Varietà: 154 MOSCATO GIALLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Moscato Giallo, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Sicilia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Il Moscato Giallo è un vitigno che rappresenta una sottovarieta' del Moscato bianco, ma secondo alcuni studiosi ha sviluppato caratteri talmente differenti da poterla considerare come una varietà diversa.
Il "Moscato" ha origini antichissime e sembra che provenga dalla Grecia o per lo meno dal bacino orientale del Mediterraneo. Veniva già coltivato dai Romani in Italia almeno dal II secolo a.C. Durante il Medioevo il vino veniva servito nelle mense dei principi o dei raffinati buongustai. La sua diffusione in Italia in epoca così remota ha permesso al vitigno di adattarsi pienamente alle zone di produzione.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, trilobata o intera.
- Grappolo: medio-grande, piramidale allungato.
- Acino: medio, sferico
- Buccia: pruinosa, spessa e consistente di colore giallo. La polpa è gradevolmente aromatica.
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Moscato Giallo si ottiene un vino dal colore giallo dorato chiaro, al naso gradevolmente aromatico, con note muschiate. Usato per vini dolci spumanti o passiti, talvolta in versione secca come vino fermo.
Varietà: 158 MULLER THURGAU - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Müller-Thurgau, a bacca bianca, viene coltivato nelle seguenti regioni Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Il Müller-Thurgau è un vitigno creato nel 1882 dal professor Hermann Müller, un ricercatore svizzero del Cantone di Turgovia - in tedesco Thurgau -, per mezzo dell’impollinazione floreale, ovvero mettendo a contatto il polline di un vitigno “padre” con il fiore di un vitigno “madre”.
La coltivazione in Italia del Müller-Thurgau si è sviluppata nel 1939 ed è particolarmente concentrata in Trentino Alto Adige, ancora oggi la regione eletta del vitigno. Solo negli ultimi anni si è estesa in altri terroir collinari e di montagna di altre regioni italiane.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale e pentalobata, a volte trilobata.
- Grappolo: piccolo, cilindrico-piramidale, mediamente compatto e con ala molto sviluppata.
- Acino: medio, ellissoidale
- Buccia: sottile e ricca di pruina, di colore giallo verdognolo.
- Denominazioni vinificate in Umbria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Müller-Thurgau si ottiene un vino di colore giallo paglierino con sfumature verdi. Il profumo intenso, fine e fruttato, con riconoscimenti di mela verde ed erbe aromatiche, leggeri ricordi vegetali e minerali. Il gusto esprime buon equilibrio fra freschezza e morbidezza, discreta struttura e piacevole persistanza aromatica.
Varietà: 164 NERELLO CAPPUCCIO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Nerello Cappuccio, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Calabria e Sicilia.
Il Nerello Cappuccio è un vitigno autoctono della zona etnea e deve il nome al caratteristico portamento della pianta coltivata ad alberello. L'origine è ignota, ma da sempre è assodata la sua presenza nell'agro etneo e più in generale nei territori vitati posti sulle due sponde dello stretto di Messina.
E' coltivato soprattutto nella fascia costiera, collinare e pedemontana delle province di Catania e Messina. In Calabria è diffuso nei comprensori vitati di Reggio Calabria e Catanzaro.
- Caratteristiche del vitigno
- foglia: medio-grande, cuneiforme, intera o trilbata
- grappolo: medio, di forma cilindrica o conica, compatto.
- acino: sferoidale
- buccia: pruinosa, consistente, di colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Nerello Cappuccio si ottiene un vino dal colore rosso rubino con sfumature violacee. Il profumo è intenso e fruttato, con note eteree se sottoposto ad invecchiamento. Il sapore è pieno, dotato di adeguate note di tannicità e grande persistenza aromatica.
- Vini prodotti (in tutto o in parte) con Uve Nerello Cappuccio
- Case Vinicole
Varietà: 165 NERELLO MASCALESE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Nerello Mascalese, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Calabria e Sicilia.
Il Nerello Mascalese è un vitigno di origini non del tutto certe, pare che sia stato selezionato parecchie centinaia di anni fa dagli agricoltori della piana di Mascali, ristretta fascia agricola tra il mare e l'Etna, in provincia di Catania. Nell'area etnea si trovano facilmente vecchie vigne ad alberello di Nerello Mascalese, aggrappate alla montagna sulle nere terrazze di pietra lavica. Sull'Etna era molto diffusa la pratica di allevamento della pianta per propaggine.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, intera o trilobata, di forma pentagonale o cuneiforme
- Grappolo: medio, spesso alato, più o meno compatto
- Acino: medio-piccoli, sferoidali o ellissoidali corti
- Buccia: spessa e consistente di colore blu-violacea
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Nerello Mascalese si ottiene un vino di colore rosso carico, con profumi intensi di viola, piccoli frutti rossi e spezie, dal gusto pieno, caldo e asciutto.
- Vini prodotti (in tutto o in parte) con Uve Nerello Mascalese
- Case Vinicole