Varietà: 210 RIESLING RENANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Riesling Renano, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.
Il Riesling Renano, noto anche come Riesling Bianco, è un vitigno dalle origini tedesche della Valle del Reno, dove anticamente veniva coltivato dai romani. Alcune risultanze storiche fanno risalire il suo nome all'espressione "reissende tiere" ossia animale selvatico, per via dell'aroma aromatico vagamente muschiato.
Il Riesling Renano è un vitigno nobile da cui si ottengono uve tra le più pregiate e vocate alla produzione di vino bianco di alta qualità; è molto diffuso in Germania ed utilizzato per la produzione di diverse etichette vinicole. In Italia il Riesling Renano viene coltivato soprattutto nel Triveneto e nell'Oltrepò Pavese.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grandezza media, tondeggiante, trilobata.
- Grappolo: compatto (quando non si ha la colatura), piccolo (lungo 10-15 cm), un po' tozzo, cilindrico-piramidale.
- Acino: piccolo (diametro 13,5), sferoide.
- Buccia: color dorato carico (talvolta anche ambrato), punteggiata, di media consistenza.
- Denominazioni vinificate nel Lazio
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Riesling Renano si ottiene un gradevole vino aromatico secco, dal profumo caratteristico, equilibrato e con leggeri sentori di moscato. Al palato risulta pulito, delicato ed elegante, caratterizzato da un buon equilibrio acidità-alcol e buon retrogusto che riprende il caratteristico bouquet di aromi primari.
Varietà: 429 ROSCIOLA - Data di ammissione al Registro: 27/03/2009 Gazzetta ufficiale: G.U. 146 - 26/06/2009
Il vitigno Rosciola, a bacca rossa, viene coltivato nella regione Lazio.
Il Rosciola è un vitigno coltivato diffuso nella valle dell'Aniene e nel comune di Anagni. Questo vitigno dal carattere rustico, germoglia tardivamente, consentendogli di superare agevolmente la rigida stagione invernale. Inoltre, è in grado di adattarsi in qualsiasi ambiente, sia in terreni argillosi, sia calcarei. Nel Registro nazionale delle varietà di vite da vino sono iscritti i vitigni Capolongo, Lecinaro, Maturano Pampanaro, Rosciola, recuperati grazie ad un progetto dell'Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel Lazio), teso ad individuare i cloni più qualificati per vitigni già iscritti al Registro regionale delle varietà di uva da vino, per farne emergere gli elementi distintivi e permetterne lo sviluppo nel territorio. Poco quindi si conosce di questo vitigno, e pochissimi sono i produttori che lo propongono.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: piccola, pentalobata
- Grappolo: medio, poco meno che compatto
- Acino: medio, arrotondato
- Buccia: spessa, pruinosa, di colore rosso-verde
- Denominazioni vinificate nel Lazio
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Rosciola si ottiene un vino dal colore rosato tendente al rubino, odore vinoso e sentori erbacei, fruttati e floreali di rosa, lamponi, mirtilli, ciliegia, fragolina. Al gusto è secco, poco alcolico, fresco, poco tannico ma abbastanza equilibrato, intenso.
Varietà: 218 SANGIOVESE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Sangiovese, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.
Il Sangiovese è probabilmente un vitigno originario della Toscana (se ne ha notizia sin dal periodo etrusco, intorno all'VIII secolo a.C.) e il suo nome potrebbe derivare dal termine "Sangue di Giove", a testimonianza dell'antico legame tra vino e divinità. Un'altra teoria meno vaga fa risalire l'origine del nome alla provenienza da San Giovanni Valdarno.
L'approvvigionamento vinicolo della capitale Firenze nel periodo rinascimentale era proprio dai Castelli del Valdarno di Sopra, costruiti nei territori conquistati dai fiorentini qualche secolo prima. Nel 1716, il Granduca Cosimo III de' Medici emanava un Bando per regolamentare la tutela dei vini del Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno di Sopra. Vi è un'altra tesi secondo cui il Sangiovese sia nato a Santarcangelo di Romagna. Infatti, già al tempo dei Romani su questi colli a ridosso del Rubicone veniva coltivata la vite. Da qui il nome " Colle Jovis " ove sorse e si sviluppò Santarcangelo.
Sangiovese quindi quale congiunzione di SANGUIS e JOVIS sangue di Giove. Da recenti studi genetici sembra che il "Sangiovese", contrariamente alla sua diffusa e storica presenza nell’area tirrenica, possieda numerose parentele con cultivar coltivate nel Sud Italia, soprattutto in Sicilia e Calabria. Dieci varietà ne costituiscono la "famiglia" ed il "Ciliegiolo" sembra sia un suo discendente diretto.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, trilobata o pentalobata, di colore verde chiaro.
- Grappolo: medio, compatto, cilindrico-piramidale, alato.
- Acino: medio-grande, ovoidale di forma regolare.
- Buccia: di colore nero-violaceo e ricca di pruina, non molto spessa.
- Denominazioni vinificate nel Lazio
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Sangiovese si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, tannico, di corpo, armonico, con gradevole restrogusto amarognolo e fruttato; invecchiato sprigiona i caratteristici profumi terziari.
Varietà: 221 SAUVIGNON - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Sauvignon, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.
Il Sauvignon, chiamato anche Sauvignon Blanc, è un vitigno proveniente dalla zona francese di Bordeaux, il cui nome deriva dal termine sauvage (selvaggio), in richiamo alle sue origini di vite autoctona del sud-ovest della Francia.
E' tra i vitigni a bacca bianca più diffusi nel mondo vitivinicolo, con il quale si producono vini bianchi freschi con una marcata impronta varietale. Grazie alla sua capacità di adattamento, il vitigno Sauvignon Blanc è coltivato con ottimi risultati in Francia, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, California, Sud America e in Italia.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, tondeggiante, trilobata o pentalobata, di colore verde intenso.
- Grapppolo: medio-piccolo, cilindrico, alato, compatto.
- Acino: medio-grosso, sub-rotondo.
- Buccia: spessa, verde-dorata e punteggiata, pruinosa.
- Denominazioni vinificate nel Lazio
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Sauvignon si ottiene un vino di colore giallo paglierino più o meno carico. Al naso è aromatico e caratteristico, con note floreali e fruttate. In bocca è morbido e vellutato, con toni caldi, di corpo, fine, armonico e abbastanza persistente.