Displaying items by tag: Piemonte

FREISA

Varietà: 087 FREISA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Freisa | Assovini.it


Il vitigno Freisa, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Basilicata, LombardiaPiemonte e Veneto.

Il Freisa è un vitigno sulle cui origini non vi sono notizie certe; la prima citazione risale al Conte Nuvolone sul "calendario Georgiano della Società Agraria di Torino". Diffusa soprattutto in Piemonte, la Freisa è coltivata nelle zone di Asti, Casale Monferrato, Chieri, Alba e, in piccole quantità, sulle colline del Pinerolo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-piccola, cuneiforme più spesso dotata di tre lobi.
    • Grappolo: medio, poco compatto, cilindrico allungato, con un'ala spesso lungamente peduncolata
    • Acino: medio-piccolo, ovale o sub-rotondo 
    • Buccia: molto pruinosa, sottile e resistente.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Freisa si ottiene un vino di colore rosso rubino non troppo intenso, odore fine con sentori di lampone, rosa, viola, secco, fresco, morbido, dotato di media struttura, con delicate sansazioni pseudocaloriche.

GAMBA ROSSA

Varietà: 403 GAMBA ROSSA - Data di ammissione al Registro: 19/09/2007 - Gazzetta ufficiale: G.U. 253 - 30/10/2007


Vitigno Gamba Rossa | Assovini.it


Il vitigno Gamba Rossa, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.

Localmente conosciuto con il sinonimo "Gamba di Pernice", - nonostante l'unico sinonimo riconosciuto ufficialmente è "Imperatrice dalla gamba rossa" -, il vitigno Gamba rossa deve il suo singolare nome al fatto che il raspo, prima dell’inizio dell’invaiatura (colorazione dei grappoli che precede la maturazione) assume un colore rosso vivo e ricorda anche nella forma le zampe delle pernici, che in quel periodo popolano i vigneti.

Questo vitigno è ancora presente su "piede franco" in quanto sopravvissuto miracolosamente al disastro provocato tra fine Ottocento e primi del Novecento dalla filossera che ne fece scomparire molti altri.

E' una varietà di vite da sempre presente tra i filari del comune di Calosso e dei comuni limitrofi Costigliole d’Asti e Canelli, tutti nel sud Astigiano, e ha rischiato l'estinzione prima di essere "riscoperta" e portata a nuova vita poco più di dieci anni fa. 


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: di media grandezza, pentagonale, eptalobata;
    • Grappolo: di media grandezza e forma piramidale breve, con una o due ali ben sviluppate, compatto;
    • Acino: medio-grande o più spesso grande, sferoidale;
    • Buccia: molto pruinosa, di medio spessore e colore blu nero con sfumatura violetta.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Gamba rossa dà un vino dal colore rosso granato mediamente carico. Al naso è intenso, speziato e balsamico, con note di pepe verde ed altre essenze orientali; fruttato con note prevalenti di confettura e di ciliegia sotto spirito. Al palato è asciutto, di corpo, giustamnte tannico, spesso con un finale fortemente minerale, con il ritorno delle sensazioni speziate avvertite al naso.

GRIGNOLINO

Varietà: 100 GRIGNOLINO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Grignolino | Assovini.it


Il vitigno Grignolino, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.

Il Grignolino è un vitigno le cui origini risalgono alla fine del settecento sui colli tra Asti e Casale Monferrato, dove è presente ancora oggi. Secondo alcuni studiosi il nome potrebbe derivare da "grignola", un termine dialettale usato per indicare i semi dell'uva, che in questa varietà sono numerosi rispetto ad altri vitigni.

Diffuso in Piemonte, questo vitigno viene coltivato prevalentemente nelle zone vitate delle province di Asti, Alessandria e Cuneo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media o medio-grande, pentagonale e quinquelobata o trilobata.
    • Grappolo: medio o medio-grande, piramidale allungato, con possibilità di una-due ali, compatto.
    • Acino: medio-piccolo, ellissoidale 
    • Buccia: pruinosa, sottile, di colore variabile da nero-violetto a rosso-violetto.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Grignolino si ottiene un vino di colore rosso rubino chiaro, con tendenza all'arancione per l'invecchiamento, dal profumo delicatamente fruttato, sapore leggermente tannico, piacevole, abbastanza equilibrato.

I Vini della Regione Piemonte


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


I Vini della Regione Piemonte

Il Piemonte è la storia e la cultura del vino italiano. La vite è presente nel territorio piemontese almeno dall'età romana e numerose testimonianze ne ripercorrono gli eventi: Tito Livio menziona il Barbaresco nella storia di Roma; Plinio il Vecchio descrive le caratteristiche dei vigneti piemontesi; nella prima metà del 1200 Pier de' Crescenzi, autore del primo trattato di agricoltura, elogia i sistemi di coltivazione adottati dai contadini del Monferrato. Ed è proprio in quel periodo che si hanno le prime evoluzioni con l'introduzione dell'allevamento a spanna e con la produzione del Vino Barbaresco, diverso da quello coltivato oggi, vinificato con l'aggiunta di uve Moscatello e Passeretta per renderlo dolce e frizzante.

Nel XVI secolo venivano individuate buone zone di produzione dislocate nel Monferrato per poi perfezionare, nel XVIII secolo, altre conoscenze circa la coltivazione della vite in collina. Nell'Ottocento Camillo Benso Conte di Cavour si professa grande estimatore del Vino Barolo e offre il proprio contributo per estendere la viticoltura piemontese con l'introduzione del Vitigno Pinot, che verrà in seguito distrutto dalla fillossera. Nel frattempo il Barbaresco viene vinificato secco ricevendo buoni consensi, alla stregua dei vini della Borgogna. Bisogna attendere l'anno 1867 per vedere la prima fiera enologica organizzata a Torino, e nel 1894 la fondazione di una cantina sociale per l'esclusiva produzione del Barbaresco. Per un altro mezzo secolo i vignaioli piemontesi hanno prodotto vini sfusi destinati al consumo di massa per poi, dal 1960, puntare sulla qualità con un grande lavoro di abbattimento delle rese e con la selezione dei Cru di Barolo e di Barbaresco.  

Oggi, molti vini piemontesi di maggior pregio, adatti all'invecchiamento: Barolo, Barbaresco, Gattinara, Ghemme, Nebbiolo d'Alba, Bramaterra, Lessona, Boca, Carema, Fara, Roero, e Sizzano, sono ottenute da uve Nebbiolo, mentre dal blasonato Vitigno Barbera, presente nelle denominazioni: Piemonte, Canavese, Pinerolese, Colline Novaresi e Collina Torinese, si ottengono vini più di pronta beva. Un altro pilastro dell'enologia piemontese è rappresentato dal Dolcetto, un vitigno autoctono che deve il suo nome alla precoce maturazione dei grappoli, ricchi di zucchero già dalla seconda metà di settembre. 


Dati statistici della Produzione Vinicola regionale

  • Superficie vitata: 48.100 ettari di cui: Montagna: 43% | Collina: 30% | Pianura: 27% |
  • Produzione totale Vino: 2.580.000 ettolitri di cui: Vini DOP 81% | Vini IGP 0%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 60% | Vini Bianchi 40%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Piemonte: Vini DOCG: 16 | Vini DOC: 42 | Vini IGT: 0 |

(Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


Mappa Zone di Produzione Vini del Piemonte

Il territorio piemontese è particolarmente vocato alla produzione di Vini di alta qualità, nel cui ambito si identificano sei macro-aree principali: 1) l'area pedemontana tra Saluzzo e Torino; 2) il Monferrato Astigiano; 3) l'alto Monferrato; 4) il Roero; 5) le Langhe; 6) l'Alto Piemonte. I territori dove vengono prodotti i Vini Alta Langa DOCG, Asti DOCG e Brachetto d'Acqui DOCG rappresentano alcune tra le massime espressioni vinicole delle rispettive zone di produzione.

██  Saluzzese e Torinese. La zona di produzione riguarda l'area pedemontana e, in parte, montana, copresa tra l'antico marchesato di Saluzzo e le Valli alpine torinesi.

██  Monferrato Astigiano. La zona di produzione si estende dalla provincia di Asti ai Colli casalesi, fino al confine della provincia di Alessandria.

██  Alto Monferrato. La zona di produzione si estende lungo il territorio che parte dalla Bormida di Spigno fino all'Oltrepò Pavese, e dalla piana di Alessandria fino all'Appennino ligure. 

██  Roero. La zona di produzione è distesa lungo l'asse regionale tra sud, che comprende Roero e Langhe, e nord, che comprende l'area Biellese, Vercellese e Novarese.

██  Langhe. La zona di produzione è delimitata dal Fiume Tanaro a ovest, dalle Alpi liguri a Sud e dal Monferrato nell'area nord-est.

██  Alto Piemonte. La zona di produzione interessa il territorio dei Colli Vercellesi, Novaresi e Biellesi, nella parte che va dalle Colline di Lessona fino ai rilievi della bassa Val d'Ossola.

▬▬  Alta Langa. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d'Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cris toforo, Sezzadio, Silvano d'Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio e Visone;
  2. per la provincia di Asti, il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelrocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame e Vesime;
  3. per la provincia di Cuneo, il territorio dei comuni di Alba, Albaretto Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carrù, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Ceva, Cigliè, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovi', Monesiglio, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca di Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella, Vicoforte.

▬▬  Asti. La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Grognardo, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone;
  2. per la provincia di Asti, il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Costigliole d'Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Moasca, Sessame, Vesime, Rocchetta Palafea e San Giorgio Scarampi;
  3. per la provincia di Cuneo, il territorio dei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d'Alba, S. Stefano Belbo, S. Vittoria d'Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Senodelvio del comune di Alba.

▬▬  Brachetto d'Acqui (o Acqui). La zona di produzione comprende:

  1. per la provincia di Asti, il territorio dei comuni di Vesime, Cessole, Loazzolo, Bubbio, Monastero Bormida, Rocchetta Palafea, Montabone, Fontanile, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castel Boglione, Castel Rocchero, Sessame, Castelletto Molina, Calamandrana, Cassinasco e, in parte, il territorio del comune di Nizza Monferrato;
  2. per la provincia di Alessandria, il territorio dei comuni di Acqui Terme, Terzo, Bistagno, Alice Bel Colle, Strevi, Ricaldone, Cassine e Visone.

Clima, Territorio e Sistemi di coltivazione della vite

Il territorio piemontese si compone da aree montuose, comprese nel settore occidentale dell'arco alpino; aree collinari, soprattutto nella zona del Monferrato; aree pianeggianti, scarsamente o quasi per nulla destinate a vigneto. L'area collinare è suddivisa in tre gruppi: la prima è costituita dalle masse rocciose cristalline del canavese; la seconda va dalla collina di Torino alle colline del Monferrato; la terza, le Langhe. Il suolo piemontese è costituito da Terreni Marnosi-Argillosi, Terreni Calcareo-Marnosi, Arenarie, Gessi e Conglomerati, che conferiscono eleganza e una corposità ben strutturata soprattutto ai Vini destinati all'invecchiamento.

Il Clima Continentale, tipico del territorio, si caratterizza per le forti escursioni termiche stagionali e giornaliere, inverni lunghi e freddi ed estati calde, che risultano ideali per la produzione di Vini di particolare finezza olfattiva.

Sistemi di allevamento della vite più diffusi in Piemonte sono il Guyot e, nel Canavese per la produzione dei Vini Erbaluce e Carema, la Pergola.


Degustando... in Piemonte

La cucina piemontese si caratterizza per gli innumerevoli piatti di terra e di prodotti di grande pregio come la Pasta fresca, Carni, Formaggi, Funghi Porcini e Ovoli, e il preziosissimo Tartufo bianco d'Alba.

Tra i primi piatti, il gusto degli Agnolotti alla monferrina si esalta con un Vino Grignolino d'Asti, che è ottimo anche con il Coniglio con i peperoni; il Risotto al Montèbole - antico formaggio della Val Borbèra - è ideale con un Vino Timorasso, mentre la Paniscia Novarese si gusta piacevolmente con un Vino Ghemme non molto evoluto.

Nella zona del Basso Monferrato primeggia il Vino Gavi, la cui piacevolezza esalta il gusto delle Cipolle ripiene di amaretti, zucca e mostarda, oppure dei Ravioli di Gavi serviti al tocco, cioè con borraggine e carne, oppure a "culo nudo", ovvero sconditi.

Altri baluardi della cucina tipica piemontese come il Fritto misto e la Bagna cauda si abbinano bene con un Vino Freisa d'Asti, mentre il Vitello tonnato è ottimo con un Vino Roero Arneis; il Pollo alla Marengo con un Vino Dolcetto di Ovada che va benissimo anche con i Batsoà, i tradizionali Zampini di maiale o di vitello, diffusi nel Canavese, lessati e poi passati nell'uovo, nel pangrattato e fritti. I sette tagli del Bollito piemontese sono ideali in abbinamento con un Vino Barbera d'Alba e, in tema di formaggi, il Castelmagno stagionato è ottimo in degustazione con un Vino Barolo di grande classe. Anche la  selvaggina trova posto nella tavola piemontese con il Camoscio alla piemontese, ottimo con un Vino Gattinara, che risulta ideale anche con lo storico Tapulone, stracotto d'asino tipico della zona tra Novara e il Cusio.

Gli Amaretti morbidi di Mombaruzzo con un Vino Arneis Passito o i Nocciolini di Chivasso con un Vino Erbaluce di Caluso Passito (utilizzato anche nella preparazione dello Zabaione), saranno la dolce compagnia in un intermezzo giornaliero o la piacevole conclusione del pranzo.


 

Pagina 6 di 14
Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
  • Email: info@assovini.it

 

Pubbliche Relazioni