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BOCA DOC

Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 18.07.69, G.U. 226 del 05.09.69

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014  


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Boca D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Boca” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Boca
  2. Boca Riserva
  3. Boca Vigna

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Boca

 

  • Boca (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • >< 70-90% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
  • >< 10-30% Vitigni Vespolina e Uva rara (Bonarda Novarese), da sole o congiuntamente
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi granato, odore caratteristico, fine ed etereo, dal sapore asciutto, sapido, armonico, giustamente tannico.
  • Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Ossobuchi, Formaggi a pasta dura.

  • Boca Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • >< 70-90% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
  • >< 10-30% Vitigni Vespolina e Uva rara (Bonarda Novarese), da sole o congiuntamente
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino con riflessi aranciato, odore caratteristico, fine, ampio ed etereo, dal sapore asciutto, sapido, armonico, elegante, piacevolmente tannico.
  • Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Ossobuchi, Formaggi a pasta dura.

  • Boca Riserva Vigna (Vino Rosso Invecchiato Vigna)
  • Versioni: Secco
  • >< 70-90% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
  • >< 10-30% Vitigni Vespolina e Uva rara (Bonarda Novarese), da sole o congiuntamente
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato Vigna dal colore rosso rubino con riflessi aranciato, odore caratteristico, fine, ampio ed etereo, dal sapore asciutto, sapido, armonico, elegante, piacevolmente tannico.
  • Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Ossobuchi, Formaggi a pasta dura.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Boca

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Boca si estende sulle colline novaresi con epicentro nella zona del comune di Boca, situate in prossimità delle Alpi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Boca è localizzata in:

  • provincia di Novara e comprende il territorio del comune di Boca e, in parte, il territorio dei comuni di Maggiora, Cavallirio, Prato Sesia e Grignasco.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Boca

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Boca prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Boca non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Il vino DOC Boca deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 34 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno.
  • Il vino DOC Boca Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 46 mesi, di cui almeno 24 in botti di legno.
  • Nella designazione dei Vini DOC Boca può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette del Vino DOC Boca Riserva è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Boca

Con l’utilizzo della DOC Boca i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Boca

Arrosti di carne bianca.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Boca

Il Boca è un vino dalle origini molto antiche: già nel 1300 il cronista novarese Pietro Azario lo definì 'rinomato sin dall'antichità', mentre si hanno numerose testimonianze, nella storia del novarese, che citano forniture di vino Boca alle armate spagnole che dal Piemonte andavano a occupare la Lombardia.

Un aneddoto di Don Fossati, divenuto Arcivescovo di Torino, nelle sue visite al Santuario di Boca narrava che nei primi giorni di Settembre dell'anno 1900 l'allora Patriarca di Venezia, Cardinale Giuseppe Sarto, accompagnato dal Vescovo di Novara, Monsignore Eduardo Pulciano, con il suo segretario Don Maurizio Fossati, venuto in carrozza a visitare il Santuario di Boca, si fermò al ritorno nella casa parrocchiale dove il giovane Parroco Don Michele Merlino, contento degli elogi del Cardinale che si era stupito di trovare un'opera così grandiosa in zona tanto povera, sturò per gli ospiti alcune bottiglie di ottimo vino che teneva per le grandi occasioni.

Monsignor Pulciano, dopo il primo assaggio, disse soddisfatto: "Eminenza, questo è veramente vino da Cardinali", ma venne subito la risposta del Patriarca: "Eccellenza, mi perdoni, ma io non sono del suo parere, questo non è vino da Cardinali, ma vino da Papi". La sua frase scherzosa fu profetica perché il 4 Agosto 1903 egli fu nominato Papa, con il nome di Pio X. Monsignore Pulciano, trasferito a Genova, morì giovanissimo.

Il Vino DOC Boca ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 18 luglio 1969.

Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con DPR 09.01.1970, G.U. 72 - 21.03.1970

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014  


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Barbera del Monferrato D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Barbera del Monferrato” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Barbera del Monferrato
  2. Barbera del Monferrato Frizzante

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Barbera del Monferrato

 

  • Barbera del Monferrato (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Barbera
  • =< 15% Vitigni Freisa, Grignolino e Dolcetto, da soli o congiuntamente.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, mediamente di corpo, talvolta vivace.

  • Barbera del Monferrato Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Barbera
  • =< 15% Vitigni Freisa, Grignolino e Dolcetto, da soli o congiuntamente.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Frizzante dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, mediamente di corpo, talvolta vivace.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato si estende sulle colline monferrine dell'astigiano e dell'alessandrino, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato è localizzata in:

  • provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di a) Alto Monferrato: Acqui, Alice Bel Colle, Belforte, Bergamasco, Borgoratto Alessandrino, Bistagno, Carpeneto, Capriata d’Orba, Cartosio, Carentino, Cassine, Cassinelle, Castelletto d’Erro, Castelletto d’Orba, Castelnuovo Bormida, Cavatore, Cremolino, Denice, Frascaro, Gamalero, S. Rocco di Gamalero, Grognardo, Lerma, Melazzo, Merana, Malvicino, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Morbello, Morsasco, Montechiaro d’Acqui, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, Sezzadio, Silvano d’Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo, Terzo, Trisobbio, Visone; b) Basso Monferrato: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Bassignana, Camagna, Camino, Casale Monferrato, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Cellamonte, Cereseto, Cerrina, Coniolo, Conzano, Cuccaro, Fubine, Frassinello Monferrato, Gabiano, Lu Monferrato, Masio, Mirabello Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Montecastello, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio Monferrato, Ozzano, Pomaro Monferrato, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Pontestura, Ponzano Monferrato, Quargnento, Rosignano Monferrato, Rivarone, Sala, San Salvatore Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Terruggia, Treville, Valenza, Vignale, Villadeati, Villamiroglio. 
  • provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri, Belveglio, Berzano San Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Moransengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piovà Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Viarigi, Vigliano, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo e Vinchio.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Barbera del Monferrato

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Barbera del Monferrato prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Barbera del Monferrato non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • In presenza di determinate condizioni, le uve destinate alla produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato possono essere utilizzate anche per la produzione dei Vini DOC Monferrato Rosso, Monferrato Chiaretto o Ciaret e Piemonte Barbera. 
  • In presenza di determinate condizioni, il Vino DOC Barbera del Monferrato può essere riclassificato nelle denominazioni Monferrato Rosso e Piemonte Barbera.
  • Nella designazione del Vino DOC Barbera del Monferrato può essere utilizzata la menzione Frizzante qualora il vino rispetti le caratteristiche al consumo e sia elaborato secondo quanto previsto dalla vigente normativa per i vini frizzanti.
  • Nella designazione dei Vini DOC Barbera del Monferrato può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Barbera del Monferrato è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad esclusione della tipologia di Vino Frizzante.

4. Produttori di Vino DOC Barbera del Monferrato

Con l’utilizzo della DOC Barbera del Monferrato i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Barbera del Monferrato

Agnolotti al sugo d'arrosto, fonduta con tartufo bianco, minestre di legumi, salumi cotti, bolliti misti.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Barbera del Monferrato

Il Barbera appare nel 1798, alla stesura della prima ampelografia dei vitigni coltivati sul territorio piemontese compiuta dal conte Nuvolone, sotto il nome di “Vitis vinifera Montisferratensis”. Tale denominazione si doveva al nome storico della regione collinosa, centro principale ancora oggi, di coltivazione del vitigno Barbera: il Monferrato. Con ogni probabilità la varietà di uva Barbera è nata da uno spontaneo incrocio di semi di vitigni più antichi. E’ certo però, che le origini del vitigno Barbera sono antichissime, anche se i documenti che ne danno testimonianza risalgono solamente a qualche secolo fa. Infatti, la prima traccia formale del Barbera si trova in un documento del XVIII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato.

In ordine cronologico, la prima grande lode al Barbera è raccontata da Paolo Diacono secondo il quale nella battaglia di Refrancore del 663, le schiere dei Longobardi di Grimaldo batterono i Franchi dopo averli ubriacati con vino delle cantine vicine. Si racconta infatti che per l’occasione i Longobardi riempirono di questo vino numerosissime anfore che disseminarono appositamente per i campi. Queste servirono da richiamo per i Franchi i quali le svuotarono avidamente.

Oggi il vino Barbera rappresenta circa il 50% dell’intera produzione viticola del Piemonte. Si può affermare, infatti, che il Barbera è il vino del Piemonte per antonomasia al punto tale da immedesimarsi con l’immagine vinicola della Regione.

Il Vino DOC Barbera del Monferrato ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 9 gennaio 1970.

BARBERA D'ALBA DOC

Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 27.05.1970, G.U. 228 del 09.09.1970

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. 200 del 21.08.2021   


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Barbera d'Alba D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Barbera d'Alba” e alla relativa Sottozona, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Barbera d’Alba
  2. Barbera d'Alba Superiore

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Barbera d'Alba

 

  • Barbera d'Alba (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Barbera
  • =< 15% Vitigno Nebbiolo
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino; Odore fruttato e caratteristico; Sapore asciutto, sapido, armonico.

  • Barbera d'Alba Superiore (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Barbera
  • =< 15% Vitigno Nebbiolo
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal Colore rosso rubino; Odore fruttato e caratteristico con eventuali sentori di legno; Sapore asciutto, sapido, armonico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Barbera d'Alba

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Barbera d'Alba si estende sulle colline delle Langhe, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Barbera d'Alba è localizzata in:

  • provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Alba, Albaretto della Torre, Barbaresco, Barolo, Borgomale, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Corneliano d’Alba, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d’Alba, Montelupo Albese, Monticello d’Alba, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Priocca, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, S. Vittoria d’Alba, S. Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Sinio, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d’Alba e, in parte, il territorio dei comuni di Baldissero d’Alba, Bra, Cortemilia, Cherasco, La Morra, Monchiero, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Narzole, Pocapaglia, S. Stefano Roero e Sommariva Perno.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Barbera d'Alba

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Barbera d'Alba prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Barbera d'Alba non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto. 
  • In presenza di determinate condizioni, il Vino DOC Barbera d'Alba può essere riclassificato nella denominazione DOC Langhe senza specificazione di vitigno.
  • Il vino DOC Barbera d'Alba Superiore deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi, di cui almeno 4 in botti di legno.
  • Nella designazione dei Vini DOC Barbera d'Alba può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Barbera d'Alba è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Barbera d'Alba

Con l’utilizzo della DOC Barbera d'Alba i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Barbera d'Alba

Antipasti caldi piemontesi, agnolotti di carne, carni lesse e bollite, formaggi delle Langhe di media stagionatura, come robiole e raschera.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Barbera d'Alba

Negli anni Settanta, il coinvolgimento della produzione albese in un mercato di statura internazionale e la costante ricerca qualitativa intrinseca a questo settore produttivo hanno trasformato poco per volta questo vino – e non solo nell’immagine – facendolo diventare un prodotto di classe, adatto a lungo invecchiamento, capace di competere con i grandi rossi per la presenza sulle tavole prestigiose di tutto il mondo, confermando i caratteri più originali di una terra e di un vitigno dal particolare prestigio

Il Vino DOC Barbera d'Alba ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 27 maggio 1970.

ALBUGNANO DOC

Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con DM 06.05.1997, G.U. 113 - 17.05.1997

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014  


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Albugnano D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Albugnano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Albugnano
  2. Albugnano Superiore
  3. Albugnano Rosato

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Albugnano

 

  • Albugnano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Nebbiolo
  • =< 15% Vitigni Freisa, Barbera e Bonarda, da soli o congiuntamente
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, talvolta con riflessi granati, profumo delicato, caratteristico, talvolta vinoso e sapore dal secco all'abboccato, di discreto corpo, piu' o meno tannico, di buona persistenza, talvolta vivace.
  • Abbinamenti: Salumi, Fritto misto alla piemontese, Selvaggina, Formaggi duri.

  • Albugnano Superiore (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Nebbiolo
  • =< 15% Vitigni Freisa, Barbera e Bonarda, da soli o congiuntamente
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, talvolta con riflessi granati, profumo delicato, caratteristico, talvolta vinoso e sapore dal secco all'abboccato, di discreto corpo, piu' o meno tannico, di buona persistenza, talvolta vivace.
  • Abbinamenti: Fritto misto alla piemontese, Selvaggina, Agnolotti, Stracotti, Formaggi duri.

  • Albugnano Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Nebbiolo
  • =< 15% Vitigni Freisa, Barbera e Bonarda, da soli o congiuntamente
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore da rosato a cerasuolo, profumo delicato, gradevole, fruttato, talvolta vinoso e sapore dal secco all'abboccato, di buona persistenza, talvolta vivace.
  • Abbinamenti: Calamari in umido, Frittate, Minestre, Formaggi semiduri.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Albugnano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Albugnano si estende sulle colline dell'Alto Monferrato, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Albugnano è localizzata in:

  • provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Albugnano, Pino d'Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano-Marmorito.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Albugnano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Albugnano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Albugnano non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Il Vino DOC Albugnano può ottenere la menzione "Superiore" qualora derivi da uve aventi un titolo alcolometrico naturale di almeno 11,50° e resa/ettaro non superiore a 8,5 t.
  • Il vino DOC Albugnano deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi, di cui almeno 6 in botti di rovere.
  • Nella designazione dei Vini DOC Albugnano può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Albugnano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Albugnano

Con l’utilizzo della DOC Albugnano i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Albugnano

Primi con sughi di carne e funghi, carni stufate, arrosti e lessi, formaggi stagionati.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Albugnano

Questo vino pregiato prende il nome dal comune che si trova al centro della sua area di produzione. I primi documenti che parlano di questa DOC risalgono al 1148, quando la chiesa di Vezzolano venne donata a Papa Eugenio III. L’abazia possedeva alcune delle vigne più produttive della zona, a tal punto da fornire ai paesi vicini, razziati dalle invazioni barbariche, i tralci necessari per i reimpianti.

Il Vino DOC Albugnano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 6 maggio 1997.

Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
  • Email: info@assovini.it

 

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