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vino prodotto con uve Catalanesca presenta un colore giallo paglierino abbastanza carico, luminoso e vivace; all'olfatto si percepiscono sentori floreali di ginestra, acacia, magnolia e note fruttate di albicocca e al gusto risulta morbido, abbastanza fresco e sapido.

CESANESE COMUNE

Varietà: 060 CESANESE COMUNE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Cesanese Comune | Assovini.it


Il vitigno Cesanese Comune, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni CampaniaLazio e Umbria.

Il Cesanese Comune è un vitigno storico che ha trovato il terroir ideale sulle colline romane. Relativamente alle sue origini, gli studiosi ipotizzano che appartenga al gruppo delle "Alveoli", citate da Plinio come fonti di copiose produzioni di vino rosso nella zona di Ariccia.

Le tipologie di Cesanese sono due: quello Comune e il Cesanese d'Affile. Come è possibile comprendere dai nomi stessi, il Cesanese Comune è diffuso in diverse zone del Lazio, con netta prevalenza nel territorio intorno ai Castelli Romani. mentre l'area di produzione del Cesanese d'Affile è localizzata nel territorio dell'omonimo comune da cui prende il nome. 

Le uve di Cesanese Comune possono essere vinificate per ottenere vini secchi o dolci, sia nelle versioni ferme o spumantizzate.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: grande, pentagonale, trilobata e a volte quinquelobata.
    • Grappolo: medio, cilindrico-conico, anche alato, mediamente compatto.
    • Acino: medio, ovale o sub-ovale 
    • Buccia: consistente, spessa, di colore nero-violaceo, abbondantemente pruinosa.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Cesanese Comune, vinificato quasi esclusivamente in assemblaggio con altri vitigni, si ottiene un vino rosso rubino con bouquet tipico molto caratteristico e dal sapore asciutto con retrogusto amarognolo.

CHARDONNAY

Varietà: 298 CHARDONNAY - Data di ammissione al Registro: 24/10/1978 - Gazzetta ufficiale: G.U. 323 - 18/11/1978


Vitigno Chardonnay | Assovini.it


Il vitigno Chardonnay, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni:  AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaEmilia-RomagnaFriuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise PiemontePuglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto AdigeUmbria Valle d'Aosta Veneto

Le sue origini secondo molti non sono mai state chiare, secondo alcuni studiosi ha origini mediorientali, secondo altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-addomesticata ed un vitigno illiro, ovvero proveniente da quella zona che oggi corrisponde a Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania. Le ipotesi più accreditate reclamano un vitigno originario dell'omonimo comune francese di Chardonnay, in Borgogna.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, intera, ondulata e liscia.
    • Grappolo: medio-piccolo, compatto a forma cilindrico-conica, con a volte due ali poco pronunciate.
    • Acino: piccolo, sferoide 
    • Buccia: sottile e pruinosa, di colore verde-giallo.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con elevata gradazione alcolica e buona acidità. Alla vista il vino presenta un colore giallo paglierino non particolarmente carico; all'olfatto è caratteristico, delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas e banana in particolare), e al palato esprime piacevole freschezza e sapidità. Sentori di frutta secca indicheranno il percorso evolutivo del vino, che potrà offrire sensazioni gusto-olfattive più armoniche.

CILIEGIOLO

Varietà: 062 CILIEGIOLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Ciliegiolo | Assovini.it


Il vitigno Ciliegiolo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.

Il Ciliegiolo è un vitigno introdotto in Italia intorno al 1870 dalla Spagna, ecco perchè viene chiamato anche con il sinonimo "Ciliegiolo di Spagna". La sua origine è molto incerta, ci sono alcune teorie riguardanti il suo passato, quando si pensava che il Ciliegiolo fosse un sinonimo dell’Aleatico. In seguito, però, la teoria si rivelò errata, infatti altre vecchie ipotesi danno il Ciliegiolo come antenato del Sangiovese, oppure, che sia un vitigno di origini Etrusche. Studi recenti indicano, inoltre, il Ciliegiolo quale fratello dell’Aglianicone, vitigno autoctono della Campania.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media o grande, pentagonale, trilobata o pentalobata.
    • Grappolo: grosso, semi-compatto o compatto, allungato, cilindrico, piramidale, alato.
    • Acino: medio-grosso, arrotondato. 
    • Buccia: di medio spessore, di colore nero-violaceo, ricca di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Vinificato in purezza il vitigno Ciliegiolo dà un vino dal tipico colore rosso rubino intenso con sfumature violacee, piuttosto alcolico, elegante e di buon corpo. Al naso colpisce l’ampiezza e dolcezza della sensazione fruttata che, con la maturazione del vino, evolve verso aromi di marasca, prugna e confettura di frutti di bosco e sottobosco.
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