PORNASSIO (O ORMEASCO DI PORNASSIO) DOC

PORNASSIO (O ORMEASCO DI PORNASSIO) DOC

Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 16.09.2003, G.U. 223 del 25.09.2003

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Pornassio (o Ormeasco di Pornassio) D.O.C.

La denominazione di origine controllata «Pornassio» od «Ormeasco di Pornassio» e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso
  2. Sciactra'
  3. Rosso Superiore
  4. Passito
  5. Passito Liquoroso

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Ormeasco di Pornassio

 

  • Ormeasco di Pornassio Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 95% Vitigni Ormeasco e Dolcetto
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino vivo, odore persistente, vinoso, caratteristico, dal sapore asciutto, gradevole, di medio corpo, con vena amarognola.

  • Ormeasco di Pornassio Rosso Superiore (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 95% Vitigni Ormeasco e Dolcetto
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino vivo, odore delicato, intenso, persistente, caratteristico e sapore secco, persistente con eventuale sentore di legno.

  • Ormeasco di Pornassio Sciac-trà (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 95% Vitigni Ormeasco e Dolcetto
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa corallo, odore vinoso e profumo delicato, gradevole, caratteristico e sapore secco, fresco, armonico.

  • Ormeasco di Pornassio Passito (Vino Rosso Passito)
  • Versioni: Dolce
  • => 95% Vitigni Ormeasco e Dolcetto
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
  • => 16,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito dal colore rosso rubino piu' o meno carico tendente al granato, odore intenso, persistente e sapore dolce, pieno, persistente.

  • Ormeasco di Pornassio Passito Liquoroso (Vino Rosso Passito Liquoroso)
  • Versioni: Dolce
  • => 95% Vitigni Ormeasco e Dolcetto
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito Liquoroso dal colore rosso granato piu' o meno intenso, odore intenso, molto persistente, dal sapore dolce sapido, persistente.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Ormeasco di Pornassio

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Ormeasco di Pornassio si estende sul territorio nella Valle Arroscia ad ovest della Liguria in Provincia, con vigneti situati per la maggior parte nell’entroterra in versanti terrazzati adeguatamente ventilati, luminosi e favorevoli all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Ormeasco di Pornassio è localizzata in:

  • provincia di Imperia e comprende il territorio dei comuni di Aquila d'Arroscia, Armo, Borghetto d'Arroscia, Montegrosso Pian Latte, Ranzo, Rezzo, Pieve di Teco, Vessalico e, per il solo versante tirrenico, il territorio dei comuni di Mendatica, Cosio d'Arroscia e Pornassio in Valle Arroscia; il territorio del comune di Molini di Triora in Valle Argentina ed il versante orograficamente ricadente in Valle Arroscia del comune di Cesio.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Ormeasco di Pornassio

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Ormeasco di Pornassio prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Ormeasco di Pornassio non dovrà essere superiore al 70% e al 50% per le tipologie di Vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Ormeasco di Pornassio Superiore, Passito e Passito Liquoroso è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve. 
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Ormeasco di Pornassio Passito e Passito Liquoroso devono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta o sui graticci.
  • I seguenti vini devono essere sottoposti ad un periodo di invecchiamento, come segue:
    • 6 mesi circa per i Vini DOC Ormeasco di Pornassio e la versione Sciac-trà;
    • 12 mesi per i Vini DOC Ormeasco di Pornassio Superiore, Passito e Passito Liquoroso.
    • I Vini DOC Ormeasco di Pornassio Superiore e Passito devono essere sottoposti ad ulteriore affinamento in botti di rovere o castagno per almeno 4 mesi.

4. Produttori di Vino DOC Ormeasco di Pornassio

Con l’utilizzo della DOC Ormeasco di Pornassio i Produttori Vinicoli Liguri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Ormeasco di Pornassio

Agnolotti al sugo di carne, polenta con salsiccia e spezzatino di maiale, biscotti di Pontedassio e la "stroscia" di Pietrabruna, un dolce di pasta frolla tipico dell'entroterra imperiese.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Ormeasco di Pornassio

La presenza della vite nella circonvicina Valle del Tanaro e lungo le pendici sud-occidentali dei monti piemontesi è attestata già durante il periodo romano. Nei secoli altomedievali la pianta guadagna sempre più spazio in molti territori alpini: ha quindi inizio con buona probabilità un razionale sfruttamento agricolo anche dei versanti dell’alta Valle Arroscia.

Se, per un verso, nei punti dei Capitula della “castellania” di Cosio, Mendatica e Montegrosso, emanati nel 1297, emerge l’urgenza di garantire quantomeno l’integrità di un vigneto ormai diffuso, per l’altro, negli Ordinamenta promulgati nel 1303 per volontà del podestà, il marchese Francesco di Clavesana, e nei pressoché coevi statuti di Pornassio non sono pochi i riferimenti alla viticoltura: i redattori delle due normative fanno obbligo ai gestori dei fondi di moltiplicare, nella forma dell’ “aggrego”, le piante di vite e di fico; cinque “officiali” hanno il compito di sorvegliare gli appezzamenti “separati” o “recintati”; la vendemmia può avviarsi solo trascorsa la festa di San Raffaele (29 settembre) in modo da garantire la piena maturazione dei frutti.

La documentazione notarile cinquecentesca, per quanto riguarda Pornassio (dove l’attecchimento del vitigno Dolcetto è dato per certo), conferma la concentrazione di vigneti principalmente tra i 400 e gli 800 metri s.l.m. nella conca esposta a mezzogiorno tutt’intorno ai quattro insediamenti che costituiscono la comunità, ossia le borgate di Ottano, “Case Soprane” (nucleo antico dell’odierna San Luigi), Villa e Ponti.

Tra Sei e Settecento, l’agro pievese, densamente coltivato, abbonda «di vini ottimi», mentre il sito pornassino «ha territorio vasto, e fertile di vigna, ulivi, castagne, grani d’ogni sorte».

Nella descrizione del Mandamento di Pieve, scritta nel 1806, troviamo un’ulteriore certificazione della qualità della produzione locale: «I vini di Pornassio, di Cosio, di Teco, di Ligassorio, di Armo, di Trovasta, di Vessalico, di Ranzo sono ottimi. I vini di Pornassio, diligentati, rivalizzano coi vini forestieri più accreditati, come se ne sono fatte le esperienze in Genova, più anche nelle mense più doviziose, e più laute. Il vino di Ligassorio e di Teco gareggia anche il comune coi vini di Provenza».

Nell’Esposizione Agraria Provinciale, organizzata a Porto Maurizio nel 1868, alcuni produttori dell’alta Valle Arroscia si distinguono per l’eccellenza dei loro vini rossi, taluni vecchi di tre-quattro anni.

All’inizio del XX secolo, prima dell’impatto devastante della fillossera, la superficie vitata del suddetto Mandamento supera i 1.200 ettari (in media 89 ettari per comune), circa il 20% del totale provinciale. Il vitigno più coltivato è il Dolcetto, detto Ormeasca, tuttavia discreta è la presenza nei filari di varietà minori quali il Crovetto e la Barbarossa.

Intorno alla metà del Novecento, infine, le “moderne” proposte vinicole della zona ricevono già lusinghieri apprezzamenti: succede, ad esempio, ai concorsi enologici di Asti, riservati alle eccellenze produttive dell’Italia settentrionale, dove vengono presentate bottiglie di vino Ormeasco sottoposto a periodo di invecchiamento, di “Sciac-trà” e di Passito.

Il Vino DOC Ormeasco di Pornassio ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 16 settembre 2003.

Additional Info

  • Regione: Liguria
  • Tipologie: Vino Rosso, Vino Rosato
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Dolce - (Vino dolce), Liquoroso - (Vino con aggiunta di alcol etilico), Passito - (Vino ottenuto dall'appassimento delle uve), Superiore - (Vino avente maggiore titolo alcolometrico)
  • Denominazione: D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata)
Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
  • Email: info@assovini.it

 

Pubbliche Relazioni